10 Novembre - sintesi presente a pag. 6 del topic
Allora, la discussione è partita da una domanda posta da Socrates III: “La mente è veramente essenza dell'umanità?”
Risponde Leo Vita, dicendo che “Non tanto la mente quanto l'intero uomo…”, e che pendendo una delle nostre qualità (lui parla della vista), torneremmo alla nostra natura animale, come nell’età della pietra.
Interviene Kalle Domkvist concordando in parte con Leo, ma aggiungendo “la mente è diversa da individuo a individuo, ed è anche questo ci differenzia dalle altre specie”.
Anche Deneb D. dice la sua,“la mente è l’essenza dell’uomo, ma la cooperazione tra gli uomini stessi la vera umanità.”
Arriva Edwin Howard che aggiunge “Nonostante tutti, e ribadisco tutti, sostengono che l'uomo si differenzia dagli altri animali per la sua mente, la sua ragione, la sua maniera e consuetudine di pensare; credo che, comunque, anche altri animali abbiano la facoltà di pensiero che, ciononostante, è in noi più spiccata, più forte.” Inoltre chiede al forum di pensare a questa frase: ” La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra”.
Questa settimana noi ragazzi ci siamo impegnati soprattutto su questa riflessione e numerosi hanno risposto: Thrice, Drizzle, Palma {Avril's Star., Deneb D., Kalle Domkvis.
Su questo ci troviamo tutti d’accordo: noi senza la Terra non saremmo niente, ma negli ultimi tempi l’uomo l’ha “sfigurata” in ogni modo, sfruttandola e danneggiandola, per un solo motivo, cioè il guadagno.
Poi cìè stato un fraintendimento di Deneb D., che aveva proposto una sua visione utopistica in cui diceva “…quel famoso torto che Galileo, Copernico e Bruno, hanno fatto all'uomo, privandolo della certezza di essere l'essenza dell'universo.” Ma quando si è spiegata, ci siamo accorti di dire tutti la stessa cosa “Galileo e Bruno hanno fatto un favore, non un torto agli uomini, ci hanno aperto gli occhi.”
Qui Kalle Domkvist chiede una cosa a Deneb D. : “pensi che il mondo verserebbe in uno stato migliore se si fossero verificati gli eventi utopistici (o meglio se non si fossero verificati eventi accaduti) che hai descritto?”
Lei gli risponde che “Nei confronti della natura si, penso che la situazione non sarebbe stata perfetta, ma almeno migliore di questa che viviamo adesso!”.
La conversazione prosegue, una frase riassume tutto il senso “Una cosa è sfruttare, una cosa è usare. Usare il mondo giacchè è a nostra disposizione va bene, ma usurparlo, distruggerlo, no, non è affatto un'azione legittima.”
Che dire, siamo un forum molto ambientalista!!
La settimana si chiude con Deneb D. che propone una cosa su cui riflettere : la figura di Dio e il rapposto Scienza-Fede.