La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità

grazie Deneb

Edwin, dove li vedi banali i tuoi? o_O"

MadamaButterfly ha scritto:

Andre, la tua canzone è una meraviglia, davvero originale! Ora però mi hai incuriosita, mi piacerebbe sentirla eseguire!

Edwin, i tuoi frammenti non sono affatto banali. Io li trovo molto profondi: mi sono piaciuti, sono bellissimi!

Deneb D. ha scritto:

Ale si riconosce perfettamente il tuo stile di scrittura, si vede proprio che c'è la tua mano in quelle parole. Dei bei frammenti, che bravo!

Oh...ma grazieeeeeeeeee! *-*

Joy10-- ha scritto:

grazie Deneb

Edwin, dove li vedi banali i tuoi? o_O"

Emh XD, mi sembravano forse un po' superficiali, di getto!...e poi si sa che leggendo cose scritte mesi e mesi fa, se non anni, si hanno strane impressioni

Alessio non credo proprio che quei pensieri siano immaturi, anzi u.u Mi piace il tuo modo di scrivere e la precisione nella descrizione degli ambienti e della figura della ragazza v.v
Joy ho fatto il tifo per Gabriel perchè potesse realizzare il suo sogno ùù xD Mi è piaciuto davvero molto questo scritto, complimenti!

Ho letto il post di Stella, so che non dovrei postare più niente, anche perchè mi sembra ingiusto, poichè a quel punto io avrei postato due scritti e altri nemmeno uno... Per questo chiedo a chi non avesse ancora letto gli scritti precedenti di perdere cinque minuti per farlo (tanto sono brevi, li stiamo postando apposta per far conoscere agli altri il nostro stile di scrittura e per confrontarci, no? u.u), poi ditemi quando posso di nuovo postare qualcosa... Ho trovato giusto un paio di minuti fa un testo che iniziai a scrivere verso la fine della 3a media, e vorrei farvelo leggere (scrivo già di che cosa si tratta perchè altrimenti me ne scordo io stessa ^^ " xD)

Scommetto che non posso postare un articolo scritto in spagnolo, vero?

ragazzi non ho capito bene questo fatto dei commenti da postare per quanto ho capito dobbiamo prendere dei pezzi di qualche nostro scritto e postarlo per confrontarci sul metodo di scrittura giusto?

giorgiomatta ha scritto:

ragazzi non ho capito bene questo fatto dei commenti da postare per quanto ho capito dobbiamo prendere dei pezzi di qualche nostro scritto e postarlo per confrontarci sul metodo di scrittura giusto?

Sì, può essere qualcosa di vecchio o scritto sul momento, basta che sia un tuo scritto

Esatto, aspettiamo che qualcun altro commenti i post di Alessio e Andrea e poi si possono postare altri frammenti

Joy10-- ha scritto:

... ok, questo l'ho scritto l'anno scorso, l'ho ritrovato qualche secondo fa e vorrei sapere cosa ne pensate...

Gabriel e la sua musica.

Gabriel percorreva la lunga strada, la solita lunga strada, dal conservatorio a casa, ma stavolta sapeva che la destinazione era diversa. Le parole di suo padre gli risuonarono nella testa, come una continua ossessione decisa a non dargli pace.
"Non sarai mai un musicista!" ma cosa ne sapeva lui? Suo padre voleva che lavorasse in banca o in un ospedale, secondo lui la musica non era niente, una futile perdita di tempo prezioso.
Per Gabriel la musica era tutto, era la sua vita, la sua essenza, il suo modo di esprimersi. Un mondo senza musica, Gabriel non sarebbe mai riuscito ad immaginarlo in modo diverso da un posto buio, grigio e triste.
La musica è colore, è vita, è gioia ma soprattutto, per Gabriel la musica era libertà. Libertà di diffondere le proprie idee, di viaggiare ovunque voleva, di emergere ed era l'unica via in cui vedeva il proprio futuro.
Gabriel camminava, la chitarra salda nella mano destra, lo zaino in spalla, pieno di vestiti, soldi e il biglietto last minute dell'aereo. Voleva andare a New York, studiare musica, diventare bravo.
Non aveva preso il cellulare, non aveva preso le chiavi di casa, non aveva salutato nessuno. Voleva lasciarsi la sua infanzia alle spalle, lasciare la propria città senza un "arrivederci", perché sapeva che non sarebbe stato vero. Non aveva nessuna intenzione di tornare e nel contempo, dire addio a tutto e tutti gli sembrava strano, troppo doloroso.
Questi sentimenti contrapposti erano dovuti all'adolescenza? Gabriel sapeva che non era così, aveva imparato che le persone sono le esperienze che hanno vissuto.
Qualche volta una persona ha solo un estremo bisogno di cambiare, di andare avanti e crescere. Molti gli avevano ripetuto che spesso viaggiare era il modo migliore per crescere e maturare. Suo padre gli aveva sempre negato questo piacere, ma non imponendoglielo, Gabriel sapeva di non poter contare sull'aiuto economico di suo padre e sua madre, erano in un momento di difficoltà.
"Chissà" si disse in aereo, mentre sorvolava il Pacifico "Forse un giorno avranno mie notizie tramite qualche banconota di grosso taglio"

bello, mi rispecchio molto in gabriel anche se non mi sarei lasciato tutto e tutti alle spalle senza un saluto

questo è un frammento che ho scritto un pò di tempo fa, spero vi piaccia


Non ce la faccio più. Mi sento uno straniero in casa mia. Da dopo il trasferimento tutto mi sembra incolore. Mi manca tutto della mia vecchia città, più di tutto gli amici. Erano, sono, come fratelli per me. Ora li ho salutati e non so neanche il perchè. Il lavoro di mio padre? No, è una stupidata. Sono come un fiore senza gambo: privo di vita. Ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa: non esco più di casa, non ci tengo particolarmente a conoscere nuova gente, non gioco più né a calcio né ad altri sport. Eppure quando mi chiedono come sto dico che va tutto bene. Chi voglio prendere in giro? I miei forse, qualche altro ragazzo che in fondo non conta nulla per me, ma non i miei amici, i miei fratelli. “ Come va?” “Uno schifo! Mi sento vuoto, morto”. Voglio bene a tutti loro, troppo bene per mentire, talmente tanto che mi fa sentire stramaledettamente triste. Ero un ragazzo aperto, empatico, ora sono più chiuso dei negozi di domenica. Sono troppo sensibile. Devo essere uno di quei narcisisti che apprezza le cose sopratutto quando non ci sono più

giorgiomatta ha scritto:

questo è un frammento che ho scritto un pò di tempo fa, spero vi piaccia


Non ce la faccio più. Mi sento uno straniero in casa mia. Da dopo il trasferimento tutto mi sembra incolore. Mi manca tutto della mia vecchia città, più di tutto gli amici. Erano, sono, come fratelli per me. Ora li ho salutati e non so neanche il perchè. Il lavoro di mio padre? No, è una stupidata. Sono come un fiore senza gambo: privo di vita. Ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa: non esco più di casa, non ci tengo particolarmente a conoscere nuova gente, non gioco più né a calcio né ad altri sport. Eppure quando mi chiedono come sto dico che va tutto bene. Chi voglio prendere in giro? I miei forse, qualche altro ragazzo che in fondo non conta nulla per me, ma non i miei amici, i miei fratelli. “ Come va?” “Uno schifo! Mi sento vuoto, morto”. Voglio bene a tutti loro, troppo bene per mentire, talmente tanto che mi fa sentire stramaledettamente triste. Ero un ragazzo aperto, empatico, ora sono più chiuso dei negozi di domenica. Sono troppo sensibile. Devo essere uno di quei narcisisti che apprezza le cose sopratutto quando non ci sono più

Ti capisco... nel senso che più volte i miei si sono trovati a dover valutare i traslochi e ogni volta che pensavo di dover dire addio ai miei amici mi sentivo triste, scocciato, apatico... per fortuna non hanno fatto più niente Bello

giorgiomatta ha scritto:

questo è un frammento che ho scritto un pò di tempo fa, spero vi piaccia


Non ce la faccio più. Mi sento uno straniero in casa mia. Da dopo il trasferimento tutto mi sembra incolore. Mi manca tutto della mia vecchia città, più di tutto gli amici. Erano, sono, come fratelli per me. Ora li ho salutati e non so neanche il perchè. Il lavoro di mio padre? No, è una stupidata. Sono come un fiore senza gambo: privo di vita. Ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa: non esco più di casa, non ci tengo particolarmente a conoscere nuova gente, non gioco più né a calcio né ad altri sport. Eppure quando mi chiedono come sto dico che va tutto bene. Chi voglio prendere in giro? I miei forse, qualche altro ragazzo che in fondo non conta nulla per me, ma non i miei amici, i miei fratelli. “ Come va?” “Uno schifo! Mi sento vuoto, morto”. Voglio bene a tutti loro, troppo bene per mentire, talmente tanto che mi fa sentire stramaledettamente triste. Ero un ragazzo aperto, empatico, ora sono più chiuso dei negozi di domenica. Sono troppo sensibile. Devo essere uno di quei narcisisti che apprezza le cose sopratutto quando non ci sono più

Allora lo stile con il quale hai scritto questo frammento è abbastaza colloquiale, sicuramente non l'hai scritto in vista di un inserimento all'interno di alcune vicende, ma più semplicemente hai usato le parole come uno strumento per poter dare libero sfogo alle tue emozioni e a ciò che sentivi.
Penso tuttavia che se tu decidessi di inserire questo frammento in un racconto lo cambieresti radicalmente, così da renderlo non più solo una pagina di vita personale, ma qualcosa di più importante.

giorgiomatta ha scritto:

questo è un frammento che ho scritto un pò di tempo fa, spero vi piaccia


Non ce la faccio più. Mi sento uno straniero in casa mia. Da dopo il trasferimento tutto mi sembra incolore. Mi manca tutto della mia vecchia città, più di tutto gli amici. Erano, sono, come fratelli per me. Ora li ho salutati e non so neanche il perchè. Il lavoro di mio padre? No, è una stupidata. Sono come un fiore senza gambo: privo di vita. Ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa: non esco più di casa, non ci tengo particolarmente a conoscere nuova gente, non gioco più né a calcio né ad altri sport. Eppure quando mi chiedono come sto dico che va tutto bene. Chi voglio prendere in giro? I miei forse, qualche altro ragazzo che in fondo non conta nulla per me, ma non i miei amici, i miei fratelli. “ Come va?” “Uno schifo! Mi sento vuoto, morto”. Voglio bene a tutti loro, troppo bene per mentire, talmente tanto che mi fa sentire stramaledettamente triste. Ero un ragazzo aperto, empatico, ora sono più chiuso dei negozi di domenica. Sono troppo sensibile. Devo essere uno di quei narcisisti che apprezza le cose sopratutto quando non ci sono più

Bello, mi piace! Triste, ma con un velo di ironia ["Ero un ragazzo aperto, empatico, ora sono più chiuso dei negozi di domenica."]

*Torna su questo post dopo secoli e cerca di inserirsi nella discussione*

giorgiomatta ha scritto:

questo è un frammento che ho scritto un pò di tempo fa, spero vi piaccia


Non ce la faccio più. Mi sento uno straniero in casa mia. Da dopo il trasferimento tutto mi sembra incolore. Mi manca tutto della mia vecchia città, più di tutto gli amici. Erano, sono, come fratelli per me. Ora li ho salutati e non so neanche il perchè. Il lavoro di mio padre? No, è una stupidata. Sono come un fiore senza gambo: privo di vita. Ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa: non esco più di casa, non ci tengo particolarmente a conoscere nuova gente, non gioco più né a calcio né ad altri sport. Eppure quando mi chiedono come sto dico che va tutto bene. Chi voglio prendere in giro? I miei forse, qualche altro ragazzo che in fondo non conta nulla per me, ma non i miei amici, i miei fratelli. “ Come va?” “Uno schifo! Mi sento vuoto, morto”. Voglio bene a tutti loro, troppo bene per mentire, talmente tanto che mi fa sentire stramaledettamente triste. Ero un ragazzo aperto, empatico, ora sono più chiuso dei negozi di domenica. Sono troppo sensibile. Devo essere uno di quei narcisisti che apprezza le cose sopratutto quando non ci sono più

Mi piace molto! Sembra scritto di getto e spontaneamente, quasi uno sfogo personale, e anche se affronta un argomento triste non è pesante da leggere ed è scritto in modo scorrevole Complimenti!

Deneb D. ha scritto:

giorgiomatta ha scritto:

questo è un frammento che ho scritto un pò di tempo fa, spero vi piaccia


Non ce la faccio più. Mi sento uno straniero in casa mia. Da dopo il trasferimento tutto mi sembra incolore. Mi manca tutto della mia vecchia città, più di tutto gli amici. Erano, sono, come fratelli per me. Ora li ho salutati e non so neanche il perchè. Il lavoro di mio padre? No, è una stupidata. Sono come un fiore senza gambo: privo di vita. Ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa: non esco più di casa, non ci tengo particolarmente a conoscere nuova gente, non gioco più né a calcio né ad altri sport. Eppure quando mi chiedono come sto dico che va tutto bene. Chi voglio prendere in giro? I miei forse, qualche altro ragazzo che in fondo non conta nulla per me, ma non i miei amici, i miei fratelli. “ Come va?” “Uno schifo! Mi sento vuoto, morto”. Voglio bene a tutti loro, troppo bene per mentire, talmente tanto che mi fa sentire stramaledettamente triste. Ero un ragazzo aperto, empatico, ora sono più chiuso dei negozi di domenica. Sono troppo sensibile. Devo essere uno di quei narcisisti che apprezza le cose sopratutto quando non ci sono più

Allora lo stile con il quale hai scritto questo frammento è abbastaza colloquiale, sicuramente non l'hai scritto in vista di un inserimento all'interno di alcune vicende, ma più semplicemente hai usato le parole come uno strumento per poter dare libero sfogo alle tue emozioni e a ciò che sentivi.
Penso tuttavia che se tu decidessi di inserire questo frammento in un racconto lo cambieresti radicalmente, così da renderlo non più solo una pagina di vita personale, ma qualcosa di più importante.

infatti inizialmente l' avevo scritto come pagina di diario, come libero sfogo, poi mi è piaciuto come è uscito e ho provato diverse volte a inserirlo in qualche racconto ma per ora non ci sono ancora riuscito.

Per inserirlo in qualche racconto dovresti un tantino modificarlo e revisionarlo.
Dal punto di vista contenutistico va bene, solo lo stile dovresti un po' cambiare.

Vi lascio questa, ma non è il frammento che volevo postarvi. Quello è ancora in fase di completamento

Su ali grigie di rondine scivola
aggrappata al fumo dei camini
corda che sale e imprigiona le stelle,
sorride lieve tra nebbie d'aprile
segno di sogno d'insigne fanciullo
fumo tra fame, firma di borgo
tramonto di periferia.
Poichè sai, fantasia,
strisci, e taci, e corri ai confini
del mondo, là dove le ombre non vivono.

Scritta tra l'anno scorso e questo.

January. ha scritto:

Vi lascio questa, ma non è il frammento che volevo postarvi. Quello è ancora in fase di completamento

Su ali grigie di rondine scivola
aggrappata al fumo dei camini
corda che sale e imprigiona le stelle,
sorride lieve tra nebbie d'aprile
segno di sogno d'insigne fanciullo
fumo tra fame, firma di borgo
tramonto di periferia.
Poichè sai, fantasia,
strisci, e taci, e corri ai confini
del mondo, là dove le ombre non vivono.

Scritta tra l'anno scorso e questo.

Due anni per scriverla? Mhà

E' belliiiiiissima! Sembra di una poetessa vera! (Nel senso di esperta )
L'anno prossimo ti vedremo concorrente in un'altra sezione, mi sa xD

January. ha scritto:

Vi lascio questa, ma non è il frammento che volevo postarvi. Quello è ancora in fase di completamento

Su ali grigie di rondine scivola
aggrappata al fumo dei camini
corda che sale e imprigiona le stelle,
sorride lieve tra nebbie d'aprile
segno di sogno d'insigne fanciullo
fumo tra fame, firma di borgo
tramonto di periferia.
Poichè sai, fantasia,
strisci, e taci, e corri ai confini
del mondo, là dove le ombre non vivono.

Scritta tra l'anno scorso e questo.

Che bello January. E' una poesia dolcissima. tante immagini che si susseguono.. Scrivi un po' come me.. Che bello

January. ha scritto:

Vi lascio questa, ma non è il frammento che volevo postarvi. Quello è ancora in fase di completamento

Su ali grigie di rondine scivola
aggrappata al fumo dei camini
corda che sale e imprigiona le stelle,
sorride lieve tra nebbie d'aprile
segno di sogno d'insigne fanciullo
fumo tra fame, firma di borgo
tramonto di periferia.
Poichè sai, fantasia,
strisci, e taci, e corri ai confini
del mondo, là dove le ombre non vivono.

Scritta tra l'anno scorso e questo.

m-ma evoca delle immagini stupende!*-* l'ultima frase mi piace particolarmente! non solo sei bravissima a raccontare, ma anche a poetare (parola inventata sul momentoxD)

Poetare esiste come parola Se non sbaglio

Deneb D. ha scritto:

Poetare esiste come parola Se non sbaglio

oh beh, allora sono più colta di quanto pensassi u.uxD

Simona96 ha scritto:

January. ha scritto:

Vi lascio questa, ma non è il frammento che volevo postarvi. Quello è ancora in fase di completamento

Su ali grigie di rondine scivola
aggrappata al fumo dei camini
corda che sale e imprigiona le stelle,
sorride lieve tra nebbie d'aprile
segno di sogno d'insigne fanciullo
fumo tra fame, firma di borgo
tramonto di periferia.
Poichè sai, fantasia,
strisci, e taci, e corri ai confini
del mondo, là dove le ombre non vivono.

Scritta tra l'anno scorso e questo.

Due anni per scriverla? Mhà

E' belliiiiiissima! Sembra di una poetessa vera! (Nel senso di esperta )
L'anno prossimo ti vedremo concorrente in un'altra sezione, mi sa xD

non ci ho messo due anni per scriverla l'ho scritta fino ad un punto l'anno scorso, quest'anno rileggendola ho deciso di volerla continuare e l'ho fatto se, esperta! xD

Deneb D. ha scritto:

Che bello January. E' una poesia dolcissima. tante immagini che si susseguono.. Scrivi un po' come me.. Che bello

che bello che ti piace dolce? da cosa? *-*

Lory ha scritto:

m-ma evoca delle immagini stupende!*-* l'ultima frase mi piace particolarmente! non solo sei bravissima a raccontare, ma anche a poetare (parola inventata sul momentoxD)

trovi? quando scrivo una poesia, cerco sempre l'equilibrio tra significante e significato che più mi rispecchia! Bravissima, non farmi arrossire xD

Citazione :

non ci ho messo due anni per scriverla l'ho scritta fino ad un punto l'anno scorso, quest'anno rileggendola ho deciso di volerla continuare e l'ho fatto se, esperta! xD

Mia cara, era ironico... ci mancherebbe altro, due anni per scrivere una poesia così tremendamente brutta...








xD

Simona96 ha scritto:

Citazione :

non ci ho messo due anni per scriverla l'ho scritta fino ad un punto l'anno scorso, quest'anno rileggendola ho deciso di volerla continuare e l'ho fatto se, esperta! xD

Mia cara, era ironico... ci mancherebbe altro, due anni per scrivere una poesia così tremendamente brutta...








xD

apprezziamo immensamente il suo supporto

Visto che nessuno mi ha risposto nell'altro topic, scrivo qui il mio problema:
ero convinta, convintissima che si potesse postare il finale del racconto collaborativo entro domani alle 24.00... poi ho scoperto che il termine ultimo era ieri sera: non posso più postarlo?

Manda un mp a Feldia.