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 Filosofia: le domande che ci interrogano

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyMar Ott 25, 2011 2:34 pm

SocratesIII ha scritto:
Feldia ha scritto:
e quale sarà la prossima domanda che Socrates ci propone? mumble mumble

Scusate...magari questo Socrate avrebbe così tanto tempo per porsi delle domande...molte volte è troppo ocupato a rispondere a quelli dei professori. Ma questo è un altro punto...
La domanda in questione è: La mente è veramente essenza dell'umanità?
(Dal ciclo di Conferenze a Venezia dal 18 al 20 settembre 2011, cui Socrate ha partecipato!)

Non tanto la mente quanto l'intero uomo...noi siamo umanità perché siamo noi...se non avessimo una delle tante caratteristiche che abbiamo si tornerebbe all'età della pietra...(scusatemi se per l'ennesima volta lo cito) in Cecità di Saramago quando l'intero mondo perde l'utilizzo della vista diventano tutti animali...basta che tutti noi perdiamo la stessa qualità e l'umanità cade!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyMar Ott 25, 2011 2:56 pm

No, è il pollice opponibile. Seriamente, senza saremmo rimasti solo un branco di scimmie (e forse sarebbe stato meglio per tutti... BONOBO POWER!!!).
Bene, oltre alla semi-battuta pseudoscientifica direi che il concetto di "mente" può essere considerato in vari modi. Io per esempio lo vedo come lo strumento attraverso il quale interpretiamo la realtà recepita dai nostri sensi. In questo senso sì, potrebbe fare la differenza, ma come diceva Leo:
Citazione :
Non tanto la mente quanto l'intero uomo...noi siamo umanità perché siamo noi...se non avessimo una delle tante caratteristiche che abbiamo si tornerebbe all'età della pietra...(
Sinceramente anche questa interpretazione mi piace, l'Uomo visto come un "costrutto" di qualità e difetti che lo rendono unico è intrigante.
Ma tornando al primo punto che andavo esponendo, la mente è inoltre diversa da individuo a individuo, cosa confermata dalla realtà quotidiana, e anche questo ci differenzia dalle altre specie (che differenza c'è tra un leone A e un leone B a livello di personalità?), il fatto che ogni mente sia il frutto delle esperienze personali diverse per ognuno.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyMar Ott 25, 2011 5:04 pm

La mente, a mio parere, è l'essenza dell'uomo, mentre la cooperazione e la collaborazione fra gli uomini stessi, fra le menti umane, le une diverse dalle altre, possono essere considerate come l'essenza dell'umanità stessa. Thomas Hobbs diceva che gli uomini si trovano in una costante guerra tra di loro, per principi di natura, e che l'unione tra questi non esiste, ne potrà mai esistere, giacchè ognuno aiuta il prossimo per scopi personali e non per semplice e gratuita bontà: io sono contraria a questa visione della realtà. L'uomo, oltre a poter stare da solo, deve collaborare con i suoi simili, perchè, solo in questo modo, si possono ottenere dei risultati efficaci e plateali. In altre parole.. L'unione fa la forza.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyMer Ott 26, 2011 12:56 am

Socrates che ci posso fare se le tue domande aprono questioni universali che riempiono pagine di scritti? Ovvero, sei Socrates per scelta e vocazione, quindi poni domande avvincenti, quindi aspetto con ansia Wink

Quindi... citandoti: la mente è veramente essenza dell'umanità?
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyMer Ott 26, 2011 1:04 am

Questa settimana sintesi volontarie. Chi si occupa in questa discussione di postare una sintesi scritta in rosso di quello che è successo "dalla scorsa sintesi" ad oggi? Scadenza venerdì 28 Wink

forza forza forza!
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RobertoBradshow




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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyMer Ott 26, 2011 11:52 am

Il senso della vita ? Le domande che ci opprimono ? Io ne ho tante, secondo me tutto quello che guardiamo genera delle domande, ma una domanda che sono sicuro che almeno una volta nella vita tutti si sono chiesti è : "Chi sono io ? Che ci faccio qui ? Come sarò da adulto?"
Queste domande fanno ombra sulla nostra adolescenza e quando saremo finalmente adulti sapremo la risposta, quando saremo grandi finalmente riusciamo a dare una risposta a tutto,ma è proprio li che la vita con il suo fare da bastarda cambierà tutte le domande, riportandoci al punto di partenza, io sono del parere che senza domande da rivolgere a se stessi non si possa vivere, sono loro che ci accompagnano nel corso della nostra esistenza..!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyMer Ott 26, 2011 4:22 pm

:> Ho un pò perso il discorso filosofico sulla mente... XD Comunque una cosa su cui "filofoseggio" spesso è l' amore...Ci sono così tanti interrogativi... Mi ricorda una scienza fatta di bombe, di tumori, di cure, di innovazioni.... Siamo noi gli scienziati.... Chi fa la scoperta del secolo, trovando l' Amore. Chi è convinto di avere fondato una teoria plausibile, fenomenale, poi si scopre priva di fondamenta. Chi fallisce e arrende le proprie ricerche... Chi fallisce e cerca sempre di ottenere qualcosa con lo stesso procedimento... Già... e poi hanno ragione quando si paragona alla chimica... Elementi combinati artificialmente, elementi che non si possono legare (Narcisismo? Elementi isolati?..) elementi che formano legami così ovvi, cosi..diciamo "potenti".... E poi quando si parla dell' opposto.... Cosa cerchiamo noi dall' amore?
Cambia per ognuno la concezione di questo sentimento... Quindi ci fa capire che non esiste una verità.... Non c' è una verità per niente? Noi poggiamo i piedi per terra, ma cosa può impedire di dire, che fra il piede e la terra ci potrebbe qualcos' altro? Chi siamo noi per imporre una verità? Tanto è quello da scoprire, che noi sappiamo talmente una piccola parte, che penso...ci possiamo orientare, come uno bendato. Poi si cerca l' idea della perfezione.... la perfezione non esiste, non è esistita, e non esisterà in niente.... Perchè tutto è perfetto... ha un ruolo preciso. Anche la cosa più frivola, ha un compito determinante, per aiutare a crescere, maturare, capire..... Quindi se tutto è perfetto, la perfezione non esiste, l' uguaglianza delle diversità....il cerchio infinito che si rincorre, il mezzo sta nell' unione degli opposti..... Ok ok...mi fermo...Che poi perdo il filo XD
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Feldia

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyGio Ott 27, 2011 4:41 am

Feldia ha scritto:
Questa settimana sintesi volontarie. Chi si occupa in questa discussione di postare una sintesi scritta in rosso di quello che è successo "dalla scorsa sintesi" ad oggi? Scadenza venerdì 28 Wink

forza forza forza!
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Edwin

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyVen Nov 04, 2011 6:17 pm

SocratesIII ha scritto:
Feldia ha scritto:
e quale sarà la prossima domanda che Socrates ci propone? mumble mumble

Scusate...magari questo Socrate avrebbe così tanto tempo per porsi delle domande...molte volte è troppo ocupato a rispondere a quelli dei professori. Ma questo è un altro punto...
La domanda in questione è: La mente è veramente essenza dell'umanità?
(Dal ciclo di Conferenze a Venezia dal 18 al 20 settembre 2011, cui Socrate ha partecipato!)

Bene! Nonostante tutti, e ribadisco tutti, sostengono che l'uomo si differenzia dagli altri animali per la sua mente, la sua ragione, la sua maniera e consuetudine di pensare; credo che, comunque, anche altri animali abbiano la facoltà di pensiero che, ciononostante, è in noi più spiccata, più forte.
Magari ora qualcuno mi verrà a chiedere il perché, allora, solo noi siamo stati capaci di elaborare dottrine, teorie, di costruire metropoli o dedicarci ad attività ricreative di pensiero e studio che non hanno nulla a che vedere con la vita quotidiana e reale.
Beh, anche i castori sanno costruire qualcosa, come anche i Ploceidae (uccelli tessitori) sono capaci di tessere e creare dei "condomini" e le api sanno costruire dei nidi impeccabili e a prova di geometra; tuttavia, taluni animali non sono capaci di dedicarsi ad altre attività, se non quelle che soddisfano le necessità primarie della vita.
Indi, arrivando ad un dunque, il quinto elemento che fa sì che gli uomini siano uomini, che è proprio la ragione, allora, potrebbe, sì, risultare come la sostanza che ci differenzia dagli altri esseri in quanto noi siamo capaci di usare la mente, la ragione, per compiere azioni del tutto lontane e differenti da quelle primarie come la riproduzione, l'alimentazione eccetera. Riassumendo, a differenza degli altri animali, noi siamo abili ad usare la ragione in maniera ricreativa! Quindi, sì, nonostante oggi (come anche in passato) esista una marea di gente che compie azioni che non hanno un connettivo logico e vive per inerzia, per istinto, SI, credo che la mente sia la vera essenza dell'umanità.

Vorrei proporre intanto un'altra questione che magari non so se sia propriamente filosofica, se non lo è non me ne vogliate!
"La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra"
Personalmente, io sono assolutamente d'accordo con questa frase. Voi cosa ne pensate?
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Thrice

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyVen Nov 04, 2011 6:41 pm

Edwin Howard ha scritto:

Vorrei proporre intanto un'altra questione che magari non so se sia propriamente filosofica, se non lo è non me ne vogliate!
"La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra"
Personalmente, io sono assolutamente d'accordo con questa frase. Voi cosa ne pensate?

Come non essere d'accordo? Noi siamo solo piccoli tasselli di un puzzle grande quanto l'universo...come si può solo pensare che la terra sia di nostra proprietà? Noi siamo i suoi "ospiti", essa è mille volte più grande di noi ed anche senza di noi vivrebbe. Noi invece cosa saremmo senza? Non è possibile che un uomo possa fare qualcosa, qualsiasi cosa, senza essere collegato alla natura...è tutta intorno a noi. E' meravigliosa e terribile allo stesso tempo, e non esiste presunzione più grande del tentare di dominarla, sfruttarla, o danneggiarla.
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Edwin

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyVen Nov 04, 2011 6:58 pm

Thrice ha scritto:
Edwin Howard ha scritto:

Vorrei proporre intanto un'altra questione che magari non so se sia propriamente filosofica, se non lo è non me ne vogliate!
"La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra"
Personalmente, io sono assolutamente d'accordo con questa frase. Voi cosa ne pensate?

Come non essere d'accordo? Noi siamo solo piccoli tasselli di un puzzle grande quanto l'universo...come si può solo pensare che la terra sia di nostra proprietà? Noi siamo i suoi "ospiti", essa è mille volte più grande di noi ed anche senza di noi vivrebbe. Noi invece cosa saremmo senza? Non è possibile che un uomo possa fare qualcosa, qualsiasi cosa, senza essere collegato alla natura...è tutta intorno a noi. E' meravigliosa e terribile allo stesso tempo, e non esiste presunzione più grande del tentare di dominarla, sfruttarla, o danneggiarla.

E' precisamente il mio pensiero Very Happy

Tuttavia, non posso evitare di dire che oggigiorno l'uomo crede che la terra sia sua e agisce senza pensare (nonostante @Socrate, la mente è la sua essenza) che sì facendo la distrugge. Magari sarà l'ignoranza, o magari l'interesse: perché se la ricerca ha sperimentato delle auto elettroniche o ad idrogeno, queste non rimpiazzano già le auto che vanno a petrolio e che hanno determinato, determinano e determineranno emissioni elevatissime di CO2? Perché continuiamo a disboscare nonostante ci siamo resi conto che stiamo addirittura rovinando il nostro "polmone" in america del sud? Perché continuiamo a riversare fiumi e fiumi di oro nero nei mari e negli oceani nonostante sappiamo che sia nocivo per TUTTI gli esseri viventi e le forme di vita? Ma, fattore principale, perché non si riesce a capire che agendo in tal modo stiamo danneggiando noi stessi che semplicemente abitiamo (non possediamo) la terra? Poi è facile a dirsi che nel futuro remoto probabilmente ci potremo trasferire su altri pianeti...tanto che c'importa della Terra? Mica è importante la Terra? Quanto conta per noi la Terra? Pochissimo.

Una volta la Terra era intesa come dono. Le erbe e i frutti che la Terra ci offriva erano divini ed erano dei regali. Ovviamente queste sono visioni "medioevali" del nostro pianeta, ma, perché non crediamo che comunque quello che ci offra (con l'ausilio del nostro duro lavoro) sia un dono e un compenso? D'altronde grazie alle piante che crescono sulla Terra molte volte l'umanità ha trovato giovamento per il fatto che le prime medicine erano quelle. Altro punto è l'alimentazione: ci cibiamo di animali, piante, pesci e forme di vita che ABITANO come noi la Terra.

In conclusione, dopo questo giro ridondante di parole che magari potrebbe essere considerato noioso Razz , ci vorrebbe un po' più di rispetto, anche per la stessa strada e lo stesso paese in cui abitiamo! Neutral
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyVen Nov 04, 2011 9:16 pm

Edwin Howard ha scritto:

Tuttavia, non posso evitare di dire che oggigiorno l'uomo crede che la terra sia sua e agisce senza pensare (nonostante @Socrate, la mente è la sua essenza) che sì facendo la distrugge. Magari sarà l'ignoranza, o magari l'interesse: perché se la ricerca ha sperimentato delle auto elettroniche o ad idrogeno, queste non rimpiazzano già le auto che vanno a petrolio e che hanno determinato, determinano e determineranno emissioni elevatissime di CO2? Perché continuiamo a disboscare nonostante ci siamo resi conto che stiamo addirittura rovinando il nostro "polmone" in america del sud? Perché continuiamo a riversare fiumi e fiumi di oro nero nei mari e negli oceani nonostante sappiamo che sia nocivo per TUTTI gli esseri viventi e le forme di vita? Ma, fattore principale, perché non si riesce a capire che agendo in tal modo stiamo danneggiando noi stessi che semplicemente abitiamo (non possediamo) la terra? Poi è facile a dirsi che nel futuro remoto probabilmente ci potremo trasferire su altri pianeti...tanto che c'importa della Terra? Mica è importante la Terra? Quanto conta per noi la Terra? Pochissimo.
La risposta è semplice : per i soldi.
Non vengono messe in commercio macchine elettriche perchè altrimenti la benzina crollerebbe, e i ricchi industriali (che ormai credono di essere i padroni del mondo) vedrebbero danneggiati i propri interessi. E' gente così viscida e senza scrupoli che avvelenerebbe anche la "Madre Terra" (come la chiamavano gli antichi) solo per il denaro.

Ma è anche vero che, se loro sono i colpevoli, noi siamo i complici. Quando buttiamo una cicca per strada, quando prendiamo la macchina al posto dei mezzi pubblici anche se potremmo benissimo prendere quest'ultimi, quando lasciamo accesa una lampada che non ci serve...solo con un po' più di attenzione, tutti insieme, potremmo cambiare il mondo...e invece...

Come dici tu, servirebbe un po' più di rispetto!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptySab Nov 05, 2011 12:42 pm

Citazione :
La risposta è semplice : per i soldi.
Già, ormai sono i soldi a muovere tutto. Mia nonna dice sempre:"Le casse da morto non hanno tasche". Ed è vero, i soldi sono un bene materiale che non ci portereno dietro in eterno, quindi, a che pro distruggere un pianeta che neanche ci appartiene per una felicità così effimera?
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptySab Nov 05, 2011 1:46 pm

Thrice ha scritto:
Edwin Howard ha scritto:

Tuttavia, non posso evitare di dire che oggigiorno l'uomo crede che la terra sia sua e agisce senza pensare (nonostante @Socrate, la mente è la sua essenza) che sì facendo la distrugge. Magari sarà l'ignoranza, o magari l'interesse: perché se la ricerca ha sperimentato delle auto elettroniche o ad idrogeno, queste non rimpiazzano già le auto che vanno a petrolio e che hanno determinato, determinano e determineranno emissioni elevatissime di CO2? Perché continuiamo a disboscare nonostante ci siamo resi conto che stiamo addirittura rovinando il nostro "polmone" in america del sud? Perché continuiamo a riversare fiumi e fiumi di oro nero nei mari e negli oceani nonostante sappiamo che sia nocivo per TUTTI gli esseri viventi e le forme di vita? Ma, fattore principale, perché non si riesce a capire che agendo in tal modo stiamo danneggiando noi stessi che semplicemente abitiamo (non possediamo) la terra? Poi è facile a dirsi che nel futuro remoto probabilmente ci potremo trasferire su altri pianeti...tanto che c'importa della Terra? Mica è importante la Terra? Quanto conta per noi la Terra? Pochissimo.
La risposta è semplice : per i soldi.
Non vengono messe in commercio macchine elettriche perchè altrimenti la benzina crollerebbe, e i ricchi industriali (che ormai credono di essere i padroni del mondo) vedrebbero danneggiati i propri interessi. E' gente così viscida e senza scrupoli che avvelenerebbe anche la "Madre Terra" (come la chiamavano gli antichi) solo per il denaro.

Ma è anche vero che, se loro sono i colpevoli, noi siamo i complici. Quando buttiamo una cicca per strada, quando prendiamo la macchina al posto dei mezzi pubblici anche se potremmo benissimo prendere quest'ultimi, quando lasciamo accesa una lampada che non ci serve...solo con un po' più di attenzione, tutti insieme, potremmo cambiare il mondo...e invece...

Come dici tu, servirebbe un po' più di rispetto!

Questa, ormai, è una società dove il rispetto non esiste.
Se proviamo a guardarci intorno, notiamo solo due persone su 10 che rispettano l'ambiente.
Ma non vorrei fare di tutta l'erba un fascio, anche se sono un po' costretta a farlo...
Finchè la gente continuerà ad andare avanti con la loro vecchia mentalità, il nostro paese andrà sicuramente in frantumi.
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Edwin

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptySab Nov 05, 2011 1:58 pm

Palma {Avril's Star. ha scritto:

Finchè la gente continuerà ad andare avanti con la loro vecchia mentalità, il nostro paese andrà sicuramente in frantumi.

Manca poco. Da come stanno le situazioni economiche e sociali credo manchi davvero poco.
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Deneb D.

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyDom Nov 06, 2011 10:48 am

Nel medioevo, si pensava, conseguentemente alla viva propagazione delle dottrine cristiane, che l'uomo fosse l'essenza del creato, e che la terra, con annesse tutte le altre cose, fosse una creazione dedicata all'essere umano stesso. Successivamente, con le rivoluzionarie scoperte copernicane e galileiane, l'uomo si è sentito privato del suo egocentrismo, e con il passare dei secoli, proprio a causa di questo "torto" a lui fatto, ha iniziato ad esercitare un potere significativo sulla gestione della terra. Il mondo è stato privato della presenza di Dio, considerato nella nostra società come una figura marginale, e così l'essere umano si è sentito più libero, a suo agio.. Ed è qui la vera catastrofe.
L'uomo non ha saputo gestire la sua libertà, come Adamo ed Eva nel Paradiso, e noncurante del senso della vita, dell'esistenza, ha iniziato a sacrificare la natura, le specie, i suoi coetanei, in nome della gloria, della vanità, dell'usurpazione. Tutto questo non ha senso; e pensare che tutto potrebbe derivare, a mio modesto parere, da quel famoso torto che Galileo, Copernico e Bruno, hanno fatto all'uomo, privandolo della certezza di essere l'essenza dell'universo.
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Kalle Domkvist

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyDom Nov 06, 2011 11:12 am

Citazione :
Tutto questo non ha senso; e pensare che tutto potrebbe derivare, a mio modesto parere, da quel famoso torto che Galileo, Copernico e Bruno, hanno fatto all'uomo, privandolo della certezza di essere l'essenza dell'universo.

Aspetta un attimo, questo passaggio non mi è chiaro. Pensi che i lavori dei personaggi che hai citato siano stati negativi? Io non credo. Per quanto l'uomo abbia potuto sentirsi "defraudato" della su centralità dalle teorie di Galileo e Bruno (Copernico non aveva alcuna intenzione di rivoluzionare il mondo) io penso che quello sia stato un passo avanti, un progresso piuttosto che un torto subito. Se avessimo seguito le teorie bruniane (che comunque di scientifico hanno ben poco) la Madre Terra, o meglio Madre Natura, non verserebbe in condizioni così gravi in quanto gli uomini, secondo Bruno, sarebbero sullo stesso livello delle formiche, dei leoni, delle stelle. Se siamo tutti uguali, perché non dovremmo rispettare la Natura, che tra l'altro Bruno onorava come una divinità? Vedi, io credo che non sia stato il progresso scientifico a danneggiare la Terra, quanto piuttosto la visione religiosa dell'uomo come "essere supremo" del creato (atto di presunzione inconcepibile) unita alla sua crescente avidità. Galileo dal mio punto di vista non ha nessun torto, anzi è lui che ha gettato le basi della scienza moderna che ci sta permettendo di discutere in questo momento. Galileo, Bruno e prima ancora Telesio sono i riscopritori di quello spirito di curiosità e di apertura verso il nuovo, verso l'ignoto, che dopo l'avvento della cristianità erano caduti in disgrazia per essere rimpiazzati dall'ipse dixit degli aristotelici e dall'infallibilità dei testi biblici. Galileo e Bruno hanno fatto un favore, non un torto agli uomini.


Ultima modifica di Kalle Domkvist il Dom Nov 06, 2011 12:10 pm - modificato 1 volta.
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Edwin

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyDom Nov 06, 2011 11:42 am

Kalle Domkvist ha scritto:
Citazione :
Tutto questo non ha senso; e pensare che tutto potrebbe derivare, a mio modesto parere, da quel famoso torto che Galileo, Copernico e Bruno, hanno fatto all'uomo, privandolo della certezza di essere l'essenza dell'universo.

Aspetta un attimo, questo passaggio non mi è chiaro. Pensi che i lavori dei personaggi che hai citato siano stati negativi? Io non credo. Per quanto l'uomo abbia potuto sentirsi "defraudato" della su centralità dalle teorie di Galileo e Bruno (Copernico non aveva alcuna intenzione di rivoluzionare il mondo) io penso che quello sia stato un passo avanti, un progresso piuttosto che un torto subito. Se avessimo seguito le teorie bruniane (che comunque di scientifico hanno ben poco) la Madre Terra, o meglio Madre Natura, non verserebbe in condizioni così gravi in quanto gli uomini, secondo Bruno, sarebbero sullo stesso livello delle formiche, dei leoni, delle stelle. Se siamo tutti uguali, perché non dovremmo rispettare la Natura, che tra l'altro Bruno onorava come una divinità? Vedi, io credo che non sia stato il progresso scientifico a danneggiare la Terra, quanto piuttosto la visione religiosa dell'uomo come "essere supremo" del creato (atto di presunzione inconcepibile) unita alla sua crescente avidità. Galileo dal mio punto di vista non ha nessun torto, anzi è lui che ha gettato le basi della scienza moderna che ci sta permettendo di discutere in questo momento. Galileo, Bruno e prima ancora Telesio sono i riscopritori di quello spirito di curiosità e di apertura verso il nuovo, verso l'ignoto, che dopo l'avvento della cristianità erano caduti in disgrazia per essere rimpiazzati dall'ipse dixit degli aristotelici e dall'infallibilità dei testi biblici. Galileo e Bruno hanno fatto un favore, non un toroto agli uomini.

Non potrei essere più d'accordo! E' esattamente quello che credo anch'io!

Secondo me stata proprio la religione a dettare le cause della situazione in cui versiamo.
Galileo, Bruno, Telesio, Newton, Keplero, Copernico eccetera, non possono che aver fatto un favore all'umanità, permettendogli di "aprire gli occhi" sulla conoscenza, sul sapere e sulla verità; evitando di proseguire quell'ignoranza che imponeva la Chiesa.
Sarà che credo questo perché sono Pro-Scienza! Bah.. Wink
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyDom Nov 06, 2011 3:29 pm

Secondo me il progresso per amor della curiosità va incoraggiato.
Non è mai sbagliato scoprire cose nuove. Quindi Galileo&Co. ci hanno fatto sicuramente un favore, ci hanno aperto gli occhi.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyDom Nov 06, 2011 8:18 pm

Kalle Domkvist ha scritto:
Citazione :
Tutto questo non ha senso; e pensare che tutto potrebbe derivare, a mio modesto parere, da quel famoso torto che Galileo, Copernico e Bruno, hanno fatto all'uomo, privandolo della certezza di essere l'essenza dell'universo.

Aspetta un attimo, questo passaggio non mi è chiaro. Pensi che i lavori dei personaggi che hai citato siano stati negativi? Io non credo. Per quanto l'uomo abbia potuto sentirsi "defraudato" della su centralità dalle teorie di Galileo e Bruno (Copernico non aveva alcuna intenzione di rivoluzionare il mondo) io penso che quello sia stato un passo avanti, un progresso piuttosto che un torto subito. Se avessimo seguito le teorie bruniane (che comunque di scientifico hanno ben poco) la Madre Terra, o meglio Madre Natura, non verserebbe in condizioni così gravi in quanto gli uomini, secondo Bruno, sarebbero sullo stesso livello delle formiche, dei leoni, delle stelle. Se siamo tutti uguali, perché non dovremmo rispettare la Natura, che tra l'altro Bruno onorava come una divinità? Vedi, io credo che non sia stato il progresso scientifico a danneggiare la Terra, quanto piuttosto la visione religiosa dell'uomo come "essere supremo" del creato (atto di presunzione inconcepibile) unita alla sua crescente avidità. Galileo dal mio punto di vista non ha nessun torto, anzi è lui che ha gettato le basi della scienza moderna che ci sta permettendo di discutere in questo momento. Galileo, Bruno e prima ancora Telesio sono i riscopritori di quello spirito di curiosità e di apertura verso il nuovo, verso l'ignoto, che dopo l'avvento della cristianità erano caduti in disgrazia per essere rimpiazzati dall'ipse dixit degli aristotelici e dall'infallibilità dei testi biblici. Galileo e Bruno hanno fatto un favore, non un torto agli uomini.

No no, io non penso che il progresso scientifico e con annesso tutte le conseguenze derivanti, sia stato un male per l'uomo, ma ho semplcemente ipotizzato, secondo una visione utopistica, che nella mente umana, questo progresso possa essersi presentato come un torto, cosi che l'uomo con il passare del tempo, sempre utopisticamente, si è voluto riappropiare del suo egocentrismo sottomettendo la terra stessa, e tutto ciò che ci circonda. Mi pare ovvio che Galileo e Bruno ci hanno fatto un favore enorme e gigantesco, sarei pazza se negassi una cosa del genere, ma prova a pensare se il mondo di adesso fosse identito a quello dell'epoca, privo di scoperte, centralizzato sul sistema geocentrico.. Forse avremmo più rispetto della natura, perchè la figura di Dio sarebbe fondamentale nella vita di ogni uomo, e il mondo, come degna creazione della divinità sarebbe stato intoccabile.
Ma tutto questo è solo una visione che va al di la della dimensione reale..
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Kalle Domkvist

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyDom Nov 06, 2011 9:09 pm

Citazione :
Forse avremmo più rispetto della natura, perchè la figura di Dio sarebbe fondamentale nella vita di ogni uomo, e il mondo, come degna creazione della divinità sarebbe stato intoccabile.

Non so, dipende dal valore che dai alla Verità. La situazione odierna è insostenibile, siamo d'accordo, ma non credo che Dio e il geocentrismo ci avrebbero salvato. L'uomo era l'essere perfetto del creato, superiore a tutto ciò che lo circondava e messo da Dio a capo del mondo. Con queste convinzioni, unite all'avidità degli uomini (incluse le alte sfere della Chiesa che oggi come allora sono più affaristi che guide spirituali), credi davvero che il mondo sarebbe rimasto puro e incontaminato. Io credo che la visione di Bruno fosse la più "ambientalista" possibile: uccideresti una pianta o una formica sapendo che ha un'anima esattamente come te? Il geocentrismo poi era una teoria che non poteva sopravvivere a lungo, col progresso della tecnica e degli strumenti scientifici prima o poi qualcuno avrebbe confutato questa teoria nata dall'ignoranza degli uomini.
Alla fine si ritorna sempre ad un unico dilemma: preferiresti essere ignorante (nel senso di non conoscere la Verità) o essere felice (in questo caso di non avere responsabilità)?
Come ho già detto in un altro post (o almeno così mi pare) l'obiettivo degli uomini è grattare la superficie, con tutto quello che hanno, del grande diamante che è la Verità. Generazione dopo generazione, si potrà arrivare sempre più a fondo, e in futuro anche le leggi galileiane potrebbero esser confutate, chissà. Io penso semplicemente questo: che il progresso disinteressato (quale profitto avrebbe tratto galilei dalla sua scoperta?) sia sempre positivo, che lo spirito critico vada premiato e non represso, che la storia debba fare il suo corso libera da vincoli e limiti imposti da altri uomini, che la Verità sia generata dal tempo, non dall'autorità.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyLun Nov 07, 2011 12:28 am

Deneb D. ha scritto:

No no, io non penso che il progresso scientifico e con annesso tutte le conseguenze derivanti, sia stato un male per l'uomo, ma ho semplcemente ipotizzato, secondo una visione utopistica, che nella mente umana, questo progresso possa essersi presentato come un torto, cosi che l'uomo con il passare del tempo, sempre utopisticamente, si è voluto riappropiare del suo egocentrismo sottomettendo la terra stessa, e tutto ciò che ci circonda. Mi pare ovvio che Galileo e Bruno ci hanno fatto un favore enorme e gigantesco, sarei pazza se negassi una cosa del genere, ma prova a pensare se il mondo di adesso fosse identito a quello dell'epoca, privo di scoperte, centralizzato sul sistema geocentrico.. Forse avremmo più rispetto della natura, perchè la figura di Dio sarebbe fondamentale nella vita di ogni uomo, e il mondo, come degna creazione della divinità sarebbe stato intoccabile.
Ma tutto questo è solo una visione che va al di la della dimensione reale..

Allora sarebbe stato meglio che Eva non avesse mai colto la mela, che tutti avessimo vissuto nel giardinetto privato di Dio...Qui entra in ballo la fede, e io non posso assolutamente giudicare quella degli altri, ma secondo me è più importante la libertà.
La libertà di dubitare, sperimentare, provare, la libertà di dire NO, a una qualsiasi autorità sociale, civile, politica o religiosa, come fecero Galileo e Bruno.

Ovviamente sono punti di vista, magari sarebbe stato bello vivere spensierati e allegri....
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyLun Nov 07, 2011 3:01 pm

Citazione :
Allora sarebbe stato meglio che Eva non avesse mai colto la mela, che tutti avessimo vissuto nel giardinetto privato di Dio...Qui entra in ballo la fede, e io non posso assolutamente giudicare quella degli altri, ma secondo me è più importante la libertà.
La libertà di dubitare, sperimentare, provare, la libertà di dire NO, a una qualsiasi autorità sociale, civile, politica o religiosa, come fecero Galileo e Bruno.

Ovviamente sono punti di vista, magari sarebbe stato bello vivere spensierati e allegri....
Hai ragione, la libertà è sicuramente più importante, e noi dovremmo ringraziare, perchè siamo abbastanza liberi. Sottolineo abbastanza, perchè non lo siamo così tanto come molti credono.
Comunque la ragione e la fede sono due cose staccate, e bisognerebbe riuscire a pensare senza farsi influenzare. Io sono cristiana (più o meno praticante), ma se mai scoppiasse una guerra tra stato laico e Chiesa, io saprei per cosa battermi. Libertà, uguaglianza e fratellanza. Vive la révolution!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyLun Nov 07, 2011 5:28 pm

Ragazzi, torno a ripetere, la mia era una visione utopistica, irrealizzabile, non concreticamente possibile, perchè la realtà dispone di alcuni mezzi fondamentali attraverso i quali l'uomo ha operato delle scoperte e si è evoluto nel tempo.
Giacchè l'essere umano è dotato di intelligenza, e sopratutto di una sfrenata curiosità per il mondo, la mia riflessione era solo un miraggio e non un'ipotesi che realmente si sarebbe potuta verificare in passato.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 EmptyLun Nov 07, 2011 6:42 pm

Citazione :
Ragazzi, torno a ripetere, la mia era una visione utopistica, irrealizzabile, non concreticamente possibile, perchè la realtà dispone di alcuni mezzi fondamentali attraverso i quali l'uomo ha operato delle scoperte e si è evoluto nel tempo.
Giacchè l'essere umano è dotato di intelligenza, e sopratutto di una sfrenata curiosità per il mondo, la mia riflessione era solo un miraggio e non un'ipotesi che realmente si sarebbe potuta verificare in passato.

Sì, l'avevo capito. La questione è: pensi che il mondo verserebbe in uno stato migliore se si fossero verificati gli eventi utopistici (o meglio se non si fossero verificati eventi accaduti) che hai descritto?
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano - Pagina 3 Empty

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