cosa farò da grande?

Ho sempre amato l'idea del giornalismo

glicine ha scritto:

Ho sempre amato l'idea del giornalismo

E' un mondo che mi affascina tantissimo e mi piace molto scrivere articoli di giornale di qualsiasi tipo, dalla "semplice" cronaca agli editoriali su politica, economia, società, eccetera. Qualcuno che ha letto il mio racconto (mi sembra Ombra XD) mi ha fatto giustamente notare che anche quando scrivo roba non giornalistica ho comunque uno stile di quel tipo, conciso, semplice, senza roba "inutile" come descrizioni troppo dettagliate o troppo tecniche.
Per me giornalismo non vuol dire soltanto stare seduti di fronte al computer e commentare quello che succede. Per me alla base del giornalismo, prima ancora ovviamente della buona padronanza della lingua e una buona cultura generale, c'è la conoscenza, che, a mio avviso, è una cosa diversa dalla cultura. Essere acculturati non vuol dire necessariamente capire, conoscere invece vuol dirlo. E per conoscere qualcosa bisogna averlo vissuto. Per questo apprezzo moltissimo i giornalisti meno da pezzo in prima pagina, gli intervistatori, gli inviati. Perchè conoscono stando a contatto con ciò di cui vogliono parlare.

andreaviscrive:) ha scritto:

glicine ha scritto:

Ho sempre amato l'idea del giornalismo

E' un mondo che mi affascina tantissimo e mi piace molto scrivere articoli di giornale di qualsiasi tipo, dalla "semplice" cronaca agli editoriali su politica, economia, società, eccetera. Qualcuno che ha letto il mio racconto (mi sembra Ombra XD) mi ha fatto giustamente notare che anche quando scrivo roba non giornalistica ho comunque uno stile di quel tipo, conciso, semplice, senza roba "inutile" come descrizioni troppo dettagliate o troppo tecniche.
Per me giornalismo non vuol dire soltanto stare seduti di fronte al computer e commentare quello che succede. Per me alla base del giornalismo, prima ancora ovviamente della buona padronanza della lingua e una buona cultura generale, c'è la conoscenza, che, a mio avviso, è una cosa diversa dalla cultura. Essere acculturati non vuol dire necessariamente capire, conoscere invece vuol dirlo. E per conoscere qualcosa bisogna averlo vissuto. Per questo apprezzo moltissimo i giornalisti meno da pezzo in prima pagina, gli intervistatori, gli inviati. Perchè conoscono stando a contatto con ciò di cui vogliono parlare.

Secondo me un giornalista dev'essere un po' come Ulisse... deve avere una sete di conoscenza, una grande curiosità e passione, oltre che possedere un'ottima tecnica di scrittura..

MissTittyLuna ha scritto:

andreaviscrive:) ha scritto:

glicine ha scritto:

Ho sempre amato l'idea del giornalismo

E' un mondo che mi affascina tantissimo e mi piace molto scrivere articoli di giornale di qualsiasi tipo, dalla "semplice" cronaca agli editoriali su politica, economia, società, eccetera. Qualcuno che ha letto il mio racconto (mi sembra Ombra XD) mi ha fatto giustamente notare che anche quando scrivo roba non giornalistica ho comunque uno stile di quel tipo, conciso, semplice, senza roba "inutile" come descrizioni troppo dettagliate o troppo tecniche.
Per me giornalismo non vuol dire soltanto stare seduti di fronte al computer e commentare quello che succede. Per me alla base del giornalismo, prima ancora ovviamente della buona padronanza della lingua e una buona cultura generale, c'è la conoscenza, che, a mio avviso, è una cosa diversa dalla cultura. Essere acculturati non vuol dire necessariamente capire, conoscere invece vuol dirlo. E per conoscere qualcosa bisogna averlo vissuto. Per questo apprezzo moltissimo i giornalisti meno da pezzo in prima pagina, gli intervistatori, gli inviati. Perchè conoscono stando a contatto con ciò di cui vogliono parlare.

Secondo me un giornalista dev'essere un po' come Ulisse... deve avere una sete di conoscenza, una grande curiosità e passione, oltre che possedere un'ottima tecnica di scrittura..

Giusto Luna Deve seguire virtute e canoscenza

betsy* ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Nel lavoro l'unica possibilità di distinguersi dalla massa è proprio quella di essere creativi, di proporre cose nuove e nuovi modi di interpretare i compiti che ci vengono affidati.. Questo vale ad esempio nel mondo della scrittura, del teatro, del cinema..

La creatività serve in tutti gli ambiti, in realtà xD
Anche per fare l'insegnante, il pubblicitario... beh, forse se fai lo spazzino no. °-°
Ma comunque, la creatività ti permette di trasformare un lavoro frustrante... in divertente! xD

Chi te lo dice? Se lo spazzino creasse un disegno con le foglie e rallegrasse così i cuori di tutti coloro che passano da lì, magari di fretta per lavoro/scuola? u.u
(Sì lo so, ho una visione troppo "romantica" degli spazzini ^^ " xD)

Simona96 ha scritto:

betsy* ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Nel lavoro l'unica possibilità di distinguersi dalla massa è proprio quella di essere creativi, di proporre cose nuove e nuovi modi di interpretare i compiti che ci vengono affidati.. Questo vale ad esempio nel mondo della scrittura, del teatro, del cinema..

La creatività serve in tutti gli ambiti, in realtà xD
Anche per fare l'insegnante, il pubblicitario... beh, forse se fai lo spazzino no. °-°
Ma comunque, la creatività ti permette di trasformare un lavoro frustrante... in divertente! xD

Chi te lo dice? Se lo spazzino creasse un disegno con le foglie e rallegrasse così i cuori di tutti coloro che passano da lì, magari di fretta per lavoro/scuola? u.u
(Sì lo so, ho una visione troppo "romantica" degli spazzini ^^ " xD)

questo mi sa tanto del Favoloso Mondo di Amelie *-*

Comunque, bello vedere voi che sapete già con precisione che facoltà prendere, dove andare a vivere, cosa fare nel vostro futuro... Io non ho le idee così chiare!
So solo che nel mio futuro continuerò a viaggiare, voglio vedere ogni angolo di mondo; so che nel mio futuro dovrà esserci lo scrivere, perchè non riesco a contemplare di dovere farne a meno. So che avrò un cane e che non mi lascerò abbattere, e so che leggerò un sacco, e che frequenterò corsi come quello professionale di disegno che mi prometto da tempo per migliorarmi, uno di lingua straniera: spagnolo? Cinese? Gaelico? E che vedrò di non sprecare un giorno. E so che potrei darmi molte possibilità. Punto.

Sai , January... Io ho sempre pensato che non avrei troppo riflettuto sul futuro perchè così si rischia di annebbiare il presente Va bene chiedersi cosa ci piace e cosa vorremmo fare , ma sono completamente come te cioè non ho le idee chiare !

glicine ha scritto:

Sai , January... Io ho sempre pensato che non avrei troppo riflettuto sul futuro perchè così si rischia di annebbiare il presente Va bene chiedersi cosa ci piace e cosa vorremmo fare , ma sono completamente come te cioè non ho le idee chiare !

Se hai letto il mio racconto, avrai trovato una citazione di Kafka simile che condivido appieno!

glicine ha scritto:

Sai , January... Io ho sempre pensato che non avrei troppo riflettuto sul futuro perchè così si rischia di annebbiare il presente Va bene chiedersi cosa ci piace e cosa vorremmo fare , ma sono completamente come te cioè non ho le idee chiare !

Concordo in parte...Perchè, per quanto sia sbagliato vivere completamente nel futuro dimenticando il presente, bisogna costruire quest'ultimo sulla base del futuro..

MissTittyLuna ha scritto:

glicine ha scritto:

Sai , January... Io ho sempre pensato che non avrei troppo riflettuto sul futuro perchè così si rischia di annebbiare il presente Va bene chiedersi cosa ci piace e cosa vorremmo fare , ma sono completamente come te cioè non ho le idee chiare !

Concordo in parte...Perchè, per quanto sia sbagliato vivere completamente nel futuro dimenticando il presente, bisogna costruire quest'ultimo sulla base del futuro..

Non è giusto vivere nel passato. Non è giusto pensare solo un presente. Non è giusto concentrarsi solo sul futuro. Forse bisognerebbe imparare dal passato per vivere un po' meglio il presente e così costruire un futuro migliore

andreaviscrive:) ha scritto:

MissTittyLuna ha scritto:

glicine ha scritto:

Sai , January... Io ho sempre pensato che non avrei troppo riflettuto sul futuro perchè così si rischia di annebbiare il presente Va bene chiedersi cosa ci piace e cosa vorremmo fare , ma sono completamente come te cioè non ho le idee chiare !

Concordo in parte...Perchè, per quanto sia sbagliato vivere completamente nel futuro dimenticando il presente, bisogna costruire quest'ultimo sulla base del futuro..

Non è giusto vivere nel passato. Non è giusto pensare solo un presente. Non è giusto concentrarsi solo sul futuro. Forse bisognerebbe imparare dal passato per vivere un po' meglio il presente e così costruire un futuro migliore

diciamo alla "di tutto un po'"

Vi posto un pensiero sul quale oggi ho riflettuto.
Io avrei intenzione di frequentare Veterinaria dopo le superiori, ve lo avevo accennato.
Bene, oggi ho fatto la verifica scritta di matematica, nonostante frequento un PNI, il mio rendimento è pari al 7 in questa materia, non sono eccellente, e oggi la traccia del compito era la traccia data agli esami di stato di qualche anno fa, una cosa abominevole.
Ecco il mio pensiero :
"Dovrei sentirmi fiera per aver fatto più o meno bene il compito, tuttavia non lo sono. Perchè mai dovrei andare fiera di aver fatto qualcosa che non mi piace, che reputo stupido, perchè dovrei sentirmi soddisfatta di me, in quanto ho costetto la mia mente a plasmarsi per poter aderire a numeri e formule e non solo più a parole e pensieri? Io non sono un matematico e mai lo sarò, ma cosa fondamentale, non mi interessa esserlo, e mai, mi sentirò fiera di aver fatto bene un compito, perchè per me cedere allo studio della matematica, non è una vittoria, ma una sconfitta"
Questo fa capire quanto sia importante la scelta della scuola, io ho scelto in maniera errata perchè la matematica ha smesso di piacermi dall'anno scorso, quindi occhi aperti per il futuro!

Deneb D. ha scritto:

Vi posto un pensiero sul quale oggi ho riflettuto.
Io avrei intenzione di frequentare Veterinaria dopo le superiori, ve lo avevo accennato.
Bene, oggi ho fatto la verifica scritta di matematica, nonostante frequento un PNI, il mio rendimento è pari al 7 in questa materia, non sono eccellente, e oggi la traccia del compito era la traccia data agli esami di stato di qualche anno fa, una cosa abominevole.
Ecco il mio pensiero :
"Dovrei sentirmi fiera per aver fatto più o meno bene il compito, tuttavia non lo sono. Perchè mai dovrei andare fiera di aver fatto qualcosa che non mi piace, che reputo stupido, perchè dovrei sentirmi soddisfatta di me, in quanto ho costetto la mia mente a plasmarsi per poter aderire a numeri e formule e non solo più a parole e pensieri? Io non sono un matematico e mai lo sarò, ma cosa fondamentale, non mi interessa esserlo, e mai, mi sentirò fiera di aver fatto bene un compito, perchè per me cedere allo studio della matematica, non è una vittoria, ma una sconfitta"
Questo fa capire quanto sia importante la scelta della scuola, io ho scelto in maniera errata perchè la matematica ha smesso di piacermi dall'anno scorso, quindi occhi aperti per il futuro!

infatti, quoto appieno. Quando ho dovuto scegliere il liceo ero divisa tra le mie due passioni: il disegno e la scrittura, ma scelsi di vedere il liceo scientifico e il classico. Ero brava in italiano, matematica, disegno, mi piacevano le lingue. Tutti mi dicevano che all'artistico sarei stata sprecata, lo scientifico lo vidi perchè lo vedevano tutti. Alla fine ho scelto il classico, perchè non avrei potuto andare da nessun'altra parte... Nel senso che era la scuola più adatta a me, alle mie inclinazioni. E pazienza se praticamente nella scuola eravamo in sei su nonsoquanti. E infatti penso che se si fosse trattato di una scelta sofferta, non riuscirei a sopportare la maggior parte dei giorni. Se invece fossi andata da qualche altra parte, so che mi sarebbe rimasto il rimpianto. Sono stata orgogliosa di agire con la mia testa, di voltare le spalle a tutti quelli che sceglievano a scatola chiusa la scuola più "in auge" o che sceglievano solo per seguire i propri presunti amici. Sono al secondo anno e assolutamente non sono pentita

Feldia ha scritto:

il topic sul nostro futuro, le attese, le speranze...

Mumble mumble...
Il futuro...
Ci penso spesso, non so se sia un bene o un male. Mi capita che mi venga in mente soprattutto quando finisco di leggere un libro.
"Porterò anche lui dentro di me, domani", è questo che penso.
Nel futuro, in un qualsiasi futuro, vorrei diventare una bella persona, di quelle che sanno sempre come comportarsi, di quelle che non hanno paura del giudizio altrui e sfoggiano un sorriso a trentasei denti perché sono felici.
Vorrei non essere vuota, non diventare cinica, imparare a cucinare e non considerare i fornelli una noia.
Vorrei anche imparare a non avere rimpianti, a non voltarmi indietro se non per le cose e le persone che nella mia vita conteranno realmente.
E poi, vorrei doppiare cartoni animati. Dare la voce ad un coniglio saltellante, o un porcellino pigro, o magari una principessa! Ma forse no, non mi ci vedo proprio a doppiare una principessa.
Penso che sarei felice. =)

Il futuro ... ho sempre pensato fosse una dimensione inutile , perchè anche se si progetta tutto non saprai mai come potrà andare .... Una delle mie soltie frasi è questa : Il Passato è eterno e indelebile , il futuro è inprevedibile e dura poco , il presente lo vivi in un attimo

glicine ha scritto:

Il Passato è eterno e indelebile , il futuro è inprevedibile e dura poco , il presente lo vivi in un attimo

Ancora ancora fantastica!

Ahahhahah nando ormai ti sei innamorato direttamente delle mie frasi è?? Grazie

In questo momento mi sto interrogando sempre di più su che lavoro potrei fare...
Quand'ero piccola volevo diventare a tutti i costi una scrittrice,mentre alle medie avevo deciso che avrei intrapreso la carriera di giornalista...
Adesso sono indecisa tra la giornalista,la psichiatra e la neurologa..
Diciamo che non ho le idee molto chiare

Diventare giornalisti al giorno d'oggi è un'utopia vera e propria. Tutti qui vorremmo poter scrivere per un giornale, vedere il nostro nome che firma un'articolo, ma a mio parere, sono sogni poco realizzabili.. Sono una persona abbastaza concreta, e mi piace pensare alle reali possibilità che la vita mi offre

Deneb D. ha scritto:

Diventare giornalisti al giorno d'oggi è un'utopia vera e propria. Tutti qui vorremmo poter scrivere per un giornale, vedere il nostro nome che firma un'articolo, ma a mio parere, sono sogni poco realizzabili.. Sono una persona abbastaza concreta, e mi piace pensare alle reali possibilità che la vita mi offre

Il problema è proprio quello: quali reali possibilità ci offre la vita, oggi?
Magari il problema fosse circoscritto alla categoria dei giornalisti! Purtroppo, anche cercare un posto come commesso è estremamente difficile.

Ok, rispondo in generale ai post precedenti di January , perchè sarebbe un po' incasinato il quotare ogni post ^^ " xD
1) Non ho mai visto "Il favoloso mondo di Amelie", ma se non sbaglio ne parlava il mio libro di francese dell'anno scorso.. o di quest'anno? Bhò ^^ " xD
2) Allora: a disegnare sei bravissima ( ) e mi fa piacere che tu abbia trovato la tua strada nel classico, ma una domanda: non hai più detto perchè hai scartato il linguistico..! (questa me la devi spiegare, e attenta a cosa dici xD). Scherzi a parte, anch'io sono molto felice di aver fatto la scelta del linguistico e, come dico sempre, "se avessi la possibilità di andare nel passato rimedierei a tanti errori, ma di certo sceglierei nuovamente questo liceo". Purtroppo ci sono molti "pregiudizi" in giro, secondo i quali al liceo linguistico non si fa niente, è giusto a metà tra un ITC e un liceo vero e proprio, ecc... Beh vorrei dire che non è per niente così! Con la riforma assomiglia molto di più ad un liceo linguistico per "definizione" (senza troppe materie scientifiche, con più ore di materie linguistiche e l'introduzione dell'insegnamento dello spagnolo già dal primo anno *-* xD)... anche se da quest'anno le "matricole" di primo sono scatenatissime..! Sempre nei corridoi, fanno un chiasso bestiale e persino i bidelli devono stare in guardia con tanto di manganello..! (è un modo di dire, non vi spaventate! xD). Noi l'anno scorso non eravamo così v.v *si sente una vecchia brontolona e decide che il suo sermone debba finire qui* xD
3)

Citazione :

Ero brava in italiano, matematica, disegno, mi piacevano le lingue.

Anche in matematica? TEACH ME MASTER!

Per rispondere a Dene D e a Lunastorta,vi dò pienamente ragione...
ma io purtroppo non sono una persona concreta e spero sempre che con l'impegno ciascuno riesca poi a diventare ciò che vuole...
In conclusione auguro a tutti voi di riuscire a fare il lavoro che più vi piace
(e a Deneb D dico che se vuole essere una giornalista e si mette d'impegno potrebbe divenatre veramente bravissima e di non arrendersi)
Questo è il mio lavoro
http://www.scrivoanchio.it/scrivo2012/Iscrizioni/Allegati/LavoriPubblicati/135.pdf

Deneb D. ha scritto:

Diventare giornalisti al giorno d'oggi è un'utopia vera e propria. Tutti qui vorremmo poter scrivere per un giornale, vedere il nostro nome che firma un'articolo, ma a mio parere, sono sogni poco realizzabili.. Sono una persona abbastaza concreta, e mi piace pensare alle reali possibilità che la vita mi offre

sognare è un buon punto di partenza. se non hai sogni, sei morto

Simona96 ha scritto:

Ok, rispondo in generale ai post precedenti di January , perchè sarebbe un po' incasinato il quotare ogni post ^^ " xD
1) Non ho mai visto "Il favoloso mondo di Amelie", ma se non sbaglio ne parlava il mio libro di francese dell'anno scorso.. o di quest'anno? Bhò ^^ " xD
2) Allora: a disegnare sei bravissima ( ) e mi fa piacere che tu abbia trovato la tua strada nel classico, ma una domanda: non hai più detto perchè hai scartato il linguistico..! (questa me la devi spiegare, e attenta a cosa dici xD). Scherzi a parte, anch'io sono molto felice di aver fatto la scelta del linguistico e, come dico sempre, "se avessi la possibilità di andare nel passato rimedierei a tanti errori, ma di certo sceglierei nuovamente questo liceo". Purtroppo ci sono molti "pregiudizi" in giro, secondo i quali al liceo linguistico non si fa niente, è giusto a metà tra un ITC e un liceo vero e proprio, ecc... Beh vorrei dire che non è per niente così! Con la riforma assomiglia molto di più ad un liceo linguistico per "definizione" (senza troppe materie scientifiche, con più ore di materie linguistiche e l'introduzione dell'insegnamento dello spagnolo già dal primo anno *-* xD)... anche se da quest'anno le "matricole" di primo sono scatenatissime..! Sempre nei corridoi, fanno un chiasso bestiale e persino i bidelli devono stare in guardia con tanto di manganello..! (è un modo di dire, non vi spaventate! xD). Noi l'anno scorso non eravamo così v.v *si sente una vecchia brontolona e decide che il suo sermone debba finire qui* xD
3)

Citazione :

Ero brava in italiano, matematica, disegno, mi piacevano le lingue.

Anche in matematica? TEACH ME MASTER!

Bravissima, ehm... diciamo che m'impegno ti rispondo e senza nemmeno bisogno di censurare nulla xD le lingue mi piacevano ed ero anche brava, ma... non era la cosa a cui avrei voluto dedicare la mia vita. Erano una di quelle cose che mi sarebbe piaciuto avere "per contorno" (sono reduce dal post 'ode al piatto' ), come corsi e cose simili, non come 'piatto principale'. In sostanza non era ciò che volevo mi riempisse la giornata (anche se il pet riempie abbastanza la giornata, diciamo). Non ho nessuna critica da fare al linguistico, è senza dubbio un'ottima scuola.

Sì, non lo so. Prendevo addirittura dieci e stupendomene. Allora le cose mi apparivano più chiare. Arrivi al liceo classico e tutto diventa oscuro basta dire che l'altro giorno abbiamo fatto la prova della prova invalsi... TRAGEDIA.

Cribbio anch'io vado al liceo classico e devo fare l'invalsi perchè sono al secondo anno...
grazie al cielo è solo indicativo!!!

Questo è il mio lavoro
http://www.scrivoanchio.it/scrivo2012/Iscrizioni/Allegati/LavoriPubblicati/135.pdf

A me piacerebbe tanto fare la giornalista, ma è un lavoro che non si trova immediatamente, e poi non c'è mai un giornalista con un posto fisso, e si finisce sempre con l'essere sfruttati.
Avevo detto precedentemente che la mia attitudine era per Veterinaria. Alla fine potrei scegliere qualsiasi facoltà, perchè vado bene in qualsiasi materia, ma scelgo in base a ciò che voglio dal mio futuro: una vita tranquilla, un marito e una famiglia, una casa accogliente e un laboratorio in paese dove lavorare per guarire gli animali. Il giornalista spesso deve sacrificare quello che ha per spostarsi in paesi lontani.. E io non voglio lasciare casa mia, e mandare a monte i miei progetti, per un sogno. Potrò sempre continuare a scrivere, magari tra una visita e l'altra, oppure la sera vicino al camino.. Questa opportunità non potrà mai sottrarmela nessuno.