Follie e pazzie

Anche io a volte mi sono accorta di voler più bene ad alcune persone di me ... forse perchè era un periodo in cui avevo un' autostima molto bassa ... ma in teoria farlo è una bella cosa !

Deneb D. ha scritto:

betsy* ha scritto:

Negli ultimi tempi? Deneb, questa è una di quelle tipiche frasi che vanno contro la natura umana...
l'uomo è fondamentalmente egoista, e se si può amare qualcuno più di se stessi (un figlio o un amante) sicuramente non si può amare tutta l'umanità in questo modo: si svaluterebbe se stessi.

Beh, certo, basterebbe amare tutti allo stesso modo... peccato che, come dire?
L'equilibrio è una fonte di perfezione, e la perfezione non è caratteristica umana.

Ed eccoci che ricominciamo, ti devo rompere le balle pure nell'ultimo periodo del concorso

Allora. Non voglio essere egoista, ma voglio dirti che io penso che si possa amare qualcuno più di se stessi, ed io sono sicura di poterlo fare. Sai perchè? Perchè un sacco di volte sacrifico me per qualcun altro, e credo fermamento in quel comandamento che ho scritto, quindi sono irremovibile su questa concezione. Intorno a me ho innumerevoli restimonianze di persone che vivono per gli altri, che amano gli altri, perchè è in loro che trovano se stessi. Per me questa è l'uncia verità.

Non dico che è impossibile... dico che è sbagliato e contro natura.
Tu dicendomi questo pensi ai missionari che dedicano la loro vita ai poveri...
io, pensando a chi ama gli altri più di se stessi, penso a donne picchiate e violentate dai mariti che attribuiscono la colpa a loro stesse. A migliaia di casi di violenze domestiche non denunciate... a persone che, semplicemente, si fanno mettere i piedi in testa. Persone che non pensano con la loro testa, ma seguono i ragionamenti degli altri perché gli altri sono "migliori"...

amare gli altri più di se stessi implica amare se stessi meno degli altri.
provare meno amore per se stessi, implica dare meno dignità alla propria persona, al proprio pensiero e alla propria libertà.

il soggetto del nostro amore, è colui che nella relazione ha più potere (no, non ho detto il contrario, ovvero che ha potere chi è amato.. badate bene!) ... non avere potere, inplica essere una creatura infima.

Essere una creatura infima implica il vivere in schiavitù.
e ciò è INACCETTABILE.

betsy* ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

betsy* ha scritto:

Negli ultimi tempi? Deneb, questa è una di quelle tipiche frasi che vanno contro la natura umana...
l'uomo è fondamentalmente egoista, e se si può amare qualcuno più di se stessi (un figlio o un amante) sicuramente non si può amare tutta l'umanità in questo modo: si svaluterebbe se stessi.

Beh, certo, basterebbe amare tutti allo stesso modo... peccato che, come dire?
L'equilibrio è una fonte di perfezione, e la perfezione non è caratteristica umana.

Ed eccoci che ricominciamo, ti devo rompere le balle pure nell'ultimo periodo del concorso

Allora. Non voglio essere egoista, ma voglio dirti che io penso che si possa amare qualcuno più di se stessi, ed io sono sicura di poterlo fare. Sai perchè? Perchè un sacco di volte sacrifico me per qualcun altro, e credo fermamento in quel comandamento che ho scritto, quindi sono irremovibile su questa concezione. Intorno a me ho innumerevoli restimonianze di persone che vivono per gli altri, che amano gli altri, perchè è in loro che trovano se stessi. Per me questa è l'uncia verità.

Non dico che è impossibile... dico che è sbagliato e contro natura.
Tu dicendomi questo pensi ai missionari che dedicano la loro vita ai poveri...
io, pensando a chi ama gli altri più di se stessi, penso a donne picchiate e violentate dai mariti che attribuiscono la colpa a loro stesse. A migliaia di casi di violenze domestiche non denunciate... a persone che, semplicemente, si fanno mettere i piedi in testa. Persone che non pensano con la loro testa, ma seguono i ragionamenti degli altri perché gli altri sono "migliori"...

amare gli altri più di se stessi implica amare se stessi meno degli altri.
provare meno amore per se stessi, implica dare meno dignità alla propria persona, al proprio pensiero e alla propria libertà.

il soggetto del nostro amore, è colui che nella relazione ha più potere (no, non ho detto il contrario, ovvero che ha potere chi è amato.. badate bene!) ... non avere potere, inplica essere una creatura infima.

Essere una creatura infima implica il vivere in schiavitù.
e ciò è INACCETTABILE.

Ovviamente come dici tu, bisogna guardare i due volti della stessa medaglia.
Concordo pienamente con l'esempio della donna vittima di soprusi, ma ti dico, pensa invece ai missionati: loro realizzano la loro vita, affermano la loro umanità, in quanto donano se stessi agli altri.
E' ovvio che qualsiasi principio, posto agli estremi, finisce con il degenerare: ma ti dico che il comandamento è "ama il prossimo tuo come te stesso" e non "ama il prossimo tuo più di te stesso". Se analizzi bene la frase, l'uomo amando l'altro non conferisce importanza minore al suo pensiero e alla sua dignità, non si abbassa al livello di qualcun altro.
La donna vittima di soprusi invece, ama troppo l'altro, in modo tale da creare una vera e propria dipendeza dal marito, e questo è sbagliato in quanto sappiamo che in un rapporto è fondamentale l'esercizio del rispetto reciproco ecc ecc ecc.
Dio non ha chiesto all'uomo di amare l'altro più di noi, ma di amarlo come noi amiamo noi stessi.

Appunto per questo ti dico che amare gli altri di più è sbagliato! Tu affermavi esattamente questo!
Ed io, confutandoti, volevo solo dare alla luce quella frasetta magica principio di uguaglianza e libertà u.u

good job, Deneb.

betsy* ha scritto:

Appunto per questo ti dico che amare gli altri di più è sbagliato! Tu affermavi esattamente questo!
Ed io, confutandoti, volevo solo dare alla luce quella frasetta magica principio di uguaglianza e libertà u.u

good job, Deneb.

Perfetto, ho affettato quello che intendevi dirmi