| Filosofia: le domande che ci interrogano | |
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Autore | Messaggio |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Ven Feb 24, 2012 8:14 pm | |
| Nella nostra realtà di parla tanto di Democrazia, Ideali di Libertà ed Uguaglianza, ma alla fine sotto ogni cosa, si nasconde un impercebile sistema assolutistico, che pilota il tutto a seconda dei propri interessi. | |
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glicine
Messaggi : 520 Data d'iscrizione : 28.01.12 Località : Cassano d'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Sab Feb 25, 2012 5:03 pm | |
| Le persone sanno manipolare bene , senza far accorgere la gente che in realtà sta andando dalla parte sbagliata ... La verità è proprio questa Deneb ... c'è quel sistema che pilota tutto a seconda di quello che desidera | |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Sab Feb 25, 2012 5:12 pm | |
| - glicine ha scritto:
- Le persone sanno manipolare bene , senza far accorgere la gente che in realtà sta andando dalla parte sbagliata ... La verità è proprio questa Deneb ... c'è quel sistema che pilota tutto a seconda di quello che desidera
La libertà è un concetto teorico più che pratico. Dopo la Dichiarazione di indipendenza del Stati Uniti, teoricamente tutti godevano degli stessi diritti, ma praticamente gli indiani, le donne e i bambini erano sempre limitati, e discriminati. Nel documento d'indipendenza di affermavano ideali illuministici ereditati da John Locke, ma in realtà, poco restava di quel pensiero che vedeva gli uomini in una società democratica ed equalitaria. | |
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glicine
Messaggi : 520 Data d'iscrizione : 28.01.12 Località : Cassano d'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Sab Feb 25, 2012 5:15 pm | |
| Non sempre la realtà è quella che viene mostrata sui documenti ... anzi , sono più le volte in cui non corrisponde che il contrario | |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Dom Feb 26, 2012 11:30 am | |
| La Dichiarazione fu un documento fondamentale per gli Americani. Loro sembravano tutti belli uniti nella rivoluzione, ma nel momento di decidere quale sistema statale adottare se Federazione o Cofederazione, sono iniziati i conflitti tra le stesse colonie, in quanto alcune prediligevano il sistema democratico, altre quelle assolutistico.. E per fortuna che erano tutti uguali felici e contenti!! | |
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glicine
Messaggi : 520 Data d'iscrizione : 28.01.12 Località : Cassano d'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Lun Feb 27, 2012 2:46 pm | |
| Come ho detto nulla corrisponde alla realtà ... ci fanno credere quello che vogliono purtroppo | |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Lun Feb 27, 2012 6:56 pm | |
| - glicine ha scritto:
- Come ho detto nulla corrisponde alla realtà ... ci fanno credere quello che vogliono purtroppo
Ma l'uomo attraverso l'uso della sua ragione deve essere abile nello scovare dov'è la truffa o la menzogna, non deve restare inerme e subire qualsiasi tipo di legge o oltraggio ai suoi diritti! | |
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glicine
Messaggi : 520 Data d'iscrizione : 28.01.12 Località : Cassano d'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Mer Feb 29, 2012 2:01 pm | |
| Purtroppo non tutti hanno la mente per capire queste cose ! | |
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Kalle Domkvist
Messaggi : 119 Data d'iscrizione : 30.09.11 Età : 30 Località : Bari
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Mer Feb 29, 2012 2:42 pm | |
| - betsy* ha scritto:
- Se mi lasciate passare una frase tratta da un manga (uh, che ignorantona che sono, mi riduco a citare manga xD) "Senza sacrificio, l'uomo non può ottenere nulla. Per ottenere qualcosa, è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore..."
Noi abbiamo dato via la nostra libertà. L'abbiamo lasciata per ottenere la ragione, che ci fa capire quanto le nostre scelte siano limitate; e l'abbiamo lasciata per vivere nella società, che ci facilità la vita per tante cose (non dobbiamo più andare a caccia a mani nude per procurarci il cibo u.u) ma che ci incatena con regole e leggi e convenzioni sociali, fino alla più assurda (del genere: le ragazze devono aspettare che siano i maschi a dichiararsi, sennò sono zocco*e).
... Non sono sicura al 100% che abbiamo fatto un'affarone... ma è inutile piangere sul latte versato, la frittata è stata fatta e non abbiamo più possibilità di tornare indietro. Pace. Fullmetal Alchemist + Hobbes, cosa chiedere di più dalla vita? scherzi a parte, quello che hi scritto tu è proprio uno schema del contrattualismo hobbsiano secondo il quale l'uomo rinuncia ad alcune delle sue libertà (diritti di natura) per avere in cambio la sicurezza (nel senso che anche gli altri rinunciano a queste libertà, delegandole ad un unico uomo che poi diverrà sovrano assoluto e incontestabile). Su un paio di cose però non sono d'accordo: gli esseri umani non hanno rinunciato alla libertà per ottenere la ragione (che hanno sempre avuto) ma hanno usato quest'ultima per capire che lo "stato di natura" creatosi era ingiusto e instabile e per proporre l'assolutismo che poi li avrebbe governati. La ragione, come ci dice sempre il buon vecchio Hobbes, è una qualità intrinseca all'umanità, che ogni uomo ha sempre avuto. Il problema si pone dunque quando andiamo a considerare l'altra faccia dell'umana specie: la parte animale e istintuale. Questa parte, come la componente ragionevole, è intrinseca all'uomo e molto spesso prende il sopravvento anche sugli intelletti più fini, ed è proprio a causa di questa parte, instabile, imprevedibile, selvaggia, prevaricatrice, egoista e tendente ad accaparrarsi il maggior numero di libertà possibili, che l'uomo è costretto a riunirsi in una società "civile" governata non da leggi di natura ma da leggi emanate da un organo di controllo centrale. Non sarebbe meraviglioso se gli uomini potessero autogovernarsi, potessero cioè compiere quel "salto morale" e darsi all'altro senza pretendere nulla in cambio? | |
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glicine
Messaggi : 520 Data d'iscrizione : 28.01.12 Località : Cassano d'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Mer Feb 29, 2012 3:56 pm | |
| Mi sono persa nel tuo discorso ... | |
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Kalle Domkvist
Messaggi : 119 Data d'iscrizione : 30.09.11 Età : 30 Località : Bari
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Mer Feb 29, 2012 4:43 pm | |
| - glicine ha scritto:
- Mi sono persa nel tuo discorso ...
Lol, mi rendo conto che i miei sproloqui siano difficili da seguire. solitamente infatti parlo per "flussi di coscienza" scrivendo i pensieri che mi suscita un post precedente senza un vero ordine logico o scopo che mi aiuti ad organizzarli in un qualche modo. Il succo del mio post era che l'uomo, proprio in quanto essere razionale, riconosce la sua incapacità di autogovernarsi e preferisce, piuttosto che vivere in un continuo stato di guerra "tutti contro tutti", delegare le sue libertà ad un'autorità centrale poiché vigili sulla sua sicurezza. Se l'uomo fosse composto solo dalla parte razionale e non già anche da quella animale non sarebbe necessario un governo. | |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Mer Feb 29, 2012 7:23 pm | |
| Kalle come sempre mi soffemermo molto attentamente a leggere le tue parole. Anche Spinoza riprendendo il concetto di stato naturale ereditato da Hobbes, propone la concezione deterministica e meccanicistica secondo la quale ogni passione azione e pensiero dell'uomo è governato dal rapporto di causa ed effetto. Tuttavia Spinoza propone una qualche forma di libertà che è permessa grazie all'utilizzo della conoscienza come strumento per sottrarsi al dominio delle passioni ed esercitare un semi-controllo su noi stessi. L'unica forma di libertà che si può concretizzare per Spinoza la si ritrova attraverso il raggiungimento del 3° grado di conoscenza. L'uomo se concepisce Dio come una figura che si identifica panteisticamente con la natura, e considera le leggi del mondo come qualcosa che egli stesso vuole, allora si sentirà libero e non più schiavo del sistema deterministico. Lo diceva anche Nietzsche: "Trasformare un Fù, in un VOLLI". | |
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glicine
Messaggi : 520 Data d'iscrizione : 28.01.12 Località : Cassano d'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Gio Mar 01, 2012 5:44 pm | |
| Ok ora ho capito Kalle ... è che sono un po' limitata di cervello più si va avanti con l'orario ... e i neuroni già alle cinque erano andati a nanna !
Tornando al discorso ...L'uomo preferisce, piuttosto che vivere in un continuo stato di guerra "tutti contro tutti", delegare le sue libertà ad un'autorità centrale poiché vigili sulla sua sicurezza come hai detto te ... mi sembra ovvio , cioè ... se non concentraimo la forza e i diritti in una persona sola dovremmo vivere nelle guerre ! Il problema è scegliere la persona giusta ... | |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Gio Mar 01, 2012 6:46 pm | |
| - glicine ha scritto:
- Ok ora ho capito Kalle ... è che sono un po' limitata di cervello più si va avanti con l'orario ... e i neuroni già alle cinque erano andati a nanna !
Tornando al discorso ...L'uomo preferisce, piuttosto che vivere in un continuo stato di guerra "tutti contro tutti", delegare le sue libertà ad un'autorità centrale poiché vigili sulla sua sicurezza come hai detto te ... mi sembra ovvio , cioè ... se non concentraimo la forza e i diritti in una persona sola dovremmo vivere nelle guerre ! Il problema è scegliere la persona giusta ... Il sovrano in questa società descritta da Kalle non è sottoposto ad alcun tipo di legge e l'unica norma che deve rispettare è garantire il diritto di sopravvivenza ai suoi sudditi. Insomma non li puo' uccidere. | |
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lele r
Messaggi : 224 Data d'iscrizione : 27.01.12 Età : 28 Località : Fara Gera D'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Gio Mar 01, 2012 10:09 pm | |
| - Kalle Domkvist ha scritto:
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Non sarebbe meraviglioso se gli uomini potessero autogovernarsi, potessero cioè compiere quel "salto morale" e darsi all'altro senza pretendere nulla in cambio? Sì, lo sarebbe. Ma è un'utopia... e in quanto tale irrealizzabile. (ora che ho scarnificato il tuo post [giuro che l'ho letto e capito] mi odierai ) Per questo adoro Full Metal Alchemist. Alla fine la legge dello scambio equivalente "non ha valore", praticamente Ok, non vado ot parlando del manga più bello di sempre. | |
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andreaviscrive:)
Messaggi : 683 Data d'iscrizione : 28.11.11 Età : 29 Località : modugno
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Ven Mar 02, 2012 11:40 am | |
| - lele r ha scritto:
- Kalle Domkvist ha scritto:
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Non sarebbe meraviglioso se gli uomini potessero autogovernarsi, potessero cioè compiere quel "salto morale" e darsi all'altro senza pretendere nulla in cambio? Sì, lo sarebbe. Ma è un'utopia... e in quanto tale irrealizzabile. (ora che ho scarnificato il tuo post [giuro che l'ho letto e capito] mi odierai )
Per questo adoro Full Metal Alchemist. Alla fine la legge dello scambio equivalente "non ha valore", praticamente Ok, non vado ot parlando del manga più bello di sempre. Non trovo il post originale di Kalle, quindi lo cito in questo modo LOL Sarebbe forse la cosa migliore, ma non sono sicuro che si potrebbe trattare di una cosa meravigliosa. Giusto per far vedere quanto sono dotto(sese XD) voglio rifarmi alla Re publica di Platone. Per Platone una società ideale esiste, e a capo di questa società ideale ci sono i filosofi, che sarebbero gli unici in grado di provvedere al bene degli altri senza badare al proprio. Alla base di questa società ideale c'è però una cosa che a me non piace, cioè l'immobilismo sociale. Devi fare solo quello per cui sei portato e basta e non puoi ambire ad altro. Una società di questo tipo, come ammette lo stesso Platone, è utopistica, ma forse (deduzione mia XD) non lo sarebbe se l'uomo fosse in grado di rendere nulli i propri desideri, le proprie ambizioni, i propri sogni perchè sono questi a muovere l'uomo stesso. Ma non è in grado. E se lo fosse? | |
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glicine
Messaggi : 520 Data d'iscrizione : 28.01.12 Località : Cassano d'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Ven Mar 02, 2012 12:10 pm | |
| Questa sta diventando realmente filosofia ... e i miei neuroni si stanno fermando ahahha No a parte scherzi , mi sembra giusto quello che ha detto lele in quanto è veramente un utopia il potersi autogovernare e gestire ! | |
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lele r
Messaggi : 224 Data d'iscrizione : 27.01.12 Età : 28 Località : Fara Gera D'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Ven Mar 02, 2012 12:17 pm | |
| - andreaviscrive:) ha scritto:
- Una società di questo tipo, come ammette lo stesso Platone, è utopistica, ma forse (deduzione mia XD) non lo sarebbe se l'uomo fosse in grado di rendere nulli i propri desideri, le proprie ambizioni, i propri sogni perchè sono questi a muovere l'uomo stesso. Ma non è in grado. E se lo fosse?
Non dovrebbe esserlo. E se lo fosse, non sarebbe giusto. L'uomo non deve mai abbandonare i propri sogni, altrimenti muore dentro. Se serve questo per raggiungere l'utopia, non può definirsi tale. Secondo me dovrebbe solo riuscire a far conciliare desideri e ambizioni rispettando i diritti e le libertà di tutti gli altri. | |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Ven Mar 02, 2012 4:34 pm | |
| - andreaviscrive:) ha scritto:
- lele r ha scritto:
- Kalle Domkvist ha scritto:
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Non sarebbe meraviglioso se gli uomini potessero autogovernarsi, potessero cioè compiere quel "salto morale" e darsi all'altro senza pretendere nulla in cambio? Sì, lo sarebbe. Ma è un'utopia... e in quanto tale irrealizzabile. (ora che ho scarnificato il tuo post [giuro che l'ho letto e capito] mi odierai )
Per questo adoro Full Metal Alchemist. Alla fine la legge dello scambio equivalente "non ha valore", praticamente Ok, non vado ot parlando del manga più bello di sempre. Non trovo il post originale di Kalle, quindi lo cito in questo modo LOL Sarebbe forse la cosa migliore, ma non sono sicuro che si potrebbe trattare di una cosa meravigliosa. Giusto per far vedere quanto sono dotto(sese XD) voglio rifarmi alla Re publica di Platone. Per Platone una società ideale esiste, e a capo di questa società ideale ci sono i filosofi, che sarebbero gli unici in grado di provvedere al bene degli altri senza badare al proprio. Alla base di questa società ideale c'è però una cosa che a me non piace, cioè l'immobilismo sociale. Devi fare solo quello per cui sei portato e basta e non puoi ambire ad altro. Una società di questo tipo, come ammette lo stesso Platone, è utopistica, ma forse (deduzione mia XD) non lo sarebbe se l'uomo fosse in grado di rendere nulli i propri desideri, le proprie ambizioni, i propri sogni perchè sono questi a muovere l'uomo stesso. Ma non è in grado. E se lo fosse? Il carissimo Platone, con il suo fantomatico iperuranio e la sua caverna. Mi ha perseguitato, a dir poco. Comunque la società descritta da Platone sarebbe comunque una società molto statica, se ognuno facesse solo ciò per cui è portato, non ci sarebbe nessun tipo di dinamica, e l'uomo diventerebbe una sorta di "mono", ovvero qualcuno che con il passare del tempo non ha più interesse a sperimentare cose nuove perchè il suo compito per tutta la vita è uno e uno solo. A me non piacerebbe un mondo così, sarebbe noiso. | |
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lele r
Messaggi : 224 Data d'iscrizione : 27.01.12 Età : 28 Località : Fara Gera D'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Ven Mar 02, 2012 5:07 pm | |
| Concordo. Noioso è un eufemismo. Implicherebbe anche un'altra marea di conseguenze, e sicuramente la capacità, la creatività stessa dell'uomo in questo modo sarebbe soffocata. Eppure io non trovo altra ragione d'essere, che non sia la mia creatività. Perciò un mondo così... aiuto!
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andreaviscrive:)
Messaggi : 683 Data d'iscrizione : 28.11.11 Età : 29 Località : modugno
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Ven Mar 02, 2012 6:36 pm | |
| - Deneb D. ha scritto:
- andreaviscrive:) ha scritto:
- lele r ha scritto:
- Kalle Domkvist ha scritto:
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Non sarebbe meraviglioso se gli uomini potessero autogovernarsi, potessero cioè compiere quel "salto morale" e darsi all'altro senza pretendere nulla in cambio? Sì, lo sarebbe. Ma è un'utopia... e in quanto tale irrealizzabile. (ora che ho scarnificato il tuo post [giuro che l'ho letto e capito] mi odierai )
Per questo adoro Full Metal Alchemist. Alla fine la legge dello scambio equivalente "non ha valore", praticamente Ok, non vado ot parlando del manga più bello di sempre. Non trovo il post originale di Kalle, quindi lo cito in questo modo LOL Sarebbe forse la cosa migliore, ma non sono sicuro che si potrebbe trattare di una cosa meravigliosa. Giusto per far vedere quanto sono dotto(sese XD) voglio rifarmi alla Re publica di Platone. Per Platone una società ideale esiste, e a capo di questa società ideale ci sono i filosofi, che sarebbero gli unici in grado di provvedere al bene degli altri senza badare al proprio. Alla base di questa società ideale c'è però una cosa che a me non piace, cioè l'immobilismo sociale. Devi fare solo quello per cui sei portato e basta e non puoi ambire ad altro. Una società di questo tipo, come ammette lo stesso Platone, è utopistica, ma forse (deduzione mia XD) non lo sarebbe se l'uomo fosse in grado di rendere nulli i propri desideri, le proprie ambizioni, i propri sogni perchè sono questi a muovere l'uomo stesso. Ma non è in grado. E se lo fosse? Il carissimo Platone, con il suo fantomatico iperuranio e la sua caverna. Mi ha perseguitato, a dir poco. Comunque la società descritta da Platone sarebbe comunque una società molto statica, se ognuno facesse solo ciò per cui è portato, non ci sarebbe nessun tipo di dinamica, e l'uomo diventerebbe una sorta di "mono", ovvero qualcuno che con il passare del tempo non ha più interesse a sperimentare cose nuove perchè il suo compito per tutta la vita è uno e uno solo. A me non piacerebbe un mondo così, sarebbe noiso. Ha perseguitato te, adesso perseguita me, ma è davvero molto molto bello | |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Sab Mar 03, 2012 2:52 pm | |
| Si lo so che è interessate, molto interessante, ma io preferisco dei filosofi un tantino più concreti che non parlino di essenze, aperion, iperuranio, logos, e cose del genere, ma che forniscano all'uomo un metodo efficace per la ricerca della propria stabilità. | |
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glicine
Messaggi : 520 Data d'iscrizione : 28.01.12 Località : Cassano d'Adda
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Sab Mar 03, 2012 3:22 pm | |
| Ci intendiamo io e te ... è giusto pensare alle materie dei sogni , dell'irrealtà ma non so quanto possa servire all'uomo se non per distogliere un po' lo sguardo dalla monotonia della vita ! Si è una cosa ovviamente utile da questo punto di vista , ma la vita che dobbiamo affrontare non è fatta solo di sogni , e affrontarla continua ad essere complicato da secoli ! E la stabilità è fatta apposta per continuare questo percorso , dunque riuscirla ad ottenere , non essendo facile , è un obiettivo parecchio importante ! | |
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Deneb D.
Messaggi : 1362 Data d'iscrizione : 13.10.11 Età : 30 Località : Valenzano (BA)
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Sab Mar 03, 2012 3:31 pm | |
| Non so perchè i pensatori antichi avevano questa tendenza all'enfatizzazione e all'idealizzazione della realtà, non pensanvano ad altro che infiniti mondi ed essenze, a volte perdendo di vista il vero scopo della filosofia, ovvero quello di diminuire concretamente l'insecuritas dell'essere umano. | |
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Joy10--
Messaggi : 522 Data d'iscrizione : 07.10.11 Età : 26 Località : Barletta
| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano Lun Mar 19, 2012 3:13 pm | |
| Ok, forse non sono la persona più adatta per aprire una piccola discussione in questa parte del forum, ma ho trovato per caso una frase di un illuminista tedesco, Lessing e vorrei sapere cosa ne pensate, così forse riuscirò a capirla più a fondo. "Il valore di un uomo non risiede nella verità che possiede o che crede di possedere, ma nel sincero impegno che egli assume cercandola. Poiché è la ricerca e non il possesso della verità che ne accresce le forze" In linea di massima, la parte migliore della vita sta nella ricerca continua di qualcosa, piuttosto che nell'arrivo e quindi nella scoperta? Che spesso è più lodevole l'impegno che il risultato ottenuto? | |
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| Titolo: Re: Filosofia: le domande che ci interrogano | |
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