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Feldia
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Feldia

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptySab Nov 26, 2011 11:14 pm

betsy* ha scritto:
Giulia Basile ha scritto:
Agli aspiranti narratori di Scrivoanchio (tutti, nessuno escluso, e...non vi sembri banale la cosa, perché quello che qui mi interessa è il come vestite un contenuto)
In attesa del Natale, vi invito a scrivere i vostri pensieri sul tema (massimo tre o quattro). Voglio vedere da dove cominciate, per darvi poi dei suggerimenti per come fare meglio, o continuare, visto che l'incipit di un racconto o di una relazione o di un tema in classe è sempre lo scoglio più difficile.
Ai poeti invece chiedo da quale sentimento o emozione o sensazione o elemento concreto comincerebbero, trattando lo stesso argomento del Natale ( ponderate bene le parole in grassetto).

Non credo di aver afferrato totalmente ciò che devo fare... mi sembra di aver capito che devo fare una sorta di "inizio-tema" esponendo tre o quattro pensieri sul natale...
Provo, in caso scusami se non ho capito in modo chiaro ciò che dovevo fare!

Fiocchi di neve bianchi, che cadono con leggerezza dal cielo.
Questa è la mia immagine del Natale: un insieme di stereotipi effimeri; una bambina sorridente con degli ingombranti guanti rossi col pelo bianco, chissà dove comprati; una famiglia allegra che si ritrova sorridente davanti ad un albero tutto addobbato alto più di tre metri.
Il natale è anche un'insieme di buoni propositi, la scelta di essere buoni per giustificare altri undici mesi di invidie e rancori reciproci; fare regali a persone per cui non provi affetto ma devi fare buona impressione.
La voglia di fare niente sotto le coperte o con una tazza di cioccolata calda tra le mani: questo è il lato più bello che trovo nella festività... primo anche al vedere la folla in chiesa per quell'unica notte l'anno, con la vana speranza che nel ventunesimo secolo si possa ancora credere a qualcosa.

In realtà non riesco a pensare ad un inizio se non so come dovrei proseguire, quindi credo di aver fatto un po' casino... eppure trasmette bene ciò con cui cerco di iniziare un racconto: l'evocazione di immagini che aiutino a seguire meglio il discorso...

betsy, ottimo! Giulia saprà darti sicuramente interessanti feedback ma... il suo invito era rivolto a tutti!!! Su, forza, scrittori creativi! Scrivete, scrivete, scrivete. E quando vi capita più di avere il feedback di un autore tutto per voi?
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Deneb D.

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyDom Nov 27, 2011 11:29 am

Lento scricchiolio dei passi sulla strada ghiacciata,
turbinio di pensieri innevati,
sorriso d'un riflesso vitreo, imprigionato in una vetrina addobbata,
silenzio assordante d'una folla strepitante,
qualche campana stonata, qualche nota cantata, qualche lacrima asciugata.
Mi lascio vorticare, assorta nella magia di un calore magnanimo,
inseguo quel sogno che mi è sfuggito, ritrovandomi gioiosa, amante della felicità;
mi sorprendo, nella pace di una preghiera, chiudo gli occhi, per ascoltare meglio;
tra il lento scricchiolio sussurro al cielo un segreto,
tra i pensieri innevati l'amore per te,
mi fermo, impressionata, mentre un eco si espande in lontananza:
Let it snow.. Let it snow.. Let it snow .
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyDom Nov 27, 2011 1:31 pm

inizio con il congratularmi con Giulia Basile, che non ho avuto l'onore e il piacere di incontrare, ma di cui i ragazzi mi hanno parlato benissimo. Sono rimasti tutti colpiti dal tuo intervento a Scrivoanchio, e non posso che fidarmi Smile
Ho letto anche i consigli che hai dato a tutti e ti ringrazio per la disponibilità!! Sono stati tutti preziosissimi anche per me
E ora vediamo di mettere ordine nella testa per quanto riguarda il Natale...

La prima cosa che mi è venuta in mente pensando al Natale è il sorriso di un bambino. Attraverso la sciarpa e il cappellino appanna leggermente con il fiato la vetrina di un negozio in centro dove ha appena visto degli angioletti decorativi che brillano di mille luci. Stregato, incantato e desideroso di vedere ancora altri colori, stringe la mano alla sua mamma tentando di farla partecipare alla sua gioia. Intorno a lui solo ticchettii di scarpe e voci confuse nell'aria dalla durata di un secondo. E nulla riesce a spegnere quel sorriso, neanche la mamma che lo strattona perchè ancora non hanno finito di comprare l'occorrente per l'albero di Natale. Mentre continua la sua passeggiata non si sofferma a guardare le decorazioni, non osserva il marciapiede nè pensa ai regali di Natale. Continua semplicemente a sorridere sentendosi speciale; è il solo lungo la strada.
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Giulia Basile




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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyDom Nov 27, 2011 8:37 pm

Edwin Howard ha scritto:
betsy* ha scritto:
Deneb D. ha scritto:
Per molti può essere banale, ma vedere il proprio nome stampato sulla copertina di un libro, può considerarsi come una delle più grandi soddisfazioni nella vita dello scrittore stesso.
Vedersi chiudere una "porta in faccia" da una casa editrice, aspettare per mesi interminabili una risposta che mai arriverà, è doloroso, e spesso molti non riescono ad accettare questa sconfitta, continuando a credere fermamente nella validità di ciò che scrivono. Questo talvolta avviene perchè gli scrittori hanno eccessiva autostima per se stessi, o perchè sono increduli, e così sensibili da non voler accettare lo stato dei fatti: per questo pubblicano in proprio, per poter sentire quel fremito, quel brivido, così vicino, ma così distante, da quello vero, che si sente esplodere dentro, quando il proprio libro è finalmente in circolazione. Ma tuttavia, la vera pubblicazione ti conferisce una soddisfazione maggiore, giacchè vuol dire che i propri scritti sono validi, coerenti, degni di essere diffusi in tutte le librerie. Io non pubblicherei mai in proprio, perchè se fossi convinta che una mia poesia è veramente bella e nessuno è riuscito a scoprire il suo valore, la terrei per me, nascosta tra le pagine di un diario, e sarei felice lo stesso anche senza vedere il mio nome stampato in grassetto su di una copertina, perchè comunque, per il solo fatto di aver scritto, sarei fiera del mio operato.
Per una volta (essendo io molto disfattista xD) sono completamente d'accordo con te.
Soprattutto l'ultima frase, che esprime in maniera completa anche il mio pensiero ^^

Purtroppo sono stato molto impegnato in questi giorni e non ho potuto connettermi, nemmeno seguire questo post, dunque; però devo dire che condivido in toto quanto avete detto. Secondo me vedere il proprio nome su una copertina è una tra quelle emozioni che ti segnano per una vita! A me piacerebbe tantissimo provarla, chissà se magari un giorno possa riuscirci. A parer mio, però, se le case editrici rinomate non vogliono pubblicarti, non è detto che il tuo operato faccia schifo (scusate) anche perché ci sono molti libri che oggi hanno scalpore che, al momento della presentazione agli editori più ambiti, sono stati scartati e pubblicati da case editrici minori. Ora non ricordo propriamente, ma, se non erro, anche lo stesso Harry Potter, edito in Inghilterra dalla Bloomsbury, fu scartato all'inizio e solo quella piccola azienda ci credette! bom

Il problema è che non conosco né la scrittrice né il suo libro, essendo il primo anno che partecipo Rolling Eyes perciò non so cosa chiederle, non me ne vogliate.
Rispondo a Edwin per dargli il benveuto e per fargli simpaticamente notare che non c'è bisogno di conoscere (ovvero incontrare fisicamente qualcuno) per scambiarsi delle opinioni, accettare quello che ci piace e rigettare quello che non condividiamo.Senza dire che per conoscere qualcuno (come ho scritto in una mia veccchia pubblicazione) "bisognerebbe consumare insieme a lui 7 kg di sale", dunque chiedimi qualsiasi cosa che riguardi la creatività e cercherò di non deluderti, oppure segui le mie richieste e ci divertiremo insieme. A presto, spero.
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Giulia Basile




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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyDom Nov 27, 2011 9:33 pm

Quando ho fatto a tutti la mia richiesta volevo portarvi a riflettere sull'incipit di un qualsiasi testo. Ho sentito molti alunni lamentarsi "non so come cominciare" e molti scrittori anche avere indecisioni e cambiare spesso. La cosa più importante è catturare l'interesse del lettore dalle prime parole e immetterlo già in una situazione.La cosa più semplice è tenersi davanti uno schema con i 4 elementi da cui partire: Potrebbe essere quello temporale, la descrizione di un "luogo", di un o più personaggi, sentimenti e sensazioni. L'argomento non era libero, ma già dato: il Natale, cioè una data e un evento, un evento di fede e legato alla religione cristiano-cattolica. Inoltre, anche se sull'argomento c'è un immaginario collettivo, ognuno lo vive in base alle proprie esperienze, abitudini individuali, famigliari e collettive, in base alla propria cultura e persino in base alle proprie condizioni politiche ed economiche. Detto questo esaminiamo ora quello che ha scritto Betsy, Deneb e Giuci. 1 Betsy-ha mescolato insieme alcuni noti elementi sul Natale(fiocchi di neve, bambina con famiglia, buoni propositi, fare regali, folla in chiesa) ma non è l'inizio di una storia. Ho solo apprezzato il suo senso critico, che in pochissime parole viene fuori quando allude ai regali "obbligati" e all'ipocrito rito di che è credente solo a parole.
2-Deneb, scrivendo quasi in rima e "appoggiandosi" ad un componimento poetico, può prendersi il lusso di uscire dalle regole di una buona narrazione e va per flash a sottolineare due cose valide: il luogo (la strada ghiacciata), l'elemento umano(il sorriso/i pensieri innevati/l'amore per te) e ricama su quelli.
3-Giuci focalizza la sua attenzione, e dunque anche quella del lettore, su un sentimento (la purezza di un bambino che sorride, che esprime innocenza in mezzo alle abitudini consumistiche dei grandi). Questo di Giuci può essere un inizio, l'inizio di un racconto che ci mette in una situazione, che ha già due personaggi su cui lavorare(il bambino e la madre), che comincia in un luogo ( la strada), ma che può proseguire ovunque dopo. Su questo potrà inventarsi una trama, di cui gli elementi del Natale possono essere solo l'impalcatura, oppure essere dimenticati per andare in tutt'altra direzione.Mi fermo qui, ma prima vi dico bravi per l'originalità del vostro pensiero. Dovete solo prendervene cura ed io sarò lieta di aiutarvi.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyLun Nov 28, 2011 5:48 pm

Cara Giulia,
sono contenta che la mia pseudo-poesia ti sia piaciuta! Io sono portata a scrivere flussi di pensieri che alla fine non strutturano nè una lirica e nè una narrazione, ovviamente questo accade quando scrivo per me stessa oppure quando devo esprimere delle mie riflessioni in piena libertà; in altre situazioni adatto le mie idee ad una forma specifica quale può essere la prosa o la lirica; mi sento onorata di averti fatto leggere ciò che ho scritto.. Per me è importante ricevere un parere/critica da una professionista come te. Spero di ricevere nuove istruzioni, a presto!
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyLun Nov 28, 2011 7:44 pm

D'oro il riverbero
di mille e mille luci
luci colorate
sugli stradoni grigi.
Gingilli e campanelle
squillano, s'intrecciano
ghirlande sotto i venti
e il gelo.
Il verde sempreverde
è l'albero immortale
che esperto non si perde
il fogliame in via.
Miro il ghiaccio
e il caldo
mescersi nel vino
e il rosso di quel vino
cadere nella neve.
Tanti quei rumori
e altrettanti ancora
ma ciò che mi consola
è la festività.
Per questo nel cappotto
vado per le vie
e miro questa gente
che vive un altro inverno.
Un nuovo lungo inverno
trapassa le giornate
ed i monti e le vite
s'intridono di lui.
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Giulia Basile




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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyLun Nov 28, 2011 9:37 pm

Ho qualche minuto ancora stasera e voglio tornare un po' indietro e rispondere a Edwin Howard che venerdì scorso aveva fatto degli interessanti commenti sui due quesiti da me posti. E' stato davvero bravo, anche se il suo pensiero non è stato lineare, è uno che si guarda intorno e si pone domande, sicuramente farà bene a tutti rileggere il suo post del 25 u.s. e rispondere tutti insieme alla sua domanda, doppia, da un milione di dollari(?!?) "La gente oggi ha il tempo di soffermarsi a pensare, a leggere?"
Intanto vi ricordo anche che aspetto altri interventi sul Natale.Ciao a tutti. Anzi da oggi vi saluterò sempre con questo motto augurale: "[b]che la lettura vi illumini e la scrittura vi accenda
" Idea
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyMar Nov 29, 2011 5:33 pm

Volere potere est.
Credo che ognuno di noi abbia sempre il tempo di leggere o di pensare, è solo questione di priorità. Spesso per la troppa voglia di leggere, mi sono addormentata con il libro tra le mani, durante un pasto lo tenevo sulle ginocchia mentre mangiavo un piatto di spaghetti, durante una lezione di filosofia perdevo il mio sguardo nel vuoto, per pensare e riflettere magari su un pensiero acchiappato proprio in quell'istante.
Pensare è un diritto e un dovere dell'uomo; se ogni essere umano è dotato di anima e di una mente, perchè mai dovrebbe ridursi al livello di una macchina assumendo le sembianze di un animale solitario immerso nel lavoro incapace di disporre del suo tempo?
Io non credo che privarsi di qualsiasi tipo di attività, quale può essere il pensare, favorisca un miglioramento delle condizioni di vita quotidiana dell'uomo; anzi, man mano che egli stesso decide di negarsi qualcosa, cadrà sempre più in uno stato di automa, del quale alla fine non sarà in grado di liberarsi.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyMar Nov 29, 2011 9:00 pm

Certo che la gente ha tempo per pensare e leggere. Il fatto è che la maggior parte di loro preferisce fare altro.
Io guardando i miei coetanei (ma non solo) mi sono accorta da tempo che tutti pensano e leggono il minimo sindacale. Come se fosse una fatica...un dovere. Solo poche persone intelligenti trovano che il pensare sia un'attività che innalza l'essere umano a un altro gradino...ci fa capire che esistiamo..."cogito ergo sum".

Il rischio è di diventare più simili a delle bestie, se ci si allontana dal pensiero e dalla lettura (che tra l'altro sono strettamente collegati). Una regressione inevitabile. Ecco perchè, ora più che mai, dobbiamo salvaguardarli con tutti i nostri mezzi a disposizione...questo forum stesso ne è l'esempio.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyMer Nov 30, 2011 6:25 pm

Giulia Basile ha scritto:
Quando ho fatto a tutti la mia richiesta volevo portarvi a riflettere sull'incipit di un qualsiasi testo. Ho sentito molti alunni lamentarsi "non so come cominciare" e molti scrittori anche avere indecisioni e cambiare spesso. La cosa più importante è catturare l'interesse del lettore dalle prime parole e immetterlo già in una situazione.La cosa più semplice è tenersi davanti uno schema con i 4 elementi da cui partire: Potrebbe essere quello temporale, la descrizione di un "luogo", di un o più personaggi, sentimenti e sensazioni. L'argomento non era libero, ma già dato: il Natale, cioè una data e un evento, un evento di fede e legato alla religione cristiano-cattolica. Inoltre, anche se sull'argomento c'è un immaginario collettivo, ognuno lo vive in base alle proprie esperienze, abitudini individuali, famigliari e collettive, in base alla propria cultura e persino in base alle proprie condizioni politiche ed economiche. Detto questo esaminiamo ora quello che ha scritto Betsy, Deneb e Giuci. 1 Betsy-ha mescolato insieme alcuni noti elementi sul Natale(fiocchi di neve, bambina con famiglia, buoni propositi, fare regali, folla in chiesa) ma non è l'inizio di una storia. Ho solo apprezzato il suo senso critico, che in pochissime parole viene fuori quando allude ai regali "obbligati" e all'ipocrito rito di che è credente solo a parole.
Il fatto è che tendo ad iniziare in medias res... lascio una frase, un'immagine, poi parto con la storia che mi viene in mente. Non riuscireiad iniziare e basta.
Nah, stavo scherzando. Ora ci riprovo.

Le luci che si accendono e si spengono, quasi come lucciole.
Ma lucciole non erano, lei lo sapeva bene... una bambina, avrà avuto cinque anni, scanzata dalla folla che in una qualche forma di incomprensibile di rispetto non la travolgeva come avrebbe potuto, contro un corpicipo così e la sua volontà, che ad occhio sembrava forse inesistente.
Lei se ne stava lì, guardando quelle luci che non conosceva, paragonandole a parte di quel mondo di cui fino a poco tempo fa si sentiva principessa... non che non lo fosse più.
Semplicemente, non si poneva più il problema.

Deneb D. ha scritto:
Volere potere est.
Credo che ognuno di noi abbia sempre il tempo di leggere o di pensare, è solo questione di priorità. Spesso per la troppa voglia di leggere, mi sono addormentata con il libro tra le mani, durante un pasto lo tenevo sulle ginocchia mentre mangiavo un piatto di spaghetti, durante una lezione di filosofia perdevo il mio sguardo nel vuoto, per pensare e riflettere magari su un pensiero acchiappato proprio in quell'istante.
Pensare è un diritto e un dovere dell'uomo; se ogni essere umano è dotato di anima e di una mente, perchè mai dovrebbe ridursi al livello di una macchina assumendo le sembianze di un animale solitario immerso nel lavoro incapace di disporre del suo tempo?
Io non credo che privarsi di qualsiasi tipo di attività, quale può essere il pensare, favorisca un miglioramento delle condizioni di vita quotidiana dell'uomo; anzi, man mano che egli stesso decide di negarsi qualcosa, cadrà sempre più in uno stato di automa, del quale alla fine non sarà in grado di liberarsi.
Credo che sia anche una questione di quanto credi sia fondamentale integrarsi con il sistema.
Mi spiego meglio...
Ci insegnano che è importante studiare ed avere buoni voti a scuola, fare tanto sport perché "mens sana in corpore sano", uscire spesso con gli amici perché se "non avere una vita sociale" è una disgrazia, passare del tempo al computer perché ormai essere pratici di informatica è di vitale importanza...
Seguendo tutte le priorità che dovresti seguire, rimane poco il tempo per pensare o per leggere. A meno di non rinunciare ad altro, certo...
Alle medie passavo pomeriggi interi a leggere, ma la scuola era molto più semplice, e riuscivo a cavarmela anche solo leggendo sporadicamente gli appunti >.>
Ora come ora, sento tutto ciò che ho scritto sopra come un obbligo pressante, e non me la sento più di liberarmi del tempo per dedicarmi a ciò che considero puro piacere.

Thrice ha scritto:
Certo che la gente ha tempo per pensare e leggere. Il fatto è che la maggior parte di loro preferisce fare altro.
Io guardando i miei coetanei (ma non solo) mi sono accorta da tempo che tutti pensano e leggono il minimo sindacale. Come se fosse una fatica...un dovere. Solo poche persone intelligenti trovano che il pensare sia un'attività che innalza l'essere umano a un altro gradino...ci fa capire che esistiamo..."cogito ergo sum".

Il rischio è di diventare più simili a delle bestie, se ci si allontana dal pensiero e dalla lettura (che tra l'altro sono strettamente collegati). Una regressione inevitabile. Ecco perchè, ora più che mai, dobbiamo salvaguardarli con tutti i nostri mezzi a disposizione...questo forum stesso ne è l'esempio.
Non mi trovo d'accordo in parte di ciò che dici... sì, ammetto che la maggior parte degli adolescenti non leggono affatto se non le letture obbligate dalla scuola... ma riguardo al pensare, quella è un'altra cosa.
Anche le persone che sembrano più menefreghiste, passano del tempo a pensare a loro stesse, alla vita... molte volte l'occuparsi che la tonalità dell'ombretto sia coerente con quella della borsa, è solo un comportamento di facciata.
Lo dico perché mi sono ritrovata a riflettere insieme a mie coetanee che avevo troppo facilmente categorizzato come stupide... ma non è così.
Pensare è fondamentale. Per lo meno nell'adolescenza.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyMer Nov 30, 2011 9:15 pm

Citazione :
Lo dico perché mi sono ritrovata a riflettere insieme a mie coetanee che avevo troppo facilmente categorizzato come stupide... ma non è così.

Posso confermarlo...mai farsi ingannare dalle apparenze...molte volte ricevi insegnamenti di vita dalle persone più improbabili..

Citazione :
Non c'è alcun adolescente che è totalmente a digiuno di riflessioni e meditazioni.

Anche questo è assolutamente vero!
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyGio Dic 01, 2011 5:17 pm

Citazione :
2- in un mondo in cui i parametri di riferimento sono il consumismo, l'arrivismo, il potere, la ricchezza, che spazio e posto può avere oggi la poesia?

In riferimento, credo che Montale abbia dato una delle più esaurienti risposte...

Non Chiederci La Parola

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.


Anche Manzoni, ha dato il suo fondalmentale contributo:

In morte di Carlo Imbonati:

“Sentir”, riprese, “e meditar: di poco
Esser contento: da la meta mai
Non torcer gli occhi: conservar la mano
Pura e la mente: de le umane cose
Tanto sperimentar, quanto ti basti
Per non curarle: non ti far mai servo:
Non far tregua coi vili: il santo Vero
Mai non tradir: né proferir mai verbo,
Che plauda al vizio, o la virtù derida.


Meditiamo tutti. Perchè le risposte poetiche sono entro noi. Noi tutti potremmo comporre un'Ars Poetica.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyGio Dic 01, 2011 6:23 pm

Giulia Basile ha scritto:

Rispondo a Edwin per dargli il benveuto e per fargli simpaticamente notare che non c'è bisogno di conoscere (ovvero incontrare fisicamente qualcuno) per scambiarsi delle opinioni, accettare quello che ci piace e rigettare quello che non condividiamo.Senza dire che per conoscere qualcuno (come ho scritto in una mia veccchia pubblicazione) "bisognerebbe consumare insieme a lui 7 kg di sale", dunque chiedimi qualsiasi cosa che riguardi la creatività e cercherò di non deluderti, oppure segui le mie richieste e ci divertiremo insieme. A presto, spero.

Grazie del benvenuto Smile Non intendevo la conoscenza fisica (anche se devo farti i complimenti per la bella frase d'effetto) ma intendevo, più propriamente, non conosco nessuno dei tuoi (se posso darti del tu) scritti e non ne ho mai letto uno! Rolling Eyes

Però, sì, avrei voglia di chiederti una cosa...in pratica ho intenzione di iniziare il mio racconto con un incipit che è un piccolo strafalcione, una frase d'effetto o sono alcuni versi che provengono da un'altra opera, magari di Shakespeare..o qualcun'altro..il problema è che non saprei come continuare! Leggendo su internet riguardo l'inizio (che, per me, è sempre la cosa più difficile) c'è chi consiglia di iniziare con una tempesta, chi con un evento nel bel mezzo dello svolgimento, chi con una morte...chi con alcuni pensieri del protagonista...bah! Mi serve il tuo aiuto! Laughing Magari consigliami come potrei iniziare a scrivere dopo la frase iniziale che non ho prodotto io! (non oso incominciare il racconto con una frase dalla genesi perché potrei fare un fiasco di graaaaaaaaande intensità, come ha detto qualcuno sul web: solo tre volte nella vita riesce l'incipit dalla genesi e non mi pare sia questo il momento!) tongue
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyGio Dic 01, 2011 6:27 pm

Deneb D. ha scritto:
Volere potere est.
Credo che ognuno di noi abbia sempre il tempo di leggere o di pensare, è solo questione di priorità. Spesso per la troppa voglia di leggere, mi sono addormentata con il libro tra le mani, durante un pasto lo tenevo sulle ginocchia mentre mangiavo un piatto di spaghetti, durante una lezione di filosofia perdevo il mio sguardo nel vuoto, per pensare e riflettere magari su un pensiero acchiappato proprio in quell'istante.
Pensare è un diritto e un dovere dell'uomo; se ogni essere umano è dotato di anima e di una mente, perchè mai dovrebbe ridursi al livello di una macchina assumendo le sembianze di un animale solitario immerso nel lavoro incapace di disporre del suo tempo?
Io non credo che privarsi di qualsiasi tipo di attività, quale può essere il pensare, favorisca un miglioramento delle condizioni di vita quotidiana dell'uomo; anzi, man mano che egli stesso decide di negarsi qualcosa, cadrà sempre più in uno stato di automa, del quale alla fine non sarà in grado di liberarsi.

Non potrei esser più d'accordo!
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Deneb D.

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyVen Dic 02, 2011 1:06 pm

Edwin Howard ha scritto:
Giulia Basile ha scritto:

Rispondo a Edwin per dargli il benveuto e per fargli simpaticamente notare che non c'è bisogno di conoscere (ovvero incontrare fisicamente qualcuno) per scambiarsi delle opinioni, accettare quello che ci piace e rigettare quello che non condividiamo.Senza dire che per conoscere qualcuno (come ho scritto in una mia veccchia pubblicazione) "bisognerebbe consumare insieme a lui 7 kg di sale", dunque chiedimi qualsiasi cosa che riguardi la creatività e cercherò di non deluderti, oppure segui le mie richieste e ci divertiremo insieme. A presto, spero.

Grazie del benvenuto Smile Non intendevo la conoscenza fisica (anche se devo farti i complimenti per la bella frase d'effetto) ma intendevo, più propriamente, non conosco nessuno dei tuoi (se posso darti del tu) scritti e non ne ho mai letto uno! Rolling Eyes

Però, sì, avrei voglia di chiederti una cosa...in pratica ho intenzione di iniziare il mio racconto con un incipit che è un piccolo strafalcione, una frase d'effetto o sono alcuni versi che provengono da un'altra opera, magari di Shakespeare..o qualcun'altro..il problema è che non saprei come continuare! Leggendo su internet riguardo l'inizio (che, per me, è sempre la cosa più difficile) c'è chi consiglia di iniziare con una tempesta, chi con un evento nel bel mezzo dello svolgimento, chi con una morte...chi con alcuni pensieri del protagonista...bah! Mi serve il tuo aiuto! Laughing Magari consigliami come potrei iniziare a scrivere dopo la frase iniziale che non ho prodotto io! (non oso incominciare il racconto con una frase dalla genesi perché potrei fare un fiasco di graaaaaaaaande intensità, come ha detto qualcuno sul web: solo tre volte nella vita riesce l'incipit dalla genesi e non mi pare sia questo il momento!) tongue

Eqwin personalmente ti consiglio si seguire quello che le tue sensazioni ti dettano, di scrivere ciò che senti e poi revisionarlo con più calma, magari per poter aggiustare il testo da un punto di vista formale, circa lo stile o la scorrevolezza dei periodi.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyVen Dic 02, 2011 2:50 pm

Multos, iuvenes, carmen decepit. Nam ut quisque versum pedibus instruxit sensumque teneriore verborum ambitu intexuit, putavit se continuo in Heliconem venisse.

Quanti, o giovani, ne illuse la poesia! Che appena uno qualsiasi ha messo sui piedi un verso e chiuso in un giro di frase qualche bel sentimento, subito gli pare d'aver scalato l'Elicona.

Ulteriore risposta! Mai ora di Latino è risultata più proficua!

Petronio docet.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyLun Dic 05, 2011 7:37 pm

Deneb D. ha scritto:
Cara Giulia,
sono contenta che la mia pseudo-poesia ti sia piaciuta! Io sono portata a scrivere flussi di pensieri che alla fine non strutturano nè una lirica e nè una narrazione, ovviamente questo accade quando scrivo per me stessa oppure quando devo esprimere delle mie riflessioni in piena libertà; in altre situazioni adatto le mie idee ad una forma specifica quale può essere la prosa o la lirica; mi sento onorata di averti fatto leggere ciò che ho scritto.. Per me è importante ricevere un parere/critica da una professionista come te. Spero di ricevere nuove istruzioni, a presto!
Cara Deneb, rispodo a te, ma ovviamente come suggerimento vale per tutti. In qualsiasi corso di scrittura creativa che voi possiate frequentare ( oggi sono di moda e si vanno moltiplicando) sentirete parlare di Brainstorming, una tecnica che in italia si diffuse negli anni 70 specie in ambito imprenditoriale e pubblicitario. Letteralmente si traduce in "Tempesta di idee" ed è proficua in un gruppo. Ognuno dice liberamente la sua e poi si selezionano le idee migliori. Io l'ho fatta applicare da sempre ai miei alunni, nei lavori individuali però. Nel senso che li invitavo a scrivere su un grande foglio bianco tutto quello che veniva loro in mente, proprio di getto, su un argomento dato. Poi c'era il secondo passo: eliminare ciò che era lontano dall'argomento; terzo passo: mettere in ordine di importanza le frasi rimaste, seguendo un filo logico. 4- Commentare e "ricamare" queste frasi ordinate. Da questo canovaccio e col mio aiuto gli alunni riuscivano a tirar fuori un loro, vero, autentico lavoro, non sentivano più il bisogno di copiare e si rendevano conto che la lunghezza di una ,chiamiamola storia, non è importante, ma ciò che conta è l'originalità di un pensiero, di una idea "madre", sentita, capace di attrarre intorno a sè altre idee. L'alimento primo per far fiorire le idee è la lettura, cioè il confronto continuo con altri mondi, con altre esperienze, con altri sentimenti, con altre opinioni. E arrivati a questo punto vi invito un attimo a sostare su queste due ultime parole :altre opinioni-Segue
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyLun Dic 05, 2011 8:00 pm

Thrice ha scritto:
Certo che la gente ha tempo per pensare e leggere. Il fatto è che la maggior parte di loro preferisce fare altro.
Io guardando i miei coetanei (ma non solo) mi sono accorta da tempo che tutti pensano e leggono il minimo sindacale. Come se fosse una fatica...un dovere. Solo poche persone intelligenti trovano che il pensare sia un'attività che innalza l'essere umano a un altro gradino...ci fa capire che esistiamo..."cogito ergo sum".

Il rischio è di diventare più simili a delle bestie, se ci si allontana dal pensiero e dalla lettura (che tra l'altro sono strettamente collegati). Una regressione inevitabile. Ecco perchè, ora più che mai, dobbiamo salvaguardarli con tutti i nostri mezzi a disposizione...questo forum stesso ne è l'esempio.
Scelgo ciò che scrive Thrice per continuare il discorso che facevo sopra. Segue:
La mia domanda -Ha oggi la gente tempo per pensare, per la poesia?- contiene un trabocchetto, che Thrice ha risolto per intuizione, credo e anche citando Cartesio. Pensare è proprio dell'uomo, lui consiste nel pensiero, è una funzione vitale quindi non può essere solo di qualcuno e in momenti definiti. Altrimenti se non fosse in atto l'attività del pensare vuol dire che siamo morti o siamo in coma appunto. Il significato che volevo tirar fuori da voi era quello di pensare= riflettere, cioè guadare la realtà e rifletterla dentro di noi per farla nostra, arricchendoci, o rigettarla costruendo il nostro senso critico. La nostra società del mordi e fuggi , e dell'efficienza ad ogni costo,ci disabitua alla riflessione per farci bere i pensieri degli altri come belli e utili, in realtà si vuole costruire un pensare uniforme per guidarci più facilmente. Il pensiero critico si sviluppa nel confronto e dunque quale migliore esperienza dell'incontro con i pensieri e le idee dei grandi letterati e poeti che resistno alle mode e al tempo, e universalmente riconosciuti? Bellissime le vostre citazioni e( Moravia e Manzoni sono stati sempre cibo mentale per me)sono felice che voi le abbiate fatte. Vuol dire che fate parte di quelli che pensano= riflettono, e dunque sanno ascoltare e sanno "leggere", che sia un libro o la realtà. Benvenuti nel nostro club!!!" Che la scrittura vi illumini e la lettura vi accenda ....o anche viceversa Laughing
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyLun Dic 05, 2011 8:22 pm

Edwin Howard ha scritto:
Giulia Basile ha scritto:

Rispondo a Edwin per dargli il benveuto e per fargli simpaticamente notare che non c'è bisogno di conoscere (ovvero incontrare fisicamente qualcuno) per scambiarsi delle opinioni, accettare quello che ci piace e rigettare quello che non condividiamo.Senza dire che per conoscere qualcuno (come ho scritto in una mia veccchia pubblicazione) "bisognerebbe consumare insieme a lui 7 kg di sale", dunque chiedimi qualsiasi cosa che riguardi la creatività e cercherò di non deluderti, oppure segui le mie richieste e ci divertiremo insieme. A presto, spero.

Grazie del benvenuto Smile Non intendevo la conoscenza fisica (anche se devo farti i complimenti per la bella frase d'effetto) ma intendevo, più propriamente, non conosco nessuno dei tuoi (se posso darti del tu) scritti e non ne ho mai letto uno! Rolling Eyes

Però, sì, avrei voglia di chiederti una cosa...in pratica ho intenzione di iniziare il mio racconto con un incipit che è un piccolo strafalcione, una frase d'effetto o sono alcuni versi che provengono da un'altra opera, magari di Shakespeare..o qualcun'altro..il problema è che non saprei come continuare! Leggendo su internet riguardo l'inizio (che, per me, è sempre la cosa più difficile) c'è chi consiglia di iniziare con una tempesta, chi con un evento nel bel mezzo dello svolgimento, chi con una morte...chi con alcuni pensieri del protagonista...bah! Mi serve il tuo aiuto! Laughing Magari consigliami come potrei iniziare a scrivere dopo la frase iniziale che non ho prodotto io! (non oso incominciare il racconto con una frase dalla genesi perché potrei fare un fiasco di graaaaaaaaande intensità, come ha detto qualcuno sul web: solo tre volte nella vita riesce l'incipit dalla genesi e non mi pare sia questo il momento!) tongue
Edwuin, credo che ciò che ho scritto vale bene anche per te. Quanto ad un incipit ad effetto non sono d'accordo. Le citazioni (poche) vanno bene se sono inserite al posto giusto nell'interno già di un tema. A meno che non ti sia stata data la frase famosa per rifletterci su ed esprimere i tuoi pensieri in proposito ( e allora vale la tecnica che ho suggerito prima) altrimenti io seguo questo modo: porto il lettore già in una situazione. Ti faccio l'esempio di uno dei miei racconti appena pubblicati nel libro "Tredici storie per Tredici donne della Stilo Editrice, presentato proprio ieri sera. " Che lavorasse come un mulo, anzi come un somaro, lo sapeva, ma, quando usciva dal bosco di roverelle con due fascine enormi dietro le spalle........si sentiva come Cristo che saliva al Calvario. Per coprirsi aveva solo un abito a quadretti....etc...Cioè ho descritto una situazione, poi il vestito che mi dà occasione di parlare della madre della protagonista e del luogo dove vivono e poi comincio a raccontare della protagonista, cioè quando la curiosità del lettore di sapere di lei è al punto giiusto per non lasciare più il libro dalle mani. Spero di esserti stato d'aiuto Wink
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyMar Dic 06, 2011 8:00 pm

La tua riflessione Giulia, mi ha ricordato la celebre definizione di Kant dell'illuminismo come uscita della ragione da uno stato di minorità.
In un certo senso, come dicevi tu, la realtà ci pretende tutti uguali, vuole privarci di ciò che più caro ha uno scrittore, o in generale una persona: lo spitiro critico di riflessione.
Kant diceva che il fatto che la mente sia irretita in pregiudizi e supersitizioni sia stato causato dalla volontà dell'uomo di affidare la sua vita e la sua libertà ad un tutore, così che l'essere umano potesse sentirsi libero da qualsiasi responsabilità circa le sue azioni.
Credo infatti, che lo stesso avvenga nel nostra quotidianetà, dove si viene progressivamente istruiti con dei codici ben precisi, che spesso a nostra insaputa ci inculcano nella mente un modo di pensare unilaterale, che ci priva di riflettere; ogni uomo a mio parere dovrebbe permettere al suo intelletto di "uscire dallo stato di minorità"( impossibilità di riflettere su qualcosa) così da potersi sentire libero nelle possibilità offerte dai limiti della ragione.

Per quanto riguarda la poesia vorrei esprimere la mia opinione con una citazione di McLeish:
"La poesia non deve significare, ma essere"
La poesia secondo me, non è la semplice espressione di uno stato d'animo, non è solo la descrizione di un ricordo, di un emozione travolgente; nelle parole scritte in rima, tra i significati accavvalati degli endecasillabi, c'è qualcosa di più; c'è la vita, c'è un anima, c'è qualcuno. Leggendo una poesia il significato non è immediato, questo perchè le parole sono ambigue,non oggettive, giacchè possono essere riempite della nostra essenza. Per questo la gente non ha tempo per le poesie: perchè a causa delle incertezze del mondo, ha bisogno di sicurezza, di concretezza, e i versi di una lirica danno inizialmente un senso di dispersione, quasi stessimo leggendo qualcosa di evanescente, senza conferire all'uomo quella sensazione di tranquillità di cui ha bisogno.
La poesia è un tumulto, è come il divagare di un marinaio in una tempesta, che troverà la sua strada solo quando si sarà perso tra le onde.

Mi faccio troppo coinvogere da questi temi; spero di essere stata chiara, Giulia, e ne approfitto per ringraziarti per i consigli Smile
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyMar Dic 06, 2011 9:07 pm

Giulia Basile ha scritto:

Edwuin, credo che ciò che ho scritto vale bene anche per te. Quanto ad un incipit ad effetto non sono d'accordo. Le citazioni (poche) vanno bene se sono inserite al posto giusto nell'interno già di un tema. A meno che non ti sia stata data la frase famosa per rifletterci su ed esprimere i tuoi pensieri in proposito ( e allora vale la tecnica che ho suggerito prima) altrimenti io seguo questo modo: porto il lettore già in una situazione. Ti faccio l'esempio di uno dei miei racconti appena pubblicati nel libro "Tredici storie per Tredici donne della Stilo Editrice, presentato proprio ieri sera. " Che lavorasse come un mulo, anzi come un somaro, lo sapeva, ma, quando usciva dal bosco di roverelle con due fascine enormi dietro le spalle........si sentiva come Cristo che saliva al Calvario. Per coprirsi aveva solo un abito a quadretti....etc...Cioè ho descritto una situazione, poi il vestito che mi dà occasione di parlare della madre della protagonista e del luogo dove vivono e poi comincio a raccontare della protagonista, cioè quando la curiosità del lettore di sapere di lei è al punto giiusto per non lasciare più il libro dalle mani. Spero di esserti stato d'aiuto Wink

A proposito di incipit cyclops ...colgo l'occasione della presenza di Giulia per chiedere un parere riguardo l'inizio del testo che vorrei presentare al concorso:) vorrei che tutto il racconto non sia altro che una grande narrazione, ricca di riflessioni personali, che viene riferita ad un giudice durante un processo.Dubbi: Inizio in medias res o con una breve descrizione, che so, dei personaggi o dell'ambiente e il contesto? E ancora: c'è il rischio che la narrazione diventi troppo pesante?
Ti ringrazio in anticipo, e mi complimento per la disponibilità Smile
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyDom Dic 11, 2011 9:11 am

Deneb D. ha scritto:
La tua riflessione Giulia, mi ha ricordato la celebre definizione di Kant dell'illuminismo come uscita della ragione da uno stato di minorità.
In un certo senso, come dicevi tu, la realtà ci pretende tutti uguali, vuole privarci di ciò che più caro ha uno scrittore, o in generale una persona: lo spitiro critico di riflessione.
Kant diceva che il fatto che la mente sia irretita in pregiudizi e supersitizioni sia stato causato dalla volontà dell'uomo di affidare la sua vita e la sua libertà ad un tutore, così che l'essere umano potesse sentirsi libero da qualsiasi responsabilità circa le sue azioni.
Credo infatti, che lo stesso avvenga nel nostra quotidianetà, dove si viene progressivamente istruiti con dei codici ben precisi, che spesso a nostra insaputa ci inculcano nella mente un modo di pensare unilaterale, che ci priva di riflettere; ogni uomo a mio parere dovrebbe permettere al suo intelletto di "uscire dallo stato di minorità"( impossibilità di riflettere su qualcosa) così da potersi sentire libero nelle possibilità offerte dai limiti della ragione.

Per quanto riguarda la poesia vorrei esprimere la mia opinione con una citazione di McLeish:
"La poesia non deve significare, ma essere"
La poesia secondo me, non è la semplice espressione di uno stato d'animo, non è solo la descrizione di un ricordo, di un emozione travolgente; nelle parole scritte in rima, tra i significati accavvalati degli endecasillabi, c'è qualcosa di più; c'è la vita, c'è un anima, c'è qualcuno. Leggendo una poesia il significato non è immediato, questo perchè le parole sono ambigue,non oggettive, giacchè possono essere riempite della nostra essenza. Per questo la gente non ha tempo per le poesie: perchè a causa delle incertezze del mondo, ha bisogno di sicurezza, di concretezza, e i versi di una lirica danno inizialmente un senso di dispersione, quasi stessimo leggendo qualcosa di evanescente, senza conferire all'uomo quella sensazione di tranquillità di cui ha bisogno.
La poesia è un tumulto, è come il divagare di un marinaio in una tempesta, che troverà la sua strada solo quando si sarà perso tra le onde.

Mi faccio troppo coinvogere da questi temi; spero di essere stata chiara, Giulia, e ne approfitto per ringraziarti per i consigli Smile

Cara Deneb, una chiarezza disarmante, ma per non "spaventare" chi ci legge e non vuole riferimenti filosofici, dirò a tutti i naviganti in parole povere : sii te stesso, sempre, e cerca di aumentare il tuo senso critico guardandoti intorno, osservando il reale, e LEGGENDO, perchè laggere ti fa andare lontano dove non arrivano i tuoi piedi e i tuoi occhi.
sunny Perfette anche le tue parole sulla poesia. La Poesia, quando è tale, è come una soffice nebbia che avvolge tutto, non annulla il reale ma ne sottolinea i contorni, li rende dolci per gli occhi e il cuore di tutti. E' per questo che , secondo me, un romanzo non è mai diventato universale, la poesia dei grandi sì.
E dunque un invito a tutti i naviganti: scrivete versi, non importa come, ma scrivere versi aiuta a "digerire" le contrarietà della vita, e dunque aiuta a crescere, è "latte materno" che non costa nulla.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyDom Dic 11, 2011 9:23 am

Thrice ha scritto:
Giulia Basile ha scritto:

Edwuin, credo che ciò che ho scritto vale bene anche per te. Quanto ad un incipit ad effetto non sono d'accordo. Le citazioni (poche) vanno bene se sono inserite al posto giusto nell'interno già di un tema. A meno che non ti sia stata data la frase famosa per rifletterci su ed esprimere i tuoi pensieri in proposito ( e allora vale la tecnica che ho suggerito prima) altrimenti io seguo questo modo: porto il lettore già in una situazione. Ti faccio l'esempio di uno dei miei racconti appena pubblicati nel libro "Tredici storie per Tredici donne della Stilo Editrice, presentato proprio ieri sera. " Che lavorasse come un mulo, anzi come un somaro, lo sapeva, ma, quando usciva dal bosco di roverelle con due fascine enormi dietro le spalle........si sentiva come Cristo che saliva al Calvario. Per coprirsi aveva solo un abito a quadretti....etc...Cioè ho descritto una situazione, poi il vestito che mi dà occasione di parlare della madre della protagonista e del luogo dove vivono e poi comincio a raccontare della protagonista, cioè quando la curiosità del lettore di sapere di lei è al punto giiusto per non lasciare più il libro dalle mani. Spero di esserti stato d'aiuto Wink

A proposito di incipit cyclops ...colgo l'occasione della presenza di Giulia per chiedere un parere riguardo l'inizio del testo che vorrei presentare al concorso:) vorrei che tutto il racconto non sia altro che una grande narrazione, ricca di riflessioni personali, che viene riferita ad un giudice durante un processo.Dubbi: Inizio in medias res o con una breve descrizione, che so, dei personaggi o dell'ambiente e il contesto? E ancora: c'è il rischio che la narrazione diventi troppo pesante?
Ti ringrazio in anticipo, e mi complimento per la disponibilità Smile
Direi che avere già bene in mente il personaggio chiave del racconto (un giudice) e il contesto (un processo) sia già importante. Cominciare dall'uno o dall'altro dipende : se vuoi dare più spazio al personaggio o al contesto. Nel primo caso comincerei dal presentarlo in tutt'altro luogo, mentre agisce e poi magari pensa al processo e dunque solo allora ( qundo la curiosità del lettore già c'è) metterlo nella situazione voluta. Nel secondo caso comincerei citando frasi o titoli di giornali di cronaca che si riferiscono al processo e poi elencare i personaggi che ne sono protagonisti diretti e indiretti attraverso le loro reazioni al fatto e ai giornali. Reazioni che possono essere anche solo di pensiero, non necessariamente concrete, e questo ti permetterà di inserire le varie riflessioni che hai in mente. bom Ciao.
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Giulia Basile




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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 EmptyDom Dic 11, 2011 4:28 pm

SocratesIII ha scritto:
D'oro il riverbero
di mille e mille luci
luci colorate
sugli stradoni grigi.
Gingilli e campanelle
squillano, s'intrecciano
ghirlande sotto i venti
e il gelo.
Il verde sempreverde
è l'albero immortale
che esperto non si perde
il fogliame in via.
Miro il ghiaccio
e il caldo
mescersi nel vino
e il rosso di quel vino
cadere nella neve.
Tanti quei rumori
e altrettanti ancora
ma ciò che mi consola
è la festività.
Per questo nel cappotto
vado per le vie
e miro questa gente
che vive un altro inverno.
Un nuovo lungo inverno
trapassa le giornate
ed i monti e le vite
s'intridono di lui.

Caro Socrates, stasera voglio rassicurare te: non mi sono persa per strada la tua poesia. Anzi, cercavo il momento e il modo per chiederti se potevo intervenire sul testo per quei piccoli aggiustamenti che possano valorizzarla. intanto mi piace che tu abbia voluto mettere in risalto, nel tema indicato del natale, il passare del tempo, l'importanza dell'individuo che interagisce con gli altri anche solo "mirando", mentre il tempo e il mondo interagiscono con lui. Davvero efficace. Il verso che ti ruberei è "per questo nel cappotto vado per le vie", peccato non l'abbia scritto io!!! Mad Ciao
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore - Pagina 2 Empty

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