cosa farò da grande?

I libri sono uno strumento molto efficace per poter diffondere le proprie idee e i propri ideali; anche se quello dello scrittore a mio parere non è un lavoro vero e proprio bensì un hobby, una passione, che deve essere accostato da una mansione più durevole, perchè non sempre uno scrittore guadagna, non sempre riesce a scrivere bene, o più semplicemente, non sempre riesce a scrivere.

Deneb D. ha scritto:

I libri sono uno strumento molto efficace per poter diffondere le proprie idee e i propri ideali; anche se quello dello scrittore a mio parere non è un lavoro vero e proprio bensì un hobby, una passione, che deve essere accostato da una mansione più durevole, perchè non sempre uno scrittore guadagna, non sempre riesce a scrivere bene, o più semplicemente, non sempre riesce a scrivere.

Se si sa già cosa scrivere e si fa per trasmettere sentimenti e messaggi, come credo abbia intenzione di fare Nando, allora non si corre il problema di doversi affaccendare per non rimanere senza idee. Magari con un secondo lavoro si potrebbe risolvere tutto!
A me comunque piacerebbe diventare neuropsichiatra! ^^

Avete ragione

Deneb D. ha scritto:

betsy* ha scritto:

Sì, certo, il lavoro rimane... ma la felicità?
Siamo forse degli animali, dei muli da soma, che dobbiamo vivere per poter lavorare?

Ci dimentichiamo spesso di una cosa... il lavoro, il benessere economico, è il mezzo per arrivare alla felicità, ma NON è la felicità stessa.

Come il denaro non è la felicità, ma solo uno strumento per raggiungerla (per chi considera il denaro come un qualcosa di indispensabile per poter essere felici e soddisfatti)
Comunque anch'io condanno gli adulti "eterni bambini", semplicemente dicevo che c'era un pizzico di quel qualcosa sia nei piccoli che nei grandi.. Solo un pizzico.

Di solito si considera lavoro=denaro. Vado a fare il medico perché così guadagno un sacco di soldi.

...
Anche se quest'atteggiamento mi fa molta tristezza.

Io non penso al denaro x ora... anche se è difficile non spostarsi su un ideale materiale visto al situazione in cui si trovano i giovani oggi !

glicine ha scritto:

Io non penso al denaro x ora... anche se è difficile non spostarsi su un ideale materiale visto al situazione in cui si trovano i giovani oggi !

Più che altro pensa a come farlo in futuro, pensa a studiare-diplomarti-laurearti per avere qualche speranza di guadagnarne (in modo onesto, naturalmente) o comunque vivere agiatamente dopo tutti i sacrifici.
Tuttavia, come consiglio, pure nella scelta delle università non interessarsi primariamente al lavoro che fa guadagnare...ma al lavoro che sapremmo e vorremmo fare per molti, tanti anni senza annoiarci...optare per un lavoro che ci gratifica, ci fa sentire bene, ci PIACE.
Credo che sia piuttosto inutile scegliere le facoltà solo perché vi ci vanno gli amici: ci si ritroverà con una serie di esami da 18-20, anni della nostra vita buttati, soldi buttati e idee ancora poco chiare sulla propria vita

Si ... è molto probabile ! Bisogna scegliere secondo i gusti , non buttarsi a caso su una facoltà x i soldi ne per gli amici , anche perchè si rimarrà con molta probabilità delusi , e le cose sembreranno ancor più complicate se non sono quelle che amiamo , e acui vogliamo dedicarci

Io cercherò un lavoro che mi soddisfi

Io farò un lavoro che mi piacerà........(spero!)

Io non so che cosa farò ... l'importante per me è vivermi questi anni al meglio , perchè riconosco che in effetti poi non avremo sempre la facoltà di sceglierci la nostra strada !

Purtroppo è vero!

Io so cosa fare all'incirca da tutta la vita...
Sono sempre stato molto creativo, con un sacco di mondi immaginari per la testa, e ho sempre adorato scrivere.
Mi dava la possibilità di creare, in qualche modo rendeva reali i miei sogni.
In seguito ho scoperto il Cinema, e ho capito che sarebbe stato il mio mezzo di comunicazione... niente mi può permettere di "catturare l'essenza dei sogni" più di quanto fa la Settima Arte. Così, ho scelto di diventare regista.

Nel lavoro l'unica possibilità di distinguersi dalla massa è proprio quella di essere creativi, di proporre cose nuove e nuovi modi di interpretare i compiti che ci vengono affidati.. Questo vale ad esempio nel mondo della scrittura, del teatro, del cinema..

Certo , dobbiamo sapere personificare anche il nostro lavoro !

Deneb D. ha scritto:

Nel lavoro l'unica possibilità di distinguersi dalla massa è proprio quella di essere creativi, di proporre cose nuove e nuovi modi di interpretare i compiti che ci vengono affidati.. Questo vale ad esempio nel mondo della scrittura, del teatro, del cinema..

La creatività serve in tutti gli ambiti, in realtà xD
Anche per fare l'insegnante, il pubblicitario... beh, forse se fai lo spazzino no. °-°
Ma comunque, la creatività ti permette di trasformare un lavoro frustrante... in divertente! xD

betsy* ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Nel lavoro l'unica possibilità di distinguersi dalla massa è proprio quella di essere creativi, di proporre cose nuove e nuovi modi di interpretare i compiti che ci vengono affidati.. Questo vale ad esempio nel mondo della scrittura, del teatro, del cinema..

La creatività serve in tutti gli ambiti, in realtà xD
Anche per fare l'insegnante, il pubblicitario... beh, forse se fai lo spazzino no. °-°
Ma comunque, la creatività ti permette di trasformare un lavoro frustrante... in divertente! xD

Sono d'accordo con te! xD

La creatività permette anche di portarti attraverso la felicità se ci pensiamo bene

Ho sempre avuto le idee confuse su ciò che avrei fatto da grande...di una sola cosa sono stata sempre certa : avrei viaggiato. E' per questo che il mio sogno sarebbe di lavorare in un'ambasciata, o di fare il medico senza frontiere, o semplicemente la barbona con un camioncino vecchio in giro per il mondo!

Aahahahaha mica maleeeeeeeeeee

Io ci sto pensando giusto ora (anche se in realtà è da un anno che ho in mente ciò)
Il mio sogno più grande è quello di poter diventare una reumatologa ma ci sono molti anni di studio (+ la specializzazione).
E' un percorso molto arduo e se non dovessi farcela credo che farò l'infermiera... mi piacciono i lavori sanitari:)

Beh mica brutto anche la tua di idea

Thrice ha scritto:

Ho sempre avuto le idee confuse su ciò che avrei fatto da grande...di una sola cosa sono stata sempre certa : avrei viaggiato. E' per questo che il mio sogno sarebbe di lavorare in un'ambasciata, o di fare il medico senza frontiere, o semplicemente la barbona con un camioncino vecchio in giro per il mondo!

Anche io vorrei viaggiare.. e quindi o lavorare in un'ambasciata, come hai detto tu, o fare la giornalista free lines... In ogni caso credo che il viaggio sia un'occasione di crescita, di arricchimento, uno stimolo alla creatività, per riallacciarmi al discorso che stavate affrontando prima..

MissTittyLuna ha scritto:

Thrice ha scritto:

Ho sempre avuto le idee confuse su ciò che avrei fatto da grande...di una sola cosa sono stata sempre certa : avrei viaggiato. E' per questo che il mio sogno sarebbe di lavorare in un'ambasciata, o di fare il medico senza frontiere, o semplicemente la barbona con un camioncino vecchio in giro per il mondo!

Anche io vorrei viaggiare.. e quindi o lavorare in un'ambasciata, come hai detto tu, o fare la giornalista free lines... In ogni caso credo che il viaggio sia un'occasione di crescita, di arricchimento, uno stimolo alla creatività, per riallacciarmi al discorso che stavate affrontando prima..

Infatti, la vita è movimento, al rogo la staticità ! Quando sei giù, ti senti triste, secondo me il miglior antidepressivo è cambiare, muoversi, visitare nuovi posti, o anche solo il vedere nuove facce e parlare con persone diverse...gli uomini non sono fatti per essere statici hanno tutti i mezzi per muoversi, e che viaggio sia!

Thrice ha scritto:

MissTittyLuna ha scritto:

Thrice ha scritto:

Ho sempre avuto le idee confuse su ciò che avrei fatto da grande...di una sola cosa sono stata sempre certa : avrei viaggiato. E' per questo che il mio sogno sarebbe di lavorare in un'ambasciata, o di fare il medico senza frontiere, o semplicemente la barbona con un camioncino vecchio in giro per il mondo!

Anche io vorrei viaggiare.. e quindi o lavorare in un'ambasciata, come hai detto tu, o fare la giornalista free lines... In ogni caso credo che il viaggio sia un'occasione di crescita, di arricchimento, uno stimolo alla creatività, per riallacciarmi al discorso che stavate affrontando prima..

Infatti, la vita è movimento, al rogo la staticità ! Quando sei giù, ti senti triste, secondo me il miglior antidepressivo è cambiare, muoversi, visitare nuovi posti, o anche solo il vedere nuove facce e parlare con persone diverse...gli uomini non sono fatti per essere statici hanno tutti i mezzi per muoversi, e che viaggio sia!

Viaggiare è prima di tutto secondo me bellissimo, in più ti apre veramente la mente, e più si va lontani dal luogo d'origine più ci si accorge di come sia il mondo e più si viaggia verso luoghi con culture diverse più si possono secondo me capire e affrontare meglio le varie problematiche della vita e del mondo A me piacerebbe fare l'inviato o il reporter, fino a qualche tempo fa pensavo in zone di guerra, e un po' lo penso ancora, ma c'è un po' di paura ovviamente anche solo all'idea .-.