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 Filosofia: le domande che ci interrogano

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MessaggioTitolo: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 2:59 am

Bene, ho deciso. Un po' in tutti i topic si sta parlando di qualche faccenda filosofica (dall'origine dell'universo alla morale nei cambiamenti relazionali). Perciò, anche per evitare di andare OT (Off Topic) negli altri post, ma soprattutto per dare sfogo ai nostri pensieri, ecco un topic ad hoc. Sbizzarritevi!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 10:53 am

Feldia...hai aperto il vaso di Pandora! Tutti qui nel forum si precipiteranno immediatamente al cospetto di questo topic, che, ne sono certo, regalerà intensi momenti di confronto e di scontro. Perchè se non si discuterà più di filosofia la gente morirà cerebralmente e si sfocerebbe nel nichilismo. Come dice la mia insegnate...la filosofia è un "corso di igiene mentale", che obbliga a porti delle domande e a smontare irreparabilmente le idee dei filosofi precedenti. Per questo motivo non sarà possibile raggiungere una CONCORDIA DI CULTORI, come nella scienza, che perfeziona un modello aggiungendo ogni volta un mattoncino alla costruzione di una tesi accettabile. La filosofia per sua natura intrinseca è critica, distante eppur così fondamentale per tutti noi. Anche se non dimenticherò mai le parole di mia madre, che così irrise il mio corso di Storia della Filosofia, ma lo irride tutt'oggi per farmi scappare un sorriso: La filosofia? E' quella scienza (sapere, certo, sapere, non intendendo la natura epistemologica, ma ontologica della Filosofia) che con la quale e senza la quale il mondo procede tale e quale!

La premessa era doverosa.
Ora, visto che sono io qui che porto il nome di un filosofo (che tanto ha dato, ma così poco ha ricevuto) *Qui Hari Seldon procederà con la sua solita battuta sulla cicuta* mi sento in dovere di aprire ufficialmente, in questo primo pomeriggio di una domenica fredda di ottobre il topic. La reincarnazione numero 3 del sommo Socrate procederà tra poco con la prima domanda che tanto verterà come la spada di Damocle sulle vostre (e su quella dello stesso Socrate) menti per qualche tempo. E come ogni buon corso di filosofia, non si concluderà il tutto con una risposta, perchè come di diceva il buon Eraclito: la guerra è regina e madre di tutte le cose. Volgendo questo oscuro frammento alla nostra causa, potremmo dire: la critica costruisce sempre, le risposte, così aleatorie cui giungeremo, serviranno solo per portare avanti nuove domande ancora più complicate e interessanti. Tutti i dibattiti dovrebbero vertere proprio a questo.

A questo topic potranno e dovranno partecipare tutti e sottolineo tutti...non sono necessarie alcune competenze di natura filosofica. La filosofia è si un corso di igiene mentale, ma, come dice la mia insegnante, un bambino senza stereotipi in testa (dati a noi da questa società) sarebbe capace di seguirlo con la stessa capacità di un grande filosofo...Filosofia è capacità di pensare, capacità di pensare creativamente.. tutti gli uomini sono dotati di un cervello, più o meno critico, più o meno capace di pensare autonomamente, senza stereotipi inutili. A voi, menti libere, mi sto riferendo!

Ora la domanda! *Si vedono tutti con la bava alla bocca. Hari Seldon si sporge un poco, pronto ad attaccare*

Quale è il senso della nostra vita? *Del fumo esce dalle mente di tutti i presenti*

Concludo con una frase di un grande, Francesco Bacone, con la speranza che tutti voi vi siate prima sorbiti uno dei miei rari papiri. Perchè vi assicuro che non mi terrete più così tanto ad un computer..xD Era doveroso che me ne occupassi io, null'altro..*Prova a rimanere impassibile come un filosofo stoico, ma un sorriso tradisce l'intento*

Se un uomo parte con delle certezze finirà con dei dubbi;ma se si accontenta di iniziare con qualche dubbio, arriverà alla fine a qualche certezza.
F. Bacone

Potrà ora parervi che abbia concluso con un paradosso. Come? Prima dice che una risposta non serve e poi afferma che è assolutamente necessaria per continuare con la ricerca? Chiamatelo rasoio di Ockham o convinzione assurda di Cartesio, ma una direttiva, una certezza (badate, certezza, non dogma) che costante ci porta avanti pare assolutamente necessaria. Su questa costruiremo, poi sfasceremo e ricostruiremo, in un continuo panta rei. Ora basta, mi fermo.

Ma ricordate che, come insegnava il buon Socrate, tutti noi in fondo sappiamo già la risposta. Basta guardare ENTRO NOI STESSI!

A tutti voi, un saluto!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 11:26 am

Qual è il senso della mia vita? Io lo so già. Le persone che mi conoscono, sanno che oltre ad essere una persona determinata, ho un obiettivo nella mia vita, diventare un ufficiale dell'Aeronautica Militare. Quando ho affermato questo, molti hanno reagito come se niente fosse, altri sono rimasti stupiti, altri ancora mi hanno criticato, attaccando l'intera arma e tutto ciò che un soldato è. Essere un soldato, di qualsivoglia grado o arma, non è andare ad ammazzare la gente, per quello ci sono i videogames. È coraggio, dedizione, passione, fedeltà assoluta, amor della patria, senso del dovere e sprezzo del pericolo. Tutte qualità che, ahimè, non si trovano nella nostra perversa società. Sento tantissime persone, irriconoscienti, che criticano (non sapendo nulla, ovviamente), sparando a raffica contro queste persone che, paradossalmente, non possono difendersi a queste infamanti accuse poiché fanno il loro lavoro, al contrario di tanti altri. Il mio senso della vita è essere coraggioso, dedito e appassionato al mio lavoro, assolutamente fedele, innamorato della mia patria e sprezzante del pericolo. Non è un'utopia, perché ci sono tantissime persone, chiamate soldati, che già lo fanno, e lo hanno fatto, andando a morire in parti del globo distanti migliaia di km per i privilegi ed i diritti di cui ora noi godiamo.

[center]Concludo con un video attinente a tutto ciò, tratto dalla trasmissione "Il Senso della Vita".
Consiglio vivamente di guardarlo:
https://www.youtube.com/watch?v=sBRqlTiSdEc&feature=player_embedded


Ultima modifica di mtmd il Lun Ott 17, 2011 12:41 pm - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 12:14 pm

[quote="mtmd"]Qual è il senso della mia vita? Io lo so già. Le persone che mi conoscono, sanno che oltre ad essere una persona determinata, ho un obiettivo nella mia vita, diventare un ufficiale dell'Areonautica Militare. Quando ho affermato questo, molti hanno reagito come se niente fosse, altri sono rimasti stupiti, altri ancora mi hanno criticato, attaccando l'intera arma e tutto ciò che un soldato è. Essere un soldato, di qualsivoglia grado o arma, non è andare ad ammazzare la gente, per quello ci sono i videogames. È coraggio, dedizione, passione, fedeltà assoluta, amor della patria, senso del dovere e sprezzo del pericolo. Tutte qualità che, ahimè, non si trovano nella nostra perversa società. Sento tantissime persone, irriconoscienti, che criticano (non sapendo nulla, ovviamente), sparando a raffica contro queste persone che, paradossalmente, non possono difendersi a queste infamanti accuse poiché fanno il loro lavoro, al contrario di tanti altri. Il mio senso della vita è essere coraggioso, dedito e appassionato al mio lavoro, assolutamente fedele, innamorato della mia patria e sprezzante del pericolo. Non è un'utopia, perché ci sono tantissime persone, chiamate soldati, che già lo fanno, e lo hanno fatto, andando a morire in parti del globo distanti migliaia di km per i privilegi ed i diritti di cui ora noi godiamo.

[center]Concludo con un video attinente a tutto ciò, tratto dalla trasmissione "Il Senso della Vita".
Consiglio vivamente di guardarlo:
https://www.youtube.com/watch?v=sBRqlTiSdEc&feature=player_embedded

Ottimo, mtmd..hai colto nel segno. In effetti, mi sono ispirato anch'io nella formulazione della domanda alla trasmissione di Bonolis..ottimo video.
E per voi altri, cosa è il senso della vita?
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 12:22 pm

Il senso della vita, secondo me, non può essere compreso ORA.
nel senso che c'è qualcosa che non comprenderemo mai veramente, ma che ci indirizza verso ciò che dobbiamo fare in questa vita.
Ho le idee confuse anche io, abbiate pazienza Smile
Cioè, magari non riesco a immaginare pienamente quello che sarà il mio senso della vita, ma so per certo che quando mi apparirà chiaro, sarà come un fulmine.
So per certo che non sarò nè un eroe di guerra, nè una paladina della giustizia, nè un esempio da seguire, ma nel mio piccolo, conoscendomi, cercherò di seguire ciò che veramente mi sembrerà giusto.
Ora come ora potrei dire che credo solo nella coscienza umana, ma non so spiegare bene il concetto: mi avete capito? O.o
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 12:39 pm

Feldia e SocratesIII io vi amo...bene...adesso il senso della vita per me?
Il senso della vita (anche se cado in un luogo comune) è vivere...spingersi sempre oltre le proprie possibilità, sfidare se stessi, confrontarsi, dare libero sfogo alle proprie emozioni, esprimere le proprie idee, seguire l'istinto con la ragione e con il "senno di poi"...prendere tutto dalla vita...coltivare le passioni, estremizzarle, godere del dono più bello che è stato fatto alle creature dotate di cervello: PENSARE.
Assimilare ogni rosa (citando il grande Quinto Orazio Flacco) che troviamo sul nostro cammino...non cogliere...Carpe Diem (STRAPPA L'ATTIMO, AFFERRALO). La vita è breve, ma bellissima con le sue sofferenze, con i suoi dolori ma anche con i suoi momenti felici e con le sue bellezze! Che penso? Di essere vivo in confronto a molti altri zombie che camminano e che sono già morti e non riusciranno ad uscire dal loro bozzolo di stasi!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 12:51 pm

_Giuci_ ha scritto:
Il senso della vita, secondo me, non può essere compreso ORA.
nel senso che c'è qualcosa che non comprenderemo mai veramente, ma che ci indirizza verso ciò che dobbiamo fare in questa vita.
Ho le idee confuse anche io, abbiate pazienza Smile
Cioè, magari non riesco a immaginare pienamente quello che sarà il mio senso della vita, ma so per certo che quando mi apparirà chiaro, sarà come un fulmine.
So per certo che non sarò nè un eroe di guerra, nè una paladina della giustizia, nè un esempio da seguire, ma nel mio piccolo, conoscendomi, cercherò di seguire ciò che veramente mi sembrerà giusto.
Ora come ora potrei dire che credo solo nella coscienza umana, ma non so spiegare bene il concetto: mi avete capito? O.o

Penso che tutti siano mossi dall'istinto di distinguere ciò che è giusto dal resto. E, di solito, si hanno degli ideali da seguire, ideali che ci sembrano giusti. Io non voglio essere nè un eroe di guerra, nè un paladino della giustizia, e se hai capito ciò, hai sbagliato proprio. Io credo in ideali che anche nel "piccolo" di ognuno, possono (e dovrebbero) essere seguiti. Ed ovviamente anch'io parto dal mio "piccolo", non voglio essere nè Rambo nè Giulio Cesare, e questo, come vale per me, vale per tantissime altre persone che rischiano costantemente la loro vita ogni giorno a favore delle vite altrui.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 12:54 pm

mtmd ha scritto:

Penso che tutti siano mossi dall'istinto di distinguere ciò che è giusto dal resto. E, di solito, si hanno degli ideali da seguire, ideali che ci sembrano giusti. Io non voglio essere nè un eroe di guerra, nè un paladino della giustizia, e se hai capito ciò, hai sbagliato proprio. Io credo in ideali che anche nel "piccolo" di ognuno, possono (e dovrebbero) essere seguiti. Ed ovviamente anch'io parto dal mio "piccolo", non voglio essere nè Rambo nè Giulio Cesare, e questo, come vale per me, vale per tantissime altre persone che rischiano costantemente la loro vita ogni giorno a favore delle vite altrui.





nooooooooooooooo oddio mi sono espressa male....
non era assolutamente riferito a quello che hai scritto tu! Ci mancherebbe!!!
Intendevo dire che io so già che i miei sforzi non serviranno a granchè, che ci serve mooolto ma molto più impegno di quello che ci metto io per arrivare a cambiare il mondo.
se no figurati, non era un attacco a te Smile
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 12:57 pm

_Giuci_ ha scritto:
mtmd ha scritto:

Penso che tutti siano mossi dall'istinto di distinguere ciò che è giusto dal resto. E, di solito, si hanno degli ideali da seguire, ideali che ci sembrano giusti. Io non voglio essere nè un eroe di guerra, nè un paladino della giustizia, e se hai capito ciò, hai sbagliato proprio. Io credo in ideali che anche nel "piccolo" di ognuno, possono (e dovrebbero) essere seguiti. Ed ovviamente anch'io parto dal mio "piccolo", non voglio essere nè Rambo nè Giulio Cesare, e questo, come vale per me, vale per tantissime altre persone che rischiano costantemente la loro vita ogni giorno a favore delle vite altrui.


nooooooooooooooo oddio mi sono espressa male....
non era assolutamente riferito a quello che hai scritto tu! Ci mancherebbe!!!
Intendevo dire che io so già che i miei sforzi non serviranno a granchè, che ci serve mooolto ma molto più impegno di quello che ci metto io per arrivare a cambiare il mondo.
se no figurati, non era un attacco a te Smile


Sbagli secondo me ognuno nel proprio piccolo ha una possibilità per cambiare il mondo...tutti le persone che vediamo come grandi: Galileo, Aristotele, Darwin, Da Vinci sono partiti da idee...nemmeno loro sapevano che avrebbero cambiato l'intera vita e le concezioni del mondo, invece ci son riusciti...tutti possiamo, basta partire da un'idea, svilupparla e esprimerla!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 1:04 pm

_Giuci_ ha scritto:
nooooooooooooooo oddio mi sono espressa male....
non era assolutamente riferito a quello che hai scritto tu! Ci mancherebbe!!!
Intendevo dire che io so già che i miei sforzi non serviranno a granchè, che ci serve mooolto ma molto più impegno di quello che ci metto io per arrivare a cambiare il mondo.
se no figurati, non era un attacco a te Smile

La mia era solo una precisazione, so che non era un attacco, è solo che in certe occasioni occorre essere espliciti, non vorrei fare la figura dell'esaltato Wink
E comunque, il mondo non lo si cambia da soli, nel bene o nel male, c'è sempre stato un folto gruppo di persone che, lavorando nell'ombra, hanno aiutato a cambiare il mondo. Spesso ci vogliono secoli, altre volte solo una guerra. Secondo me l'uomo ha dentro di sè tutto il necessario per cambiare il mondo: partendo dal proprio piccolo e lavorando sodo si comincia una rivoluzione Wink
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 1:13 pm

mtmd ha scritto:
_Giuci_ ha scritto:
nooooooooooooooo oddio mi sono espressa male....
non era assolutamente riferito a quello che hai scritto tu! Ci mancherebbe!!!
Intendevo dire che io so già che i miei sforzi non serviranno a granchè, che ci serve mooolto ma molto più impegno di quello che ci metto io per arrivare a cambiare il mondo.
se no figurati, non era un attacco a te Smile

La mia era solo una precisazione, so che non era un attacco, è solo che in certe occasioni occorre essere espliciti, non vorrei fare la figura dell'esaltato Wink
E comunque, il mondo non lo si cambia da soli, nel bene o nel male, c'è sempre stato un folto gruppo di persone che, lavorando nell'ombra, hanno aiutato a cambiare il mondo. Spesso ci vogliono secoli, altre volte solo una guerra. Secondo me l'uomo ha dentro di sè tutto il necessario per cambiare il mondo: partendo dal proprio piccolo e lavorando sodo si comincia una rivoluzione Wink

ah, no perchè quando provo a parlare di argomenti complessi faccio spesso confusione e non so bene quello che dico, e leggendo dopo, la mia frase sembrava qualcosa che non era Smile
Indubbiamente, si parte dalle piccole cose per creare rivoluzioni culturali, ma bisogna anche avere un carattere forte e una grande determinazione. Cosa che, purtroppo, mi manca ahhahha
Dubito che Martin Luther King, Galileo e Darwin avessero un carattere debole, perchè è stato quello a fare la differenza dagli altri, prima ancora delle proprie idee, secondo me. Se manca quella determinazione incrollabile, manca tutto.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 1:30 pm

Certamente bisogna avere una certa predisposizione caratteriale, ma quella determinazione di cui parli, elemento FONDAMENTALE, la si acquisisce credendo fortemente in ciò che si fa, nei propri ideali. Sono sicuro che M. L. King non avrebbe mai avuto la stessa determinazione, se il suo "potere" fosse stato utilizzato per ideali nei quali non credeva, allo stesso modo ci sono stati tantissimi criminali che se avessero usato la loro determinazione per scopi utili all'umanità, avrebbero contribuito, probabilmente, a cambiare il mondo in modo positivo. Ciò che voglio dire io è che, indipendentemente se si voglia cambiare il mondo o il proprio quartiere, ci vuole determinazione per realizzare ciò in cui si crede. È questo il senso della vita Smile
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 3:00 pm

Citazione :
Sbagli secondo me ognuno nel proprio piccolo ha una possibilità per cambiare il mondo...tutti le persone che vediamo come grandi: Galileo, Aristotele, Darwin, Da Vinci sono partiti da idee...nemmeno loro sapevano che avrebbero cambiato l'intera vita e le concezioni del mondo, invece ci son riusciti...tutti possiamo, basta partire da un'idea, svilupparla e esprimerla!

E' proprio così, Leovita...tutti questi uomini avevano già in se la potenzialità di quello che avrebbero fatto. Newton non ha compreso quello che ha compreso osservando una mela cadere. Aveva già inscritto in se stesso quello che voleva dimostrare. La caduta della mela gli ha solo offerto lo spunto necessario per dimostrare la sua teoria. E questo perchè essa era già intrisa di teoria. Tutti noi abbiamo questa capacità, basta scovarla!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 8:07 pm

Qual è il senso della mia vita?
Mi son posta mille volte questa domanda, ma non sono mai riuscita a rispondermi da sola.
A volte, credo, che ognuno di noi abbia un senso nella propria esistenza.
Ci sono giorni in cui penso di aver trovato il mio senso, altri in cui mi trovo "spaesata" nel mondo che mi circonda; forse mi faccio troppe domande, dovrei più scavare dentro me stessa...
Anch'io, come tanti, vorrei superare degli obiettivi precisi, quando non ci riesco, mi abbatto un po'... poi, col passare del tempo, ci riprovo nuovamente... e se perdo di nuovo, ci riprovo ancora, ancora ed ancora un'altra volta!
Forse è questo il senso della mia vita: riprovarci sempre!

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 8:20 pm

Ragazzi, non per citare Catullo che in questo caso non c'entra molto, ma io questa discussione la odio e la amo allo stesso tempo. La odio perché, nonostante i miei sforzi, ne ho ricavato nella mia vita poche risposte... mi ha fatto impazzire, mi fa impazzire; la amo perché mi attira terribilmente, ha cementato bellissime amicizie, talvolta finisce in una risata magnifica e rafforza i legami con il proprio Essere e con gli altri.

Il senso della vita, bene.

Premessa. Prima di tutto, esaminiamo i denti cariati, quelli che fanno più male. Forse, esaminandoli, riusciremo a curarli.
Il bisogno dell'uomo che la propria vita abbia un senso potrebbe non implicare l'esistenza di questo senso di per sé stesso. Riassunto: noi desideriamo ardentemente avere un fine ultimo, ragazzi, ma non è detto che questo, in generale, ci sia. Sì, mi sto soffermando a riflettere giusto un attimo, inizialmente, sul nichilismo... il secondo, doloroso sentiero-possibilità che esiste al bivio tra senso e non-senso, che molti ignorano.
Valutiamo questo dubbio per quello che è, perché tanto di liberarsene non se ne parla, perché rientra nella natura umana... Non è per forza detto che l'esistenza umana debba avere un senso di per sé... poi vabbè, per rigirare definitivamente il coltello nella piaga, direi proprio che l'esperienza sensibile, riguardo questo fatto, ci testimonia un dato da non ignorare: ovvero che le persone nascono, crescono, stringono amicizia, si amano, danno luce a dei figli, muoiono, e scompaiono e poi, oggettivamente non tornano più al mondo... l'esperienza, insomma, ci suggerisce che il fine della Vita di un uomo potrebbe essere semplicemente la Vita di per sé stessa, e che dopo semplicemente la materia di cui un uomo è fatto perda coscienza e cambi forma.
Ora, da questa riflessione, procediamo.

Prendiamo in esame la nostra situazione. Noi, oggettivamente, non siamo a conoscenza di alcun obiettivo per cui effettivamente esistiamo. Non siamo macchine, destinate a svolgere un compito, non abbiamo un divenire obbligato da leggi esterne. Magari, se così fosse, saremmo più felici, ci sentiremmo realizzati, ma così non è.
Nella mia modesta opinione, in termini pratici, dal momento che non c'è un fine oggettivamente valido, non possiamo che passare alla soggettivtà. Il nostro posto nel mondo deve essere frutto di una decisione basata sulla nostra volontà.
Questa mi pare l'unica soluzione per possedere almeno quel minimo di visuale futura-finalistica di cui l'uomo ha bisogno per esistere.

Dove voglio arrivare? Voglio giungere alla conclusione aperta che, secondo me, il senso della vita non può essere indagato in ambito metafisico. Se posso aggiungere una personale opinione, ad ogni modo, se esistesse un nostro senso metafisico, "superiore", "divino", o comunque superiore alla dimensione sensibile, secondo me ne saremmo dovuti essere automaticamente consapevoli, per nostra natura intrinseca, non pensate? Perché dovremmo avere dubbi, se fossimo partecipi di un senso esistente?

Ragazzi, concentriamoci su quello che è. Perché c'è la probabilità che oltre questo Essere che vediamo non esista più nulla. Humanitas è. La vita è, e questo è un dato di fatto. Ed è un miracolo, qualcosa di straordinario, da difendere strenuamente. Mi sto ricollegando a quello che ha scritto Leo. Viviamo e costruiamo la nostra esistenza pensando ad essa come al nostro senso, perché su di essa possiamo agire. Mi sto ricollegando ora anche a quello che ha detto Mat. Agiamo, con coraggio, dedizione, passione, sprezzo del pericolo. Sosteniamoci a vicenda e costruiamo insieme intere castelli di amore, amicizia e passione. Viviamo ogni momento nel modo più intenso possibile. Lo scopo della vita potrebbe non essere così grande, potrebbe essere vivere e basta. Allora, forse, proprio in base a questo, potremmo eleggere a nostro scopo esistenziale quello di garantire una vita più dignitosa a tutti, un miglioramento del mondo e della società. Ancora, mi ricollego a Mat.

Flavio, la prossima volta che apri certi topic ti ammazzo, nulla o non nulla.
Siamo grandi, ragazzi.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 8:56 pm

Anche per questo ti amo...ale! Sapevo e volevo che rispondessi con uno dei tuoi soliti papiri..ne sono assuefatto ormai.
Solo questo? La vita.....mmh...no, non ci credo..non voglio crederci! Non chiedo di crogiolarmi in qualcos'altro solo perchè ci credo. Ma secondo me questo è solo il primo passo.E se la morte fosse solo il primo stadio, allora..il vivere tenderebbe al non vivere. Ma questo non vivere che noi non vediamo non vuol dire che non ci sia...Per ricollegarmi a Galileo...sarebbe un integrismo improprio dare risposte scientifiche a tematiche filosofiche perchè si sfocerebbe in scientismo e si assolutizzerebbe la scienza come ideologia..ma nemmeno la filosofia dovrebbe dare risposte alla scienza, perchè si tramuterebbe in dogmatismo...scienza e filosofia sono 2 saperi incommensurabili e come tali non vanno confusi. Semplicemente, questi 2 saperi si pongono domande diverse e proprio per questo arrivano a risposte diverse..integrarle sarebbe opportunistico e sconsiderato.
Premesso questo, Ale..la scienza non potrà mai spiegare tutto...perchè quando lo farà, non sarà più scienza e alla parola scienza non potremo più dare questo statuto epistemologico. E può darsi che la scienza come noi la chiamiamo non porti necessariamente a spiegare il grande Grande Gigante di Saturno, come lo chiami tu. Ma qualcosa di meglio..il senso della vita, no, quello non credo. Forse la risposta è più semplice di quello che crediamo.
Un ultima considerazione: quante cose facciamo senza motivo? Vivere senza motivo? Tanto varrebbe non vivere. Ma come vivere? E soprattutto, perchè vivere? Per capire? No, per continuare a non capire! Ok, la finisco qui..

Ebbene si, non ce l'ho fatta ad aspettare domani!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 9:00 pm

scusate se mi sono inserito solo ora, ma.. di cosa si parla?? Smile
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Andrea Cicero D'Amico




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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 9:01 pm

della vita e della morte?
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 9:03 pm

Hari Seldon ha scritto:
Ragazzi, non per citare Catullo che in questo caso non c'entra molto, ma io questa discussione la odio e la amo allo stesso tempo. La odio perché, nonostante i miei sforzi, ne ho ricavato nella mia vita poche risposte... mi ha fatto impazzire, mi fa impazzire; la amo perché mi attira terribilmente, ha cementato bellissime amicizie, talvolta finisce in una risata magnifica e rafforza i legami con il proprio Essere e con gli altri.

Il senso della vita, bene.

Premessa. Prima di tutto, esaminiamo i denti cariati, quelli che fanno più male. Forse, esaminandoli, riusciremo a curarli.
Il bisogno dell'uomo che la propria vita abbia un senso potrebbe non implicare l'esistenza di questo senso di per sé stesso. Riassunto: noi desideriamo ardentemente avere un fine ultimo, ragazzi, ma non è detto che questo, in generale, ci sia. Sì, mi sto soffermando a riflettere giusto un attimo, inizialmente, sul nichilismo... il secondo, doloroso sentiero-possibilità che esiste al bivio tra senso e non-senso, che molti ignorano.
Valutiamo questo dubbio per quello che è, perché tanto di liberarsene non se ne parla, perché rientra nella natura umana... Non è per forza detto che l'esistenza umana debba avere un senso di per sé... poi vabbè, per rigirare definitivamente il coltello nella piaga, direi proprio che l'esperienza sensibile, riguardo questo fatto, ci testimonia un dato da non ignorare: ovvero che le persone nascono, crescono, stringono amicizia, si amano, danno luce a dei figli, muoiono, e scompaiono e poi, oggettivamente non tornano più al mondo... l'esperienza, insomma, ci suggerisce che il fine della Vita di un uomo potrebbe essere semplicemente la Vita di per sé stessa, e che dopo semplicemente la materia di cui un uomo è fatto perda coscienza e cambi forma.
Ora, da questa riflessione, procediamo.

Prendiamo in esame la nostra situazione. Noi, oggettivamente, non siamo a conoscenza di alcun obiettivo per cui effettivamente esistiamo. Non siamo macchine, destinate a svolgere un compito, non abbiamo un divenire obbligato da leggi esterne. Magari, se così fosse, saremmo più felici, ci sentiremmo realizzati, ma così non è.
Nella mia modesta opinione, in termini pratici, dal momento che non c'è un fine oggettivamente valido, non possiamo che passare alla soggettivtà. Il nostro posto nel mondo deve essere frutto di una decisione basata sulla nostra volontà.
Questa mi pare l'unica soluzione per possedere almeno quel minimo di visuale futura-finalistica di cui l'uomo ha bisogno per esistere.

Dove voglio arrivare? Voglio giungere alla conclusione aperta che, secondo me, il senso della vita non può essere indagato in ambito metafisico. Se posso aggiungere una personale opinione, ad ogni modo, se esistesse un nostro senso metafisico, "superiore", "divino", o comunque superiore alla dimensione sensibile, secondo me ne saremmo dovuti essere automaticamente consapevoli, per nostra natura intrinseca, non pensate? Perché dovremmo avere dubbi, se fossimo partecipi di un senso esistente?

Ragazzi, concentriamoci su quello che è. Perché c'è la probabilità che oltre questo Essere che vediamo non esista più nulla. Humanitas è. La vita è, e questo è un dato di fatto. Ed è un miracolo, qualcosa di straordinario, da difendere strenuamente. Mi sto ricollegando a quello che ha scritto Leo. Viviamo e costruiamo la nostra esistenza pensando ad essa come al nostro senso, perché su di essa possiamo agire. Mi sto ricollegando ora anche a quello che ha detto Mat. Agiamo, con coraggio, dedizione, passione, sprezzo del pericolo. Sosteniamoci a vicenda e costruiamo insieme intere castelli di amore, amicizia e passione. Viviamo ogni momento nel modo più intenso possibile. Lo scopo della vita potrebbe non essere così grande, potrebbe essere vivere e basta. Allora, forse, proprio in base a questo, potremmo eleggere a nostro scopo esistenziale quello di garantire una vita più dignitosa a tutti, un miglioramento del mondo e della società. Ancora, mi ricollego a Mat.

Flavio, la prossima volta che apri certi topic ti ammazzo, nulla o non nulla.
Siamo grandi, ragazzi.


Un virtuale "batti 5" anche un complimenti...Wink
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 9:06 pm

SocratesIII ha scritto:
Citazione :
Sbagli secondo me ognuno nel proprio piccolo ha una possibilità per cambiare il mondo...tutti le persone che vediamo come grandi: Galileo, Aristotele, Darwin, Da Vinci sono partiti da idee...nemmeno loro sapevano che avrebbero cambiato l'intera vita e le concezioni del mondo, invece ci son riusciti...tutti possiamo, basta partire da un'idea, svilupparla e esprimerla!

E' proprio così, Leovita...tutti questi uomini avevano già in se la potenzialità di quello che avrebbero fatto. Newton non ha compreso quello che ha compreso osservando una mela cadere. Aveva già inscritto in se stesso quello che voleva dimostrare. La caduta della mela gli ha solo offerto lo spunto necessario per dimostrare la sua teoria. E questo perchè essa era già intrisa di teoria. Tutti noi abbiamo questa capacità, basta scovarla!

In questo momento di "crisi" in Italia dovremmo ricordarcelo...WE CAN CHANGE THE WORLD...possiamo tutti...noi più di altri perché ne siamo consapevoli!
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 9:14 pm

Citazione :
se esistesse un nostro senso metafisico, "superiore", "divino", o comunque superiore alla dimensione sensibile, secondo me ne saremmo dovuti essere automaticamente consapevoli, per nostra natura intrinseca, non pensate? Perché dovremmo avere dubbi, se fossimo partecipi di un senso esistente?

Vorrei riuscire a spiegare questo però...oh, quanto lo vorrei..se qui ci fosse ora Aladino gli chiederei questo..Ale, è una delle riflessioni migliori che tu abbia potuto fare...ci sarebbe molto da lavorare su questo..
Ora giuro, ma giuro, che mi levo dai piedi...*si volatilizza*.
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyDom Ott 16, 2011 9:21 pm

SocratesIII ha scritto:
Citazione :
se esistesse un nostro senso metafisico, "superiore", "divino", o comunque superiore alla dimensione sensibile, secondo me ne saremmo dovuti essere automaticamente consapevoli, per nostra natura intrinseca, non pensate? Perché dovremmo avere dubbi, se fossimo partecipi di un senso esistente?

Vorrei riuscire a spiegare questo però...oh, quanto lo vorrei..se qui ci fosse ora Aladino gli chiederei questo..Ale, è una delle riflessioni migliori che tu abbia potuto fare...ci sarebbe molto da lavorare su questo..
Ora giuro, ma giuro, che mi levo dai piedi...*si volatilizza*.

Una riflessione bellissima aggiungo...però come hai detto tu, c'è moltissimo da dire...e io penso che un senso metafisico ci sia...ma è così grande che noi non possiamo nemmeno immaginarlo! Già il fatto che lo pensiamo o lo prendiamo in considerazione è una prova della sua esistenza, ci siamo solo dimenticati come lo si guarda o come lo si capisce! C'è troppo da dire...e il fatto che siamo dietro a una tastiera e non faccia a faccia non ci aiuta! xD Però è un ottimo punto di riflessione...continuiamo domani comunque perche ho troppo sonno! =D
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Feldia

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyLun Ott 17, 2011 12:33 am

Andrea Cicero D'Amico ha scritto:
scusate se mi sono inserito solo ora, ma.. di cosa si parla?? Smile

Andrea, tranquillo. Si parla di una domanda lanciata da Socrates: qual è il senso della vostra vita? Di risposta in risposta si è arrivati a parlare di quanto si possa essere incisivi nella determinazione della propria vita e del mondo in cui siamo inseriti.

Io vorrei provare a rilanciare la domanda in altro modo: quali sono i sensi della vostra vita? Ne avete uno soltanto? O molteplici e vari?
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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyLun Ott 17, 2011 10:09 am

Feldia ha scritto:
Andrea Cicero D'Amico ha scritto:
scusate se mi sono inserito solo ora, ma.. di cosa si parla?? Smile

Andrea, tranquillo. Si parla di una domanda lanciata da Socrates: qual è il senso della vostra vita? Di risposta in risposta si è arrivati a parlare di quanto si possa essere incisivi nella determinazione della propria vita e del mondo in cui siamo inseriti.

Io vorrei provare a rilanciare la domanda in altro modo: quali sono i sensi della vostra vita? Ne avete uno soltanto? O molteplici e vari?

Non saprei... ma, molto probabilmente, ne ho solo uno! Smile
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Hari Seldon

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MessaggioTitolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano   Filosofia: le domande che ci interrogano EmptyLun Ott 17, 2011 12:11 pm

SocratesIII ha scritto:
Anche per questo ti amo...ale! Sapevo e volevo che rispondessi con uno dei tuoi soliti papiri..ne sono assuefatto ormai.

lol! anch'io sono assuefatto alle tue puntuali risposte ad ogni cosa che dico flà XD

SocratesIII ha scritto:
Per ricollegarmi a Galileo...sarebbe un integrismo improprio dare risposte scientifiche a tematiche filosofiche perchè si sfocerebbe in scientismo e si assolutizzerebbe la scienza come ideologia...ma nemmeno la filosofia dovrebbe dare risposte alla scienza, perchè si tramuterebbe in dogmatismo...scienza e filosofia sono 2 saperi incommensurabili e come tali non vanno confusi. Semplicemente, questi 2 saperi si pongono domande diverse e proprio per questo arrivano a risposte diverse...integrarle sarebbe opportunistico e sconsiderato.

Mmm.. bisogna riflettere attentamente su quanto hai appena detto. Io penso che esista una dimensione superiore, la dimensione della Verità, che dovrebbe trascendere dalla divisione dello scibile umano in filosofia e scienza... esse si pongono infatti interrogativi diversi, ma questo perché devono esaminare ambiti diversi di una sola Verità. Le risposte diverse a cui i filosofi e gli scienziati giungono devono insomma avere per forza punti di contatto e di generalizzazione, altrimenti una delle due parti sta sbagliando (o anche entrambe, e chi lo sa?). Bisogna, insomma, considerare entrambi i due massimi sistemi per poter iniziare a Comprendere. In questo, scusate, ma non sono d'accordo con gli scienziati seicenteschi (afferma lo scisma da Galileo XD).

SocratesIII ha scritto:
Premesso questo, Ale..la scienza non potrà mai spiegare tutto...perchè quando lo farà, non sarà più scienza e alla parola scienza non potremo più dare questo statuto epistemologico.

E' l'idea distopica di una scienza che, avanzando troppo oltre, arriva ad abbattere ogni religione irrazionale a cui l'uomo si appiglia. Rimanendo in questo modo solo la scienza tra l'uomo e il chaos, la scienza viene resa paradossalmente di per sé religione, per la natura stessa dell'uomo. Faremo santo Albert Einstein. (Ottime premesse per un racconto di fantascienza coi fiocchi, direi... ce le ho da troppo tempo in testa, queste idee, e prima o poi finiranno su carta... **eccellente, Smithers**)

SocratesIII ha scritto:
Forse la risposta è più semplice di quello che crediamo.
Naaa, è complessa. Wink Se c'è, intendo.

SocratesIII ha scritto:
Ma come vivere? E soprattutto, perchè vivere? Per capire? No, per continuare a non capire!

Per continuare a cercare di capire, direi afro

Leovita ha scritto:
]Una riflessione bellissima aggiungo...però come hai detto tu, c'è moltissimo da dire...e io penso che un senso metafisico ci sia...ma è così grande che noi non possiamo nemmeno immaginarlo! Già il fatto che lo pensiamo o lo prendiamo in considerazione è una prova della sua esistenza, ci siamo solo dimenticati come lo si guarda o come lo si capisce! C'è troppo da dire...e il fatto che siamo dietro a una tastiera e non faccia a faccia non ci aiuta! xD Però è un ottimo punto di riflessione...continuiamo domani comunque perche ho troppo sonno! =D

Grazie per i complimenti Leo e... sì, hai ragione, è difficilissimo discuterne da dietro una tastiera. Prima o poi lo faremo nella realtà. [In realtà questo già accade tra alcuni di noi... notti bianche a parlare ore e ore di queste cose e di tutto il resto XD... oltre che a cazzeggiare, e vabbè, ovvio... jocolor appena entrerai nella community nella vita reale te ne renderai conto lol! ]
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