WORK IN PROGRESS... VERSO LA QUARTA EDIZIONE... |
| | La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità | |
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Autore | Messaggio |
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GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mar Set 11, 2012 8:30 pm | |
| beh, Rosalia è esasperata, e nonno Alfio è tutto rinco******to. xD ( Sì, sul forum sono vietate le brutte parole u.u). E mi sono dimenticato di mettere anche la foto di Tano con Bobby Solo xD | |
| | | Simona96
Messaggi : 1645 Data d'iscrizione : 23.01.12 Età : 28 Località : Casamassima
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mer Set 12, 2012 10:25 am | |
| - Citazione :
- Sì, sul forum sono vietate le brutte parole u.u
LoL e te ne ricordi ora? xD | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mer Set 12, 2012 12:15 pm | |
| Ok, oggi ho buttato giù qualcosa. Innanzitutto ringrazio Anto per il statti quetu xD Per il resto, non ho altro da aggiungere. Ah, come potrete notare, per la prima volta do un titolo dalla parte. Ecco quindi la quinta parte di Racalmuto-Pordenone solo andataQUINTA PARTE:RIBELLE GIOVENTU’ DI NONNO ALFIO Attraversavamo la piana di Gioja Tauro sulla Salerno-Reggio Calabria che era piena mattina. Avevamo percorso la Sicilia con l’ansia di perdere il traghetto. Ero stato costretto a fermarmi altre due volte, prima a Enna e in seguito in un paesino nei pressi di Catania, per colpa di Nonno Alfio e Rosalia che dovevano fare pipì. Salimmo sul traghetto giusto in tempo. Fummo gli ultimi a imbarcarci. Grazie a Dio, Rosalia e Salvatoruccio ora dormivano. Li osservavo dallo specchietto retrovisore mentre grufolavano amorevolmente abbracciati, dopo che per tutto il tragitto si erano scannati. L’unico a essere sveglio era Nonno Alfio. Guardava accanto a me il paesaggio calabrese, con sguardo mesto e assente, oltre il finestrino chiuso dell’auto. C’erano non so quanti gradi e lui addirittura teneva il finestrino chiuso perché aveva freddo! Ma com’era possibile? Io m’ero addirittura tolto la maglietta perché era tutta bagnata e con tutto che indossavo solo un semplice pajo di pantaloni estivi e freschi il sudore continuava a cadere a gocce manco piovesse, e i capelli erano zuppi come se fossi appena uscito dalla doccia, e tutto il mio corpo era completamente fradicio e grondante – c’è da dire pure che puzzavo da schifo –; e lui, che aveva avuto il coraggio di indossare un pantalone verde scuro di velluto, abbinato a una camicia dal colore vivace ed estivo – un bel grigio scuro estinto! - abbottonata fino al mento, con un panciotto marrone e una giacchetta dello stesso e identico colore del pantalone di velluto – anch’essa rigorosamente abbottonata tutta -, e per non bastare la coppola in testa – e avrei giurato che indossasse anche la maglia della salute, di flanella per altro -, proprio lui, conciato come nel più gelido degli inverni, aveva freddo. Ma come minchia faceva? “ Calogero!” “ Ditemi, patre!” “ Ma… dove stiamo qua?” “ In Calabria, patre. Tra poco arriviamo a Vibo Valentia.” “ Ih San Gerlando! E che stiamo a fare qua?” Io lo guardai perplesso…Lui lo era ancor più di me. “ …” “ Dove stiamo andando?” “ A Pordenone, patre” “ Addov?” “ Patre, non ricordi jeri che Rosalia ti chiamò di nuovo per ricordarti che dovevi venire con noi? che ti spiegò per la trentesima volta tutto?” “ Jeri?” “ Sì, jeri. E pure stamattina” “ Ah, sì. Mo mi pare di ricordare” Rispose, mostrando la faccia di chi non sta capendo assolutamente nulla. Dopo un po’, disse: “ A me mi piace viaggiare” Mi voltai un attimo verso di lui. Lo vedevo che attendeva che dicessi qualcosa. L’unica cosa che mi uscì fu: “ Ah… sì?” “ Sì” Poi calò un imbarazzante silenzio… intervallato dai grugniti di Rosalia che dormiva…poi ancora silenzio. Davanti a noi le macchine iniziarono a rallentare, finché non si fermarono del tutto. Le auto iniziarono a strombazzare il clacson, in una guerra a cui io non resistivo di partecipare. Anzi, la volevo vincere. PEEEEEEEH! PEH! PEEEEEH! “ Minchia di strada! Movetevi!” E continuavo a tenere premuto il clacson. “ Minchia!” Rosalia e Salvatoruccio si svegliarono per il trambusto. Un tizio con un casco da cantiere e una giubba rossa fosforescente camminava tra le auto. “ Che minchia sta succedendo?” Domandai spazientito non appena l’uomo fu vicino alla nostra Opel Kadet. Quello guardò in maniera strana, sicuramente perché indossavo solo i pantaloni. “ Statti quetu! Ci sono lavori in corso” E proseguì mentre gli altri automobilisti, gentili come io non fossi stato, lo prendevano a male parole, nominandogli i cari estinti e tutti i Santi del Paradiso. Aspettammo e aspettammo. Riuscimmo a muoverci di appena trenta metri. L’auto era diventata incandescente e rovente sotto quel sole così violento. “ Meh, rinfreschiamoci” Disse d’un tratto Rosalia, prendendo un termos da cinque litri colmo di tè fresco. Ci dissetammo tutti, tranne nonno Alfio che diceva di stare bene così. Io, dal canto mio, non insistetti… già andava troppe volte in bagno. Salvatoruccio si bevve quattro bicchieri, poi esclamò:“ Ne voglio un’altro! Un altro!”. Rosalia gli diede ‘un altro’ schiaffo dietro la nuca e lo fece stare zitto. Poi di nuovo:“Mamma ho fame! Mamma? Mamma? Ho fame!” Rosalia diede a Salvatoruccio due fette di pane casereccio enormi, farcite con Pecorino siciliano di Agrigento, bottarga e capocollo di suino nero dei Nebrodi. “ Ma è pane integrale, mamma!” “ Sei già grosso, Salvatoruccio. Devi mantenerti leggero!” “ Ma però!” Accesi la radio per non so quale razza di motivo. Stavano dando una canzone moderna che faceva sempre nello stesso modo, con un ritornello incomprensibile, e l’unica parole che capivo era ‘Balada’. ‘ TCHE TCHERE TCHE TCHE’ “ Togli ‘sta musica!” Si lamentò Nonno Alfio. ‘… GUSTAVO LIMA…’ “ Togliete sta minchia di musica!” Continuava Nonno Alfio, che disperato si mise ad armeggiare con i pulsanti della radio. ‘ TCHE TCHE TCHE!’ Dopo aver alzato il volume fino a spaccarci le orecchie, Nonno Alfio riuscì finalmente a cambiare stazione. “ Questa è musica!” Esclamò raggiante Nonno Alfio, cominciandosi a muoversi a tempo e battendo le mani. Noi lo guardavano sconcertati. Avevamo tutti la bocca spalancata, anche Salvatoruccio, dalla cui cadde un pezzo di bottarga. La canzone che ora stavano trasmettendo non era cantata… era urlata, e aveva un ritmo terrificante. Spensi l’autoradio per disperazione. “ Patre, ma che ascolti?” “ Perché spegnesti? Era Ozzy Osbourne! ‘Paranoid’, un capolavoro.” Il nostro sconcerto aumentò. Ne ero sicuro: un alieno era entrato nel corpo di Nonno Alfio. Proprio come nel film Visitors. Sì, doveva essere così. Un visitors s’era impossessato del corpo del povero Nonno Alfio. “ Che ne hai fatto, bastardo? – Urlai dando dei cazzotti in testa al corpo che un tempo apparteneva a Nonno Alfio. – Esci, camurria! Esci da questo corpo, visitors!” “ Ahia! Ahia! Che minchia fai?” “ Calogero, sei impazzito? – Tuonò Rosalia – Che minchia stai facendo a papà” Io mi accorsi di essermi sbagliato. Eppure non potevo credere che quello fosse davvero Nonno Alfio. Mi affrettai a chiedere scusa a Nonno Alfio, mortificato e imbarazzato, seppure non del tutto convinto che in lui non ci fosse qualche essere alieno. Rimisi a posto la coppola del vecchio e chiesi nuovamente scusa. Il nonno non stava capendo nulla e non mi disse altro. Io ero diventato rosso. Cadde il silenzio. Si sentiva solo Salvatoruccio che mangiava il panino emettendo strani rumori. “ Io adoro Ozzy Osbourne! - Disse Nonno Alfio – Altro che quella medda di Cocciante!” “Scosccanteh!” Esclamò Salvatoruccio con la bocca piena. “ Ai miei tempi – continuò nonno Alfio – C’erano i Doors! I Led Zeppelin! Johnny Winter! Janis Joplin! Jimi Hendrix! I Mountain! Molti di loro ho anche avuto la fortuna di ascoltare dal vivo…” “ Tu cosa?” Chiesi, credendo di aver capito male. “ Sì, al festival di Woodstock.” “ Tu sei stato a Woostock?” Domandai con gli occhi sgranati per quanto ero incredulo e attonito. “ Sì!” Disse incredibilmente Nonno Alfio, con un sorriso fiero. “ Davvero? Io che sono tua figlia non l’ho mai saputo” Disse Rosalia. “ Oh, non ci credo! È impossibile!” “ Se la memoria non m’inganna correva l’anno 1969. Era di questo periodo… o forse Agosto. Avevo poco più di trentacinque anni…” Giuseppe R.
Ultima modifica di Giuseppe R. il Mer Set 12, 2012 12:25 pm - modificato 1 volta. | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
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| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mer Set 12, 2012 12:15 pm | |
| https://www.youtube.com/watch?v=mqmNKERNf5o e questo è Ozzy Osbourne, il preferito di Nonno Alfio. xD | |
| | | Ombra
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| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mer Set 12, 2012 1:10 pm | |
| AHAHAHAHAHA ODDIO!!! è spettacolare!!!! xD ti giuro mi sono messa a ridere da sola come una cretina!!! ^^ IO ADORO IL NONNO ALFIO u.u che figo, è stato a Woostock lui!! che forte!!! xD poi mi piace lo "spuntino leggero" di rosalia e salvatoruccio... ^^ proprio roba da portarsi in viaggio...come la pasta con le sarde, del resto xD Nonno Alfio, comunque sembra mio papà che si mette la giacca e il cappello anche a giugno, ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta [cit.] comunque sei un genio per come "giochi" con i dialetti e le abitudini della gente, mi fai sempre divertire un casino ^^ e ora aspettiamo il racconto sulle imprese di nonno Alfio a Woostock U.U | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mer Set 12, 2012 1:29 pm | |
| - Ombra ha scritto:
- AHAHAHAHAHA ODDIO!!! è spettacolare!!!! xD ti giuro mi sono messa a ridere da sola come una cretina!!! ^^ IO ADORO IL NONNO ALFIO u.u che figo, è stato a Woostock lui!! che forte!!! xD
poi mi piace lo "spuntino leggero" di rosalia e salvatoruccio... ^^ proprio roba da portarsi in viaggio...come la pasta con le sarde, del resto xD
Nonno Alfio, comunque sembra mio papà che si mette la giacca e il cappello anche a giugno, ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta [cit.]
comunque sei un genio per come "giochi" con i dialetti e le abitudini della gente, mi fai sempre divertire un casino ^^
e ora aspettiamo il racconto sulle imprese di nonno Alfio a Woostock U.U Sì, è stato a Woodstock... Cmq, lo spuntino... pecorino bottarga e capocollo, ma col pane integrale per mantenersi leggero xD E la sua passione per Ozzy Osbourne? Ne vogliamo parlare? xD | |
| | | Ombra
Messaggi : 441 Data d'iscrizione : 03.11.11 Età : 29 Località : carignano (torino)
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mer Set 12, 2012 8:40 pm | |
| - Giuseppe R. ha scritto:
- Ombra ha scritto:
- AHAHAHAHAHA ODDIO!!! è spettacolare!!!! xD ti giuro mi sono messa a ridere da sola come una cretina!!! ^^ IO ADORO IL NONNO ALFIO u.u che figo, è stato a Woostock lui!! che forte!!! xD
poi mi piace lo "spuntino leggero" di rosalia e salvatoruccio... ^^ proprio roba da portarsi in viaggio...come la pasta con le sarde, del resto xD
Nonno Alfio, comunque sembra mio papà che si mette la giacca e il cappello anche a giugno, ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta [cit.]
comunque sei un genio per come "giochi" con i dialetti e le abitudini della gente, mi fai sempre divertire un casino ^^
e ora aspettiamo il racconto sulle imprese di nonno Alfio a Woostock U.U
Sì, è stato a Woodstock... Cmq, lo spuntino... pecorino bottarga e capocollo, ma col pane integrale per mantenersi leggero xD E la sua passione per Ozzy Osbourne? Ne vogliamo parlare? xD eh già...il pane integrale...perché Salvatoruccio deve mettersi a dieta!! u.u e Ozzy Osbourne? xD il nonno rockettaro che tutti vorremmo....è lui! nonno Alfio!!! <3 | |
| | | Brianne delle nevi
Messaggi : 105 Data d'iscrizione : 28.09.11 Età : 31 Località : Triggiano (BA)
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Gio Set 13, 2012 1:04 pm | |
| - Citazione :
- Mia moglie mi stressava. Era pesante. Ma pesante! Non la sopportavo. Sentite a me, se siete in tempo, guai a sposarvi. Per carità d’Iddio. Per San Cataldo e san Gerlando! Non lo fate mai! Una pestilenza è assai meglio.
Chissà perchè mi è spuntato in mente Giovenale D: Comunque, bando alle ciance, dopo mesi, torno a scrivere sul forum U__U Si lo so, sono una tutor indegna (cit. Giuseppe) Allora, innanzi tutto ho iniziato a sentire caldo. Soprattutto nella seconda parte mi è venuta una grande ansia XD Però nulla da togliere! Infatti i dialoghi serrati evocano benissimo la scena.. Il paesaggio siciliano, anche se non lo si descrive con descrizioni su descrizioni, esce dalle righe..in particolare grazie al dialetto (fenomenale XD) ! Per il resto mi è piaciuta tanto l'atmosferia "gioviale" e allo stesso tempo caotica. La lettura quindi è stata scorrevole e molto vivace! Solo quella maledetta della moglie è da sopprimere, mi mette ansia. Ah, e ho giusto un /quote da riportare u.u Innanzitutto... - Citazione :
- u litt m sta chiem
evviva il monopolese! Ah, e due appunti da fare: -Anche io AMO le Rossane Perugina (quindi +10 punti a Salvatoruccio) -Però non vuole il cappuccino. Grande errore. (Quindi -37 punti) | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Gio Set 13, 2012 1:12 pm | |
| - Brianne delle nevi ha scritto:
-
- Citazione :
- Mia moglie mi stressava. Era pesante. Ma pesante! Non la sopportavo. Sentite a me, se siete in tempo, guai a sposarvi. Per carità d’Iddio. Per San Cataldo e san Gerlando! Non lo fate mai! Una pestilenza è assai meglio.
Chissà perchè mi è spuntato in mente Giovenale D:
Comunque, bando alle ciance, dopo mesi, torno a scrivere sul forum U__U Si lo so, sono una tutor indegna (cit. Giuseppe)
Allora, innanzi tutto ho iniziato a sentire caldo. Soprattutto nella seconda parte mi è venuta una grande ansia XD Però nulla da togliere! Infatti i dialoghi serrati evocano benissimo la scena.. Il paesaggio siciliano, anche se non lo si descrive con descrizioni su descrizioni, esce dalle righe..in particolare grazie al dialetto (fenomenale XD) ! Per il resto mi è piaciuta tanto l'atmosferia "gioviale" e allo stesso tempo caotica. La lettura quindi è stata scorrevole e molto vivace! Solo quella maledetta della moglie è da sopprimere, mi mette ansia. Ah, e ho giusto un /quote da riportare u.u Innanzitutto... - Citazione :
- u litt m sta chiem
evviva il monopolese!
Ah, e due appunti da fare: -Anche io AMO le Rossane Perugina (quindi +10 punti a Salvatoruccio) -Però non vuole il cappuccino. Grande errore. (Quindi -37 punti) Ma Calogero non è misogino come Giovenale, è solo stressato dalla moglie. E come biasimarlo, d'altronde. Per quanto concerne ( *sì da arie usando il verbo concernere* XD) Salvatoruccio, lui vuole l'orzo bimbo. Non ha nulla contro il cappuccino xD Orzo bimbo tutta la vita xD Che altro dire, apprezzo molto questo commento da parte di una 'tutor indegna' e sono felice di riuscire a rendere caotica la situazione e scorrevole la lettura. | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Gio Set 13, 2012 1:14 pm | |
| ah, u litt m sta chiem... che io sappia non è solo "monopolese" come dici tu, ma universalmente barese | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Gio Set 13, 2012 4:23 pm | |
| Dopo un intero pomeriggio a documentarmi su Woodstock e ad ascoltare le performance live from '69, ecco la sesta parte, i più noteranno che è un po' più breve rispetto alle altre. SESTA PARTE: PEACE & LOVE WOODSTOCK “ Ricordo che eravamo cinque amici: io, Salvo, Carmine, Mimino e Castrenze. Chissà che fine hanno fatto ora. Ci siamo persi di vista ormai da tanti anni.” “ E mamma ed io?” Domandò Rosalia. “ Oh, mamma era cu mia. Ma tu alla colonia ti mandammo.” Rosalia cadeva dalle nuvole. “ Io ero in colonia e voi a Woodstock?” “ Sì” rispose con tranquillità nonno Alfio. Rosalia parve risentita. Ci spostammo di alcuni metri, quasi all’imbocco di una galleria. Oh, se solo fossimo dentro, potevamo avere nu piccu d’ùmmira! “ Come stavo a dire, pure i miei amici stavano cu iddi zite. Salvo cu Assunta, Carmine cu Catena… o forse Mimino cu Catena…No, Mimino cu Catena, Carmine cu Gaetana e Castrenze… non ricordo chi stava cu Castrenze. Va be’, comunque stavamo in America cull nostru furgoncino Volkswagen pitturato a mano coi colori della pace. J tenevo i capelli lunghi fino a metà della schiena e in fronte na fascia nera. Portavo la barba lunga e ricordo che tenevamo tutti nu pajo di occhiali da sole tondi tondi, accume iddi che usava John Lennon. Che siccome che eravamo per la pace, portavamo vestiti tutti colorati, accume si usavano ai quei tempi. Minchia, mi sembra jeri!” Ancora alcuni metri. Tra poco tempo potevamo perlomeno entrare nella galleria, al fresco. Ma ormai non m’importava più di fare tardi né del caldo torrido che faceva. Ero troppo curioso di sapere cosa aveva combinato me soggiru. “ Nessuno si penzava che dovevamo stare tutti chiddu cristiani. Noi fummo tra i primi ad arrivare. I cristiani, come le formiche stavano! Assai assai! ‘E strade tutte bloccate erano. ‘Un riuscivamo a moverci” Intanto le auto continuavano a strombazzare e gli automobilisti continuavano ad urlare bestemmie. Se le strade di Woodstock erano tutte bloccate, vuol dire che non avevano mai visto la Salerno-Reggio Calabria! “ Tenevamo tanti slogan ‘All we need is love’, ‘Flower power’, ‘Peace and love’, ‘Make love not war, camurria!’ e tanti altri assai.” Salvatoruccio s’intromise: “ Nonno, nonno. Vi facevate le canne, nonno?” Rosalia gli diede uno schiaffo. " Ahio!" “ Fumavamo l’erba, Salvatoruccio. Che è diverso. Va be’ insomma… emmh… di che stavo parlando?” “ Di Woodstock” “ Ah sì. Mi ricordo che stava ‘na sfunnacata di persone. Mai viste tutte quelle persone in vita mia. E tutti accume noi a dire “Peace and Love”, “Peace and Love”. Fu in quell’occasione che conoscemmo ‘Jimme’ Hendrix” No, non potevo credere a tutta questa storia. Nonno Alfio, hippy, che fumava l’erba e che ha conosciuto Jimi Hendrix a Woodstock! Era troppo per me. Preferivo credere che un dannatissimo visitors si fosse davvero impossessato del suo corpo. “ Non ci crederò mai! Dici sul serio?” “ Certo” Rispose con tranquillità Nonno Alfio, come se fosse la cosa più semplice e poco importante che gli fosse capitata. Io scuotevo la testa, incredulo. O forse invidioso perché avrei voluto fare io tutte quelle cose. Oh, se non mi fossi sposato con quella strega di Rosalia! Ora non avrei avuto neppure quel cacaminchia di Salvatoruccio a darmi fastidio. Avrei girato il mondo, godendomi la vita. Ma questa è un’altra storia… “ Se non ci credi, posso dimostrartelo” Aggiunse il vecchio. Io lo guardai aspettando una dimostrazione. Lui, con molta tranquillità, tirò fuori dalla tasca interna della giacca un foglio ingiallito e stropicciato, piegato su se stesso per quattro volte. Lo aprì e scoprì che si trattava di un articolo di giornale. “The New York Times, Tuesday, 19 ago. 1969” Al centro c’era una foto in bianco e nero. Sullo sfondo una miriade di persone. In primo piano riconobbi il più grande chitarrista di tutti i tempi, e accanto a lui tre signori conciati i maniera strana. “ Avrai senz’altro riconosciuto ‘Jimme’ Hendrix – disse in una maniera che mi parve nello stesso tempo altezzosa e orgogliosa. Io mi limitai ad annuire come un citrullo. Poi mi indicò le altre persone che erano nella foto - Bene. Chistu qui alla sua destra sono io, chist’autru Castrenze e chidd’autru Mimino è” Guardai attentamente la foto. Non potevo credere ai miei occhi. Passai il foglio a Rosalia e Salvatoruccio, che come me non riuscivano ad accettare la cosa. “ Com’è successo?” Domandai con aria afflita, invidioso e un pizzico arrabbiato. “ Castrenze teneva dei cugini in America. Uno di iddi era diventato un collaboratore di ‘Jimme’ Hendrix. Lo seguiva nei concerti in tutto il mondo. Comunque sia, non ci fermammo a ‘Jimme’ Hendrix. Iddi jorni nun dormimmo per niente. U jurnu era jurnu e la sira e la notte pure jurnu erano. Vedemmo tutti gli artisti: The Woh, Jefferson Airplain, Joe Cocker, Creedence Clearwater Revival, Santana, John Sebastian, Crosby, Stills, Nash & Young e la bellissima Janis Joplin. C’ho da dire assai cose a proposito di Janis Joplin, ma allora tenevo già moglie e voi comunque non mi credereste.” “ Che cosa?” Domandò Rosalia. “ Ma nulla, s’era innamorata di me… tengo ancora le lettere di idda. Idda carusa, mischina, morì solo un anno dopo.” Io rimasi muto… “Oh, stanno assai cose che non sapete di me... Vi ho raccontato di quando incontrammo 'Jimme' Hendrix...?”
Ultima modifica di Giuseppe R. il Ven Set 14, 2012 5:32 am - modificato 1 volta. | |
| | | Ombra
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| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Gio Set 13, 2012 5:36 pm | |
| PEACE AND LOVE, CAMURRIA!!!! XD no,mi stavo davvero rotolando per terra dalle risate!!! XD e il brutto è che c'era pure mia mamma nella stanza e mi guardava male!!!! xD vabbò, veniamo al dunque u.u
Peppe io non so da dove ti escano certe cose!!! cioè, sei un grande!!! xD anche se questa parte era più corta c'era una fantasia assurda dietro...io mi chiedo cosa ti fumi prima di scrivere! XD Nonno Alfio hippy che fuma erba insieme a Jimi Hendrix (anzi "Jimme") e Janis Joplin, che per finire in bellezza s'era pure presa una cotta per lui... o.o roba da non credere!!!! XD
ma il meglio era "make love not war, camurria!" xD | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
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| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Gio Set 13, 2012 6:11 pm | |
| ahahhaha beh, Ombra, non ci crederai ma questa è stata la parte più faticata e faticosa. Mi sono informato tantissimo sul dialetto siciliano, più di quanto non avessi fatto prima, per far parlare nonno Alfio come la situazione meritava, e su Woodstock. Ho ascoltanto e visto tanti video su you tube, e avrei voluto scrivere tante cose, ma mi sono limitato a queste.xD Beh, per quanto riguarda le cose che mi fumo... l'unica cosa è il mio cervello. XD solo uno che si fuma il cervello può scrivere 'Chiste' cose. Jimme Hendrix e il cugino di Castrenze che lavoravano insieme... beh.. assurdo nell'assurdo. Ma, se mi posso permette, non vorrei risultare poco modesto, ma il tocco di classe sta nel finale. Nonostante tutto, in quelle poche parole c'è la dimostrazione che il povero Nonno Alfio ormai non capisce più nulla, seppure da giovane sia stato tutto questo. Misterioso ma memoria labile. Poverino... anzi, per dirla come lui, meschinu. W Jimme Hendrix, W Alfio e Peace&Love Camurria! xD | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Gio Set 13, 2012 6:14 pm | |
| aaah, e quanto tempo ho perso per cercare de nomi sicilianamente validi per la combriccola di Alfio. Anche loro... così uomini di mondo, ma costretti a portarti la Sicilia e le loro origini nei loro nomi siculi. | |
| | | Simona96
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| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Ven Set 14, 2012 12:52 pm | |
| Finalmente riesco a leggere la 5a parte e... la 6a? Strano che tu non abbia stramazzato per avvisarmi su fb u.u Cooomunque, partiamo: - Citazione :
- grufolavano amorevolmente abbracciati, dopo che per tutto il tragitto si erano scannati.
teneri loro ... Solo ad immaginare nonno Alfio ho dovuto accendere il ventilatore xD - Citazione :
- Devi mantenerti leggero!
Ma xD - Citazione :
- l’unica parole che capivo era ‘Balada’.
Si capiva anche solo con "Tchê Tcherere Tchê Tchê" xD *Canticchia la canzone* -- - Citazione :
- io, Salvo, Carmine, Mimino e Castrenze
Mi piace questo climax ascendente *E' ricominciata la scuola* Ma.. ma povero Castrenze Foreveralone! xD - Citazione :
- ‘All we need is love’
*Canticchia accompagnandosi con lo schiocco delle dita* - Citazione :
- Make love not war, camurria!
Ahahahhahahahahah! Sto crepando dalle risate! x'D - Citazione :
- Fumavamo l’erba, Salvatoruccio.
Alla faccia del nonnetto..! - Citazione :
- U jurnu era jurnu e la sira e la notte pure jurnu erano.
Eh beh u.u - Citazione :
- Vi ho raccontato di quando incontrammo 'Jimme' Hendrix...?
Della serie: interminabile giro xD Bello! Bello! Mi piace! | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Ven Set 14, 2012 8:31 pm | |
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| | | Simona96
Messaggi : 1645 Data d'iscrizione : 23.01.12 Età : 28 Località : Casamassima
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Sab Set 15, 2012 11:12 am | |
| Potrebbe anche non ricordarsi perchè effettivamente non c'era nessuno da ricordare xD Adooooro questa storia! | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Sab Set 15, 2012 11:16 am | |
| Appena uscito da scuola, sono corso a casa perchè avevo quest'idea in mente. Speriamo di averne fatto uscire fuori qualcosa di decente... SETTIMA PARTE: L’IRA FUNESTA DI CALOGERO, CIOÈ IO Superata Cosenza, incontrammo un altro intoppo sull’autostrada. Maledetti! Nonno Alfio s’era addormentato e quindi ero riuscito ad aprire anche il suo finestrino. Faceva un caldo cane, io continuavo a grondare sudore e ogni tanto mi passavo un asciugamano sulla fronte. E appena un ingorgo – uno dei tanti! – mi permetteva di liberare le mani dal volante, tracannavo tutto d’un sorso due o tre litri d’acqua e mi passavo l’asciugamano su tutto il corpo, sul petto, sotto le ascelle, insomma un po’ ovunque. “ Eh, ma che caldo!” Rosalia continuava a prendersela con me. “ Minchia Calo’! Che puzzi! Che schifo!” Si lamentava, sbuffano e sventolando un vecchio ventaglio nero decorato con fiori e farfalle. “ Camurria, Rosalia. E che ci posso fare io…” Salvatoruccio invece giocava col suo gameboy. Guardava estremamente concentrato il piccolo schermo, con la lingua tra le labbra e le dita che si muovevano veloci sui pulsanti, muovendosi tutto come se fosse lui all’interno del gioco. Finalmente sembrava di poter stare un po’ tranquilli: nonno che se n’era andato al sonno, Salvatoruccio che si stava zitto, Rosalia che soffriva di caldo e non aveva forza per fare discussione. Ma, naturalmente, non era possibile stare tranquilli. Come vi dicevo, superata Cosenza, la strada era di nuovo chiusa al traffico. Fummo costretti ad uscire dall’autostrada e proseguire su una strada provinciale. Non so come, non so perché, ci ritrovammo persi tra i paesini di Latronico ed Episcopia, in una parte sperduta del mondo, tra le colline appena in territorio lucano. Non sapevo più da dove andare, per stradine strette e ripide di campagna. “ Di là, Calogero. Girà di là?” “ Dove, Rosalia?” “ Minchia, Calogero. Stai sbagliando. Calò, di là devi andare!” “ Camurria, Rosalia. Dove minchia devo andare?” “ Là, là, da qua. A destra” “ A destra?” “ A destra!” “ Non di là, a destra ho detto” “ Minchia Rosalia, se vuoi che vado a sinistra non mi dire destra!” “ E tu non capisci” “ Cume non capisco?! Ma se mi dicesti di andare a destra e poi vuoi che vado a sinistra” “ Accura, accura!” “ Che minchia è?” “ Vai piano, Calogero” “ Che dicesti? Foddi diventasti?” “ Papà metti Cocciante!” “ Te l’ho dissi io che dovevamo andare a destra, Calo’ ” “ Ma è chiusa quella strada!” “ Chiediamo a qualcuno, camurria!” “ Non ci sta ‘n’anima viva caà, Rosalia. Al vento devo chiedere? Eh, Rosalia, devo chiedere al vento? Eh Rosalia? Rispondimi” Nonno Alfio si svegliò di colpo: “ Ch’è? Arrivammo già?” “ No, patre” “ Siamo arrivati?” “ Minchia no, patre. Ti dissi di no.” “ Non arrivammo?” “ Mannaggia alla Pentecoste, patre. Se dico no, vuol dire che non arrivammo, camurria! Dormi!” “ Calogero. Calogero” “ Chi voi, Rosalia?” “ Calogero!” “ Chi minchia voi? Parla!” “ Torna indietro!” “ Qua sta finendo pure la benzina, camurria!” “ Vituzzo, siamo arrivati?” “ E falla, la benzina” “ E dove la faccio, se non ci sta un benzinaio caà! Certo che tu sei un genio” “ Domanda a iddu!” Vedemmo un signore sulla cinquantina, con una camicia a quadri e una zappa in spalla. “ Buonuomo?” Lo richiamai. Il tipo si avvicinò alla macchina. Non disse nulla, mosse soltanto la testa, come a chiedere per quale ragione lo avessimo disturbato. Rosalia cacciò la testa fuori dal finestrino manco fosse uno yorkshire. “ Bon jurnu. Pi faùri, dunni s'havi a pigghiari pi jiri âll’autostrada?” “ Dove dovete andare?” Domandò quello, con voce grossa. “ A Pordenone” Risposi io, cercando di far parlare Rosalia quanto meno possibile. “ E dov’è?” “ Eh, a nord. Molto a nord.” “ A Potenza?” “ No, più su” “ Più su?” domandò quello, incredulo. “ Sì, molto più su” “ A Napoli?” “ No, molto più a nord” Quell’uomo ci guardò strano, come se lo volessimo prendere in giro. “ Più a nord? Cosa c’è più a nord?” “ Senta, non importa. Piuttosto, ci dica dove possiamo fare benzina” “ Sempre dritto” Rispose, e andò via. “ A biatu!” Gli gridò dietro Rosalia, educatamente. Ma quello non si voltò. Ascoltammo il consiglio di quel tipo e proseguimmo dritto. La strada era in salita e sembrava portare in cima al paese. Intanto la spia sul cruscotto era a rosso fisso. Temevo che a furia di salire, saremmo rimasti ben presto a secco. E così, manco a dirlo, fu. Appena arrivammo in cima alla strada, la macchina si fermò. “ San Braccobaldo cane!” Gridai, maledicendo quel tizio che ci aveva condotti lì. “ Ch’è successo, Calo’? Muoviti a ripartire. Pecchè ti fermasti?” Nonno Alfio ci mancava. “ Finalmente siamo arrivati” Disse tutto contento, aprendo la portiera per scendere dall’auto. “ Chistu tutto scemo è! Non siamo arrivati, camurria! Chiudi la portiera!” “ E allora perché ci siamo fermati, Calo’. Muoviti ch’è tardi!” Insistette Rosalia. Urlai delle bestemmie che preferisco non riportare, diedi dei pugni al manubrio ed uscii dalla macchina, esasperato. Quel rincitrullito di mio suocero, vedendomi, aprì di nuovo la portiera e uscì dall’auto. Fui invaso dalla collera! “ Calogero!” continuava ad urlare Rosalia. Io diedi un calcio di stizza alla ruota della macchina, strinsi i pugni per la rabbia e mi portai la mano alla bocca, mordendomela disperato e incazzato nero. “ Calogero! Sei scemo?” “ Zittaaaa! Muta ti devi stare, Rosalia. Taci, minchia! Taci! Taci! È finita la benzina, mannaggia alla Penteceste! Vuoi smetterla di scassare la minchia? E tu, rimbambito, rientra in macchina.” Rosalia lì per lì rimase muta. Poi parlò di nuovo, aumentando le mie ire. “ Tutta colpa tua. T’avevo detto che dovevi andare a destra…” La rabbia si stava mangiando il mio fegato. Me la presi con la mia macchina, prendendola a calci. Poi mi allontanai per non starla a sentire. Mi avrebbe fatto venire un infarto quella donna, prima o poi! Lì in cima c’era solo una casa che sembrava inabitata. Non aveva l’intonaco e aveva dei recinti di galline su un lato. Il sole mi picchiava sulla pelle nuda e bagnata. Sentivo l’eco delle urla di Rosalia, pur continuando ad allontanarmi. Mi coprii le orecchie con le mani e iniziai a cercare segni di vita, oltre a quella delle galline. Tutto intorno solo rovine, una stradine dissestata, e più in là altre case diroccate e arbusti e alberi selvaggi. Improvvisamente la porta di legno di una di quelle abitazioni apparentemente disabitate si spalancò. Il sole mi entrava negli occhi e io non riuscivo a vedere chi ne usciva. Immaginavo di vedere da un momento all’altro un fantasma, un mostro, o forse l’alieno stesso che s’era impossessato del corpo di quello che un tempo era il padre di Rosalia. Feci alcuni passi indietro, intimorito. Poi mi accorsi che era solo una donnina anziana, con un fazzoletto in testa per proteggersi dal caldo e la schiena curvata, forse per aver lavorato per una vita nei campi. Le corsi in contro, speranzoso. Giuseppe R. | |
| | | Simona96
Messaggi : 1645 Data d'iscrizione : 23.01.12 Età : 28 Località : Casamassima
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Sab Set 15, 2012 12:21 pm | |
| Uh, è la prima volta che scrivi di giorno questi racconti! ^_^ ... giusto? xD - Citazione :
- “ Minchia Rosalia, se vuoi che vado a sinistra non mi dire destra!”
“ E tu non capisci” Ahahahhah x'D #messagginascosti xD Adoro il paragone di Rosalia al cane x'D Rosalia è una bravissima linguista! x'D (“ Bon jurnu. Pi faùri, dunni s'havi a pigghiari pi jiri âll’autostrada?” ) WOW BEPPE! Mi sa che questa è la mia parte preferita! E' bellissima! ^_^ La adoro! L'ho letta molto più "velocemente" delle altre (scorrevolmente) Aspettiamo di vedere che ne farà la nonnina di Calogero... o dovremo aspettarci che sarà Calogero a fare qualcosa alla nonnina? xD | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Sab Set 15, 2012 1:01 pm | |
| Uh, è la prima volta che commenti senza quote xD (tranne il primo) Tralasciando l'ultima allusione, mi fa piacere che questa parte "spacca" xD scherzo ovviamente | |
| | | Simona96
Messaggi : 1645 Data d'iscrizione : 23.01.12 Età : 28 Località : Casamassima
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Sab Set 15, 2012 2:11 pm | |
| Che allusione? Non si sa mai, con Calogero arrabbiato che tira calci alla sua adoratissima macchina xD | |
| | | Ombra
Messaggi : 441 Data d'iscrizione : 03.11.11 Età : 29 Località : carignano (torino)
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mar Set 18, 2012 8:52 pm | |
| Allora, come sempre sono l'ultima ^^ sorry XD vabbò, a parte il "superato Cosenza" all'inizio che mi ha fatto un effetto strano XD comunque non perdiamoci in castronate ^^ dicevo....bè, fa scassare come al solito. Più leggo e più mi convinco che Calogero è un povero sfigato con una famiglia impossibile e poveraccio...è anche giusto che ogni tanto si sfoghi,no? anche se a spese della sua fantastica, inimitabile macchina. Nonno Alfio è sempre il migliore, anche se gli danno del rimbambito o un visitor si è impossessato del suo corpo.... comunque sono completamente solidale con Rosalia, a volte per non confondermi tra destra a sinistra se devo dare indicazioni o cose simili comincio a dire "vai di qua! no,non di qua,di là!" e faccio dei casini assurdi, quindi... GO ROSALIA!!!!! xD la misteriosa nonnina delle galline... oddei,voglio sapere come continua!!! u.u meno male che dopo di me non devi aspettare chissà che altri ritardatari,così sapremo presto il seguito.... | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mer Set 19, 2012 1:01 pm | |
| Ma nonno Alfio è davvero posseduto da un visitors. Oppure, invece, sto mentendo. Mah,chissà! Vi lascio col dubbio xD Calogero sfigato? perchè non sai cosa gli accada nell'ottava parte xD A breve... | |
| | | GiuseppeR.viscrive :)
Messaggi : 767 Data d'iscrizione : 26.11.11 Età : 28 Località : Monopoli
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Mer Set 19, 2012 2:38 pm | |
| Seppure consapevole che non sia una delle più riuscite - devo essere franco -, anzi, vi posto l'ottava parte. OTTAVA PARTE: PER POCO NON CI RIMETTEVO LA PELLE, CAMURRIA LADRA! La signora si prese una gran paura vedendomi correrle incontro, a petto nudo e con la mia grossa pancia che mi ballava davanti ad ogni mio passo. L’anziana nonnina si chinò e si riempì il pugno di pietre, lanciandomele contro con violenza e pura malvagità. “ Signora, ma che fa? Signora, si fermi! Signora! No, il masso no…il masso no! Signora? No, no, stia buona… ehi ehi ehi, no, non… ahia! Signora? Maledetta! Signora…? Ahia! Mannaggia alla Pentecoste!” E mentre la dolce nonnina continuava a lapidarmi, dalla casa uscì un uomo sulla quarantina. “ Farabutto! – mi urlò contro – Cosa vuoi fare alla mia povera madre?” “ Ma cosa avete capito? Io… ahia! Mi è…ahia! E no, mo basta!” “ Maniaco!” continuava ad urlare il figlio della donna. Alle mie spalle spuntò Rosalia. “ Che sta succedendo?” Gridò lei. “ Questo tizio è un maniaco!” Disse l’uomo, che, afferrato un bastone, cominciò a rincorrermi. “ Sì – aggiunse la nonnina – Voleva violentarmi” “ Calogero!- Tuonò Rosalia – Che minchia volevi fare? Vergognati!” L’uomo mi rincorreva e io gli fuggivo avanti, correndo in tondo e attorno a mia…attorno a Rosalia. Ero esausto. “ Basta!” Dissi. “ Devi morire!” Continuava a gridarmi dietro l’uomo. “ Lo lasci stare – disse Rosalia – Purtroppo è mio marito. È un poveraccio. Per colpa sua siamo rimasti a terra con la macchina.” Dopo un estenuante fatica e dopo aver indossato una maglietta, riuscii a giustificarmi e a spiegare loro che non avevo alcune intenzione di nuocere alla nonnina. L’uomo si scusò con me, mi strinse la mano, continuava a chiedermi il mio perdono e ci invitò tutti quanti in casa a prendere un bicchiere di vino rosso. Lo facevano dei loro parenti che avevano le vigne a Latronico, ci disse. Entrati in quella casa – che sembrava per cadere a pezzi -, ci accomodammo tutti e quattro, più l’uomo con sua madre, ad un tavolo, ricoperto da una bella tovaglia di pizzo. La nonnina ci tenne a specificare con orgoglio che quella tovaglia era stata fatta proprio da lei. Ad una parete notai con stupore il poster gigante di Orietta Berti, che sorrideva in maniera dolce e genuina; che indossava una semplicissima maglietta nera e aveva un fiore sull’orecchio. L’anziana donna capì che stavo osservando il poster e mi sorrise, mostrando le sue gengive prive di denti. “ Orietta Berti mi è sempre piaciuta. È così autentica… spontanea…brava.” Io annuì, non avendo di che rispondere. “ È vero!” Disse Rosalia, sorridendo. “ Vedi, ad esempio, Iva Zanicchi? – continuò la nonna, felice di poter dire qualche chiacchiera – Quella però a me non mi è mai piaciuta…c’ha la faccia da malafemmina, quella…non mi piace” Ci fu un breve silenzio d’imbarazzo. Io lo infransi: “ Guardate…” “ Dove?” “ No, dico: guardate, noi siamo in ritardo… un po’ come se dicessi: sentite…Un modo di dire, praticamente… Insomma, dobbiamo ripartire in fretta. Come posso fare benzina?” “ Ti aiuto io – disse l’uomo con molta gentilezza – Ti accompagno giù in paese e riempiamo una tanica di benzina” “ Grazie mille!” Risposi, felice. Seguì l’uomo fuori dalla casa, lasciandomi alle spalle l’eco della voce di Salvatoruccio, che chiedeva con insistenza qualcosa da mangiare - quel figlio! Tutto sua madre! Cretino e cacaminchia! -. Vidi l’uomo salire su un vecchio tre ruote Piaggio che aveva il rimorchio carico di gabbie di galline. Feci per aprire la portella per entrare… e mi accorsi che non ne aveva. Mi misi a sedere accanto a lui e partimmo alla velocità ‘supersonica’ di uno Shuttle. Di quel passo, non appena avessimo raggiunto una benzina, ci avremmo trovato la scritta “Chiuso per festività natalizie. Buon anno”. Ma a caval donato mai guardare in bocca. Infondo non avevo di che lamentarmi: quel tipo era stato fin troppo gentile a non uccidermi, a offrirmi un bicchiere di vino e persino a darmi un passaggio giù in paese. Guardando il brullo paesaggio potentino, m’immaginavo Rosalia che gettava fango su di me davanti alla nonnetta. Sì, ero sicuro che in quel momento stava dicendo: “ Mio marito è un deficiente, signora mia. Ma che ci posso fare, ognuno ha le sue piaghe e i suoi problemi.” E la vecchia, che nella sua mente era ancora convinta che volessi davvero stuprarla, le dava ragione. “ Figlia mia, devi avere coraggio e forza. Non ti abbattere. Tutti abbiamo dei problemi, o nel vostro caso, dei grossi guai” Grossi guai? Ma come si permetteva. Ma se neppure mi conosceva quella lì. Camurria, che rabbia! E sfogai la mia collera col gentilissimo figlio della donna. “ Da dove venite, allora?” “ E a te cosa importa? Tanto io sono un ‘grosso guaio’!” Quello mi guardò strano, non capiva. Sembrava anche esserci rimasto male per come mi ero voltato. “ Cosa…?” “ Oh, lo so benissimo cosa pensate tu e la tua vecchia madre di me” Quello aprì la bocca per rispondere, ma non riuscì a dire nulla. “ Ma…” “ Oh, lascia stare. Voglio prendere la benzina e andarmene presto di qui. Siamo in estremo ritardo” Rimanemmo in silenzio. Iniziai a pensare che forse forse avevo esagerato. “ Mi dispiace…emh… come hai detto che ti chiami?” “ Cosimino” Rispose quello. “ Beh, Cosimino, scusami. Sei stato troppo gentile con me. Però, vedi, è mia moglie che mi fa infuriare. Fai bene tu che vivi con tua madre e non ti sei sposato…” “ Ma io sono vedovo…” “ Oh…- Mi uscì soltanto. Diventai rosso di imbarazzo e mi morsi la lingua. – Va be’, che sarà mai…” Dissi goffamente per cercare di porre rimedio, ma fu solo peggio. Decisi di non aprire più bocca. Arrivammo poco dopo alla stazione di servizio. Chiesi al benzinaio una tanica. Me la riempì di benzina, pagai, e risalimmo in fretta sul tre ruote. Se in discesa il tre ruote faceva fatica, in salita quasi non voleva saperne di procedere. Così fui io a scendere e a doverlo spingere, mentre le galline schiamazzavano stridule e si muovevano nervose e spaventate nelle gabbie. Mi feci un altro bagno di sudore. Che fatica! O san Gerlando, non ce la facevo più! Il sole mi bruciava la pelle e non c’era un filo di vento. L’aria era irrespirabile. Finalmente poi arrivammo su. Mi affrettai a mettere la benzina, poi sottrassi - anche se preferivo lasciarli là - Salvatoruccio, Rosalia e nonno Alfio alla vecchietta e fuggimmo via di lì in fretta e furia, con la 5 marcia ingranata. idem | |
| | | Ombra
Messaggi : 441 Data d'iscrizione : 03.11.11 Età : 29 Località : carignano (torino)
| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità Gio Set 20, 2012 1:13 pm | |
| Devo essere sincera? sì, ne hai scritte di migliori... non so, è un pò meno brillante, meno divertente delle altre. Povero Calogero, aggredito da una nonnina indifesa...ehm...vabbè... XD comunque l'inizio è partito alla grandissima, peccato che poi sia un pò sceso di tono... ma nella prossima parte ti riprenderai!! u.u Mi è piaciuto il pezzo in cui Calogero si faceva tutti i filmini mentali e rispondeva di conseguenza al povero Cosimino XD chissà cosa avrà pensato lui!!! XD la nonnina è forte, comunque u.u si sa difendere, brava!! XD aspetto la prossima parte, ma se non da fastidio avrei qualcosa da farvi leggere nel mezzo.... | |
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| Titolo: Re: La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità | |
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