4 Chiacchiere con l'autore

Anch'io ho una domanda per Giulia.
Come si superano i momenti "no" di uno scrittore, quegli istanti in cui c'è totale assenza di ispirazione e creatività?

Qual è stato il periodo della sua vita in cui si è sentita meno ascoltata in riferimento a ciò che scriveva?

E' bellissimo poter fare domande ad una scrittrice comodamente da casa *-* xD
C'è stato qualche evento particolare/qualcuno che ti ha spinta a scrivere? Metti sempre il 110 % in ciò che fai o qualche volta ti senti un po' più superficiale? Quanto tempo impieghi per scrivere un libro e quale momento della giornata prediligi per scrivere (nei quali hai più ispirazione, magari)?
Oddio, quante domande xD

Carissimi tutti, vi chiedo scusa per il mio silenzio, ma, come scrive Feldia, non vi ho abbandonato. Posto qui le vostre domande e insieme tutte le mie risposte per comodità e per fare più in fretta. Scrivetemi ancora, ciao.
GaspareCerzoso: Cosa si sente scrivere un nuovo racconto e com'è iniziare ogni volta d'accapo?
Scrivere racconti non è come scrivere un romanzo, in cui da una struttura centrale solida con alcuni personaggi già ben chiari in mente si possa poi andare di qua e di là come nella costruzione di un hotel con molte stanze e molti ospiti,e aprire finestre quando ti sembra necessario, e arrivare anche a poter cambiare incipit e fine della storia. Il racconto, anche quando comincia dalla fine, in realtà ha una narrazione logica, da A a B. Questo percorso da A a B può essere lungo o breve, questo lo decidi tu. Di solito io mi esercito alla brevità dandomi un numero massimo di battute, anche solo 10 righe in cui devo riuscire a far entrare un racconto di senso compiuto e telegraficamente lasciare che il lettore immagini quello che non ho detto per la brevità. L'inizio può essere legato ad una parola che mi ha colpito( su cui ricamo) o ad un tema, o ad un flash di un fatto letto o ascoltato o vissuto. Con queste premesse cominciare ogni volta non è un problema, ma la cosa più naturale di questo mondo.
Marti 96:

Vorrei chiedere a Giulia quali sono le difficoltà che si trovano nel pubblicare il proprio manoscritto
Mi pare di aver già accennato a questo. Oggi è difficile arrivare alla pubblicazione gratuita e dunque ad una Casa Editrice che voglia investire in uno sconosciuto; è per questo che si va diffondendo la moda del self publishing. Tuttavia, se davvero hai talento, bisogna avere pazienza, mandare in giro il manoscritto e sperare che qualche commissione di lettura anche di una piccola Casa Editrice o qualche editor più onesto nel leggere con attenzione quello che gli capita tra le man i( spesso autentiche porcherie!) considerino meritevole il tuo manoscritto e vedano in questo una qualche percentuale di vendite almeno accettabili. Purtroppo oggi chi pubblica libri, come qualsiasi altro produttore, deve tener conto del mercato e delle vendite. Ahimé.

quietriot: E un'altra domanda, secondo te è "bene" farsi le ossa con concorsi come questi (concorsi che prevedono "limitazioni" se non di tema comunque di lunghezza) o un aspirante dovrebbe "buttarsi" e scrivere direttamente ciò che vuole (libro/racconto) e inviarlo ad una casa editrice? Io personalmente invio e ho inviato spesso miei scritti anche per "testare" il gusto "del pubblico" anche perchè considero importante il giudizio esterno di chi non mi conosce e non è legato a me da vincoli, persone esperte nel campo.
R. Personalmente ho partecipato spesso a concorsi, ma solo a quelli che non prevedono tasse di lettura o iscrizione. E' la prima garanzia. Quando dici " per "testare" il gusto "del pubblico", esageri, primo perché non fa testo tre o dieci lettori, né lo fa un solo racconto; il tuo primo piacere dev'essere nella scrittura, non in quello che pensano gli altri. Infatti, premesso che ogni lettore interpreterà il tuo libro a modo suo, sappiamo che , come ci sono scrittori buoni e scrittori cattivi, ci sono buoni lettori e cattivi lettori. Quello che io mi impongo è di essere vera e di far sentire al lettore i miei sentimenti e le mie emozioni, se ci riesco avrò un pubblico che mi seguirà, altrimenti vuol dire che ho fallito.

palma: Vorrei fare due domande a Giulia.
Nei momenti di difficoltà, di malinconia. Dove trova l'ispirazione?
Quali sono i particolari dei quali lei usufruisce per rendere i suoi libri più originali?
1-Se nella scrittura ci metti te stessa, non ci sono vari momenti dell'anima più favorevoli, come la gioia, o meno produttivi come la malinconia o il dolore. Ci sei tu, con la tua anima intera, e anzi ti dico che, poiché sono i momenti di dolore quelli che ci fanno più riflettere, che ci colpiscono nell'intimità delle nostre debolezze, per me sono questi i momenti più creativi.
2- Con la mia precedente risposta ho già risposto anche a questa: se lo scrittore è se stesso è originale e non si pone l'obiettivo di "rendere" originale quello che fa. Se mai l'unica cosa che deve curare particolarmente è il suo linguaggio e il suo stile ( di volta in volta legato ai personaggi): due tecniche in sintonia per farsi apprezzare, o meglio, distinguere, riconoscere in mezzo agli altri e non essere uno tra mille.
Deneb.D Anch'io ho una domanda per Giulia.
Come si superano i momenti "no" di uno scrittore, quegli istanti in cui c'è totale assenza di ispirazione e creatività?
R. Scrivere è un bisogno e un piacere nello stesso tempo, e come tutti i piaceri della vita uno non se li può imporre. Semplicemente non ti siedi a scrivere, così come succede quando ( nonostante andare a vedere un bel film , o un concerto etc, sia divertimento, tu non hai voglia di andarci e se te lo impongono finisce di essere un divertimento. Quanto alla creatività essa è una tua componente inscindibile da tutto quello che fai, dunque anche quando sei in silenzio, quando stai pensando, quando"guardi assente e immobile" dalla finestra sei creativo, cioè sei tu con la tua immaginazione. Magari non produci parole scritte su carta, ma stai comunque producendo pensiero.

mistery_17 Quali sono gli autori che l'hanno influenzata di più?
Il primo in assoluto Dante, ho imparato da lui l'uso creativo della metafora e del'allegoria che aprono immagini a catena, poi Manzoni per la capacità descrittiva che fa da battistrada alla scenografia nei film; Pirandello per la sua capacità di sintesi e alcuni deliziosi racconti di Maupassant, e poi i poeti maledetti e i poeti del novecento italiano. Da 30 anni poi a questa parte leggo tutto quello che mi capita, toccando e "annusando libri " nelle librerie e nei mercatini. Sono rimasta affascinata e poi sconcertata dallo scrittore e saggista David Forester Vallace, ma ora mi sto dedicando agli scrittori meridionali. Il mio idolo rimane Oriana Fallaci.

Giulia: Qual è stato il periodo della sua vita in cui si è sentita meno ascoltata in riferimento a ciò che scriveva?
R. Quando scrivevo poesie e le pubblicavo, e non avevo riscontri. Ora le stanno riscoprendo, ma non ho voglia di pubblicarle.

Simona96: E' bellissimo poter fare domande ad una scrittrice comodamente da casa *-* xD
C'è stato qualche evento particolare/qualcuno che ti ha spinta a scrivere?
1-Ho cominciato da bambina a guardare la parola, quella scritta, e a renderla bella con una bella grafia. La mia maestra diceva "brava" ed io ho incominciato ad andare oltre il vestito e a riflettere sul contenuto della parola. Se ogni parola ti dice qualcosa, senti la necessità di mettere appunti su carta per non dimenticare. Anche oggi la mia ispirazione prende avvio molte volte da una parola.
Metti sempre il 110 % in ciò che fai o qualche volta ti senti un po' più superficiale?
2-A seconda di ciò che è giusto e buono mi impegno al massimo delle mie forze. Non desisto mai dall'obiettivo, costi quel che costi.
Quanto tempo impieghi per scrivere un libro e quale momento della giornata prediligi per scrivere (nei quali hai più ispirazione, magari)?
3-Non è prevedibile la quantità di tempo, perché ci sono pagine che hanno richiesto un tempo lunghissimo per stare insieme, ed altri momenti in cui in una sola mattinata( è il mio momento migliore( dalle 7 alle 13)scrivo una trentina di pagine. L'ultimo romanzo l'ho scritto in meno di un mese, ma ora deve decantare per un paio di mesi, devo dimenticarlo per poi affrontare i tagli e le correzioni, prima di farlo leggere ad un editor.
Oddio, quante domande
Andreaviscrive: Quanto pensi che uno scrittore dovrebbe mettere di suo nelle proprie storie e quanto di puramente inventato?
R. Uno scrittore mette se stesso, direttamente o indirettamente nelle pagine. Scrivere è guardare il mondo con i suoi occhi, i contenuti di quel suo sguardo possono essere il"vero" o il"verosimile", dipende da lui.
(P.S. Il tuo racconto mi è piaciuto, mandami la tua mail e ti darò dei suggerimenti in privato.)

Giulia Basile ha scritto:

Carissimi tutti, vi chiedo scusa per il mio silenzio, ma, come scrive Feldia, non vi ho abbandonato. Posto qui le vostre domande e insieme tutte le mie risposte per comodità e per fare più in fretta. Scrivetemi ancora, ciao.
GaspareCerzoso: Cosa si sente scrivere un nuovo racconto e com'è iniziare ogni volta d'accapo?
Scrivere racconti non è come scrivere un romanzo, in cui da una struttura centrale solida con alcuni personaggi già ben chiari in mente si possa poi andare di qua e di là come nella costruzione di un hotel con molte stanze e molti ospiti,e aprire finestre quando ti sembra necessario, e arrivare anche a poter cambiare incipit e fine della storia. Il racconto, anche quando comincia dalla fine, in realtà ha una narrazione logica, da A a B. Questo percorso da A a B può essere lungo o breve, questo lo decidi tu. Di solito io mi esercito alla brevità dandomi un numero massimo di battute, anche solo 10 righe in cui devo riuscire a far entrare un racconto di senso compiuto e telegraficamente lasciare che il lettore immagini quello che non ho detto per la brevità. L'inizio può essere legato ad una parola che mi ha colpito( su cui ricamo) o ad un tema, o ad un flash di un fatto letto o ascoltato o vissuto. Con queste premesse cominciare ogni volta non è un problema, ma la cosa più naturale di questo mondo.
Marti 96:

Vorrei chiedere a Giulia quali sono le difficoltà che si trovano nel pubblicare il proprio manoscritto
Mi pare di aver già accennato a questo. Oggi è difficile arrivare alla pubblicazione gratuita e dunque ad una Casa Editrice che voglia investire in uno sconosciuto; è per questo che si va diffondendo la moda del self publishing. Tuttavia, se davvero hai talento, bisogna avere pazienza, mandare in giro il manoscritto e sperare che qualche commissione di lettura anche di una piccola Casa Editrice o qualche editor più onesto nel leggere con attenzione quello che gli capita tra le man i( spesso autentiche porcherie!) considerino meritevole il tuo manoscritto e vedano in questo una qualche percentuale di vendite almeno accettabili. Purtroppo oggi chi pubblica libri, come qualsiasi altro produttore, deve tener conto del mercato e delle vendite. Ahimé.

quietriot: E un'altra domanda, secondo te è "bene" farsi le ossa con concorsi come questi (concorsi che prevedono "limitazioni" se non di tema comunque di lunghezza) o un aspirante dovrebbe "buttarsi" e scrivere direttamente ciò che vuole (libro/racconto) e inviarlo ad una casa editrice? Io personalmente invio e ho inviato spesso miei scritti anche per "testare" il gusto "del pubblico" anche perchè considero importante il giudizio esterno di chi non mi conosce e non è legato a me da vincoli, persone esperte nel campo.
R. Personalmente ho partecipato spesso a concorsi, ma solo a quelli che non prevedono tasse di lettura o iscrizione. E' la prima garanzia. Quando dici " per "testare" il gusto "del pubblico", esageri, primo perché non fa testo tre o dieci lettori, né lo fa un solo racconto; il tuo primo piacere dev'essere nella scrittura, non in quello che pensano gli altri. Infatti, premesso che ogni lettore interpreterà il tuo libro a modo suo, sappiamo che , come ci sono scrittori buoni e scrittori cattivi, ci sono buoni lettori e cattivi lettori. Quello che io mi impongo è di essere vera e di far sentire al lettore i miei sentimenti e le mie emozioni, se ci riesco avrò un pubblico che mi seguirà, altrimenti vuol dire che ho fallito.

palma: Vorrei fare due domande a Giulia.
Nei momenti di difficoltà, di malinconia. Dove trova l'ispirazione?
Quali sono i particolari dei quali lei usufruisce per rendere i suoi libri più originali?
1-Se nella scrittura ci metti te stessa, non ci sono vari momenti dell'anima più favorevoli, come la gioia, o meno produttivi come la malinconia o il dolore. Ci sei tu, con la tua anima intera, e anzi ti dico che, poiché sono i momenti di dolore quelli che ci fanno più riflettere, che ci colpiscono nell'intimità delle nostre debolezze, per me sono questi i momenti più creativi.
2- Con la mia precedente risposta ho già risposto anche a questa: se lo scrittore è se stesso è originale e non si pone l'obiettivo di "rendere" originale quello che fa. Se mai l'unica cosa che deve curare particolarmente è il suo linguaggio e il suo stile ( di volta in volta legato ai personaggi): due tecniche in sintonia per farsi apprezzare, o meglio, distinguere, riconoscere in mezzo agli altri e non essere uno tra mille.
Deneb.D Anch'io ho una domanda per Giulia.
Come si superano i momenti "no" di uno scrittore, quegli istanti in cui c'è totale assenza di ispirazione e creatività?
R. Scrivere è un bisogno e un piacere nello stesso tempo, e come tutti i piaceri della vita uno non se li può imporre. Semplicemente non ti siedi a scrivere, così come succede quando ( nonostante andare a vedere un bel film , o un concerto etc, sia divertimento, tu non hai voglia di andarci e se te lo impongono finisce di essere un divertimento. Quanto alla creatività essa è una tua componente inscindibile da tutto quello che fai, dunque anche quando sei in silenzio, quando stai pensando, quando"guardi assente e immobile" dalla finestra sei creativo, cioè sei tu con la tua immaginazione. Magari non produci parole scritte su carta, ma stai comunque producendo pensiero.

mistery_17 Quali sono gli autori che l'hanno influenzata di più?
Il primo in assoluto Dante, ho imparato da lui l'uso creativo della metafora e del'allegoria che aprono immagini a catena, poi Manzoni per la capacità descrittiva che fa da battistrada alla scenografia nei film; Pirandello per la sua capacità di sintesi e alcuni deliziosi racconti di Maupassant, e poi i poeti maledetti e i poeti del novecento italiano. Da 30 anni poi a questa parte leggo tutto quello che mi capita, toccando e "annusando libri " nelle librerie e nei mercatini. Sono rimasta affascinata e poi sconcertata dallo scrittore e saggista David Forester Vallace, ma ora mi sto dedicando agli scrittori meridionali. Il mio idolo rimane Oriana Fallaci.

Giulia: Qual è stato il periodo della sua vita in cui si è sentita meno ascoltata in riferimento a ciò che scriveva?
R. Quando scrivevo poesie e le pubblicavo, e non avevo riscontri. Ora le stanno riscoprendo, ma non ho voglia di pubblicarle.

Simona96: E' bellissimo poter fare domande ad una scrittrice comodamente da casa *-* xD
C'è stato qualche evento particolare/qualcuno che ti ha spinta a scrivere?
1-Ho cominciato da bambina a guardare la parola, quella scritta, e a renderla bella con una bella grafia. La mia maestra diceva "brava" ed io ho incominciato ad andare oltre il vestito e a riflettere sul contenuto della parola. Se ogni parola ti dice qualcosa, senti la necessità di mettere appunti su carta per non dimenticare. Anche oggi la mia ispirazione prende avvio molte volte da una parola.
Metti sempre il 110 % in ciò che fai o qualche volta ti senti un po' più superficiale?
2-A seconda di ciò che è giusto e buono mi impegno al massimo delle mie forze. Non desisto mai dall'obiettivo, costi quel che costi.
Quanto tempo impieghi per scrivere un libro e quale momento della giornata prediligi per scrivere (nei quali hai più ispirazione, magari)?
3-Non è prevedibile la quantità di tempo, perché ci sono pagine che hanno richiesto un tempo lunghissimo per stare insieme, ed altri momenti in cui in una sola mattinata( è il mio momento migliore( dalle 7 alle 13)scrivo una trentina di pagine. L'ultimo romanzo l'ho scritto in meno di un mese, ma ora deve decantare per un paio di mesi, devo dimenticarlo per poi affrontare i tagli e le correzioni, prima di farlo leggere ad un editor.
Oddio, quante domande
Andreaviscrive: Quanto pensi che uno scrittore dovrebbe mettere di suo nelle proprie storie e quanto di puramente inventato?
R. Uno scrittore mette se stesso, direttamente o indirettamente nelle pagine. Scrivere è guardare il mondo con i suoi occhi, i contenuti di quel suo sguardo possono essere il"vero" o il"verosimile", dipende da lui.
(P.S. Il tuo racconto mi è piaciuto, mandami la tua mail e ti darò dei suggerimenti in privato.)

Grazie per la risposta Giulia, e grazie per il complimento ** ora ti spedisco la mia e-mail per mp

Cara Giulia,
ti ringrazio molto per la risposta al mio interrogativo.
Non so se tu abbia letto i racconti di tutti, ma mi chiedevo se avessi voglia di dare un giudizio critico sul mio elaborato. Negli ultimi tempi ho sempre bisogno di risposte, e non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivo, poerchè tendo sempre a trovare quella minima sfumatura di banalità o di poca chiarezza, che come un piccolo ma intenso soffio, distrugge e abbatte la mia autostima. In questi mesi poter parlare con te è stato un onore grande, e adesso che ho colto dal tuo "prato" semi di saggezza, ti sento vicina come un'amica, che può indirizzarmi verso la strada giusta da percorrere. Spero che avrò presto un giudizio sul mio scritto da parte tua. Grazie.

Director ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Cara Giulia,
ti ringrazio molto per la risposta al mio interrogativo.
Non so se tu abbia letto i racconti di tutti, ma mi chiedevo se avessi voglia di dare un giudizio critico sul mio elaborato. Negli ultimi tempi ho sempre bisogno di risposte, e non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivo, poerchè tendo sempre a trovare quella minima sfumatura di banalità o di poca chiarezza, che come un piccolo ma intenso soffio, distrugge e abbatte la mia autostima. In questi mesi poter parlare con te è stato un onore grande, e adesso che ho colto dal tuo "prato" semi di saggezza, ti sento vicina come un'amica, che può indirizzarmi verso la strada giusta da percorrere. Spero che avrò presto un giudizio sul mio scritto da parte tua. Grazie.

No, mi dispiace Stella, ma Giulia non può dare alcun giudizio in merito al tuo lavoro , in quanto è componente della Commissione e tu sei tra i finalisti.

Il Director

Va bene Mino, grazie, non c'è alcun tipo di problema

Director ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Cara Giulia,
ti ringrazio molto per la risposta al mio interrogativo.
Non so se tu abbia letto i racconti di tutti, ma mi chiedevo se avessi voglia di dare un giudizio critico sul mio elaborato. Negli ultimi tempi ho sempre bisogno di risposte, e non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivo, poerchè tendo sempre a trovare quella minima sfumatura di banalità o di poca chiarezza, che come un piccolo ma intenso soffio, distrugge e abbatte la mia autostima. In questi mesi poter parlare con te è stato un onore grande, e adesso che ho colto dal tuo "prato" semi di saggezza, ti sento vicina come un'amica, che può indirizzarmi verso la strada giusta da percorrere. Spero che avrò presto un giudizio sul mio scritto da parte tua. Grazie.

No, mi dispiace Stella, ma Giulia non può dare alcun giudizio in merito al tuo lavoro , in quanto è componente della Commissione e tu sei tra i finalisti.

Il Director

Ma io e Simona96 no... Potrebbe darci una critica costruttiva per l'anno prossimo? ^^
Ovviamente se è possibile e ha un po' di tempo

Joy10-- ha scritto:

Director ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Cara Giulia,
ti ringrazio molto per la risposta al mio interrogativo.
Non so se tu abbia letto i racconti di tutti, ma mi chiedevo se avessi voglia di dare un giudizio critico sul mio elaborato. Negli ultimi tempi ho sempre bisogno di risposte, e non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivo, poerchè tendo sempre a trovare quella minima sfumatura di banalità o di poca chiarezza, che come un piccolo ma intenso soffio, distrugge e abbatte la mia autostima. In questi mesi poter parlare con te è stato un onore grande, e adesso che ho colto dal tuo "prato" semi di saggezza, ti sento vicina come un'amica, che può indirizzarmi verso la strada giusta da percorrere. Spero che avrò presto un giudizio sul mio scritto da parte tua. Grazie.

No, mi dispiace Stella, ma Giulia non può dare alcun giudizio in merito al tuo lavoro , in quanto è componente della Commissione e tu sei tra i finalisti.

Il Director

Ma io e Simona96 no... Potrebbe darci una critica costruttiva per l'anno prossimo? ^^
Ovviamente se è possibile e ha un po' di tempo

Joy10-- ha scritto:

Director ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Cara Giulia,
ti ringrazio molto per la risposta al mio interrogativo.
Non so se tu abbia letto i racconti di tutti, ma mi chiedevo se avessi voglia di dare un giudizio critico sul mio elaborato. Negli ultimi tempi ho sempre bisogno di risposte, e non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivo, poerchè tendo sempre a trovare quella minima sfumatura di banalità o di poca chiarezza, che come un piccolo ma intenso soffio, distrugge e abbatte la mia autostima. In questi mesi poter parlare con te è stato un onore grande, e adesso che ho colto dal tuo "prato" semi di saggezza, ti sento vicina come un'amica, che può indirizzarmi verso la strada giusta da percorrere. Spero che avrò presto un giudizio sul mio scritto da parte tua. Grazie.

No, mi dispiace Stella, ma Giulia non può dare alcun giudizio in merito al tuo lavoro , in quanto è componente della Commissione e tu sei tra i finalisti.

Il Director

Ma io e Simona96 no... Potrebbe darci una critica costruttiva per l'anno prossimo? ^^
Ovviamente se è possibile e ha un po' di tempo

Suppongo che non dovrebbero esserci problemi, che ne dici Guru?

Francesca ♥フランチエスカ♥ ha scritto:

Joy10-- ha scritto:

Director ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Cara Giulia,
ti ringrazio molto per la risposta al mio interrogativo.
Non so se tu abbia letto i racconti di tutti, ma mi chiedevo se avessi voglia di dare un giudizio critico sul mio elaborato. Negli ultimi tempi ho sempre bisogno di risposte, e non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivo, poerchè tendo sempre a trovare quella minima sfumatura di banalità o di poca chiarezza, che come un piccolo ma intenso soffio, distrugge e abbatte la mia autostima. In questi mesi poter parlare con te è stato un onore grande, e adesso che ho colto dal tuo "prato" semi di saggezza, ti sento vicina come un'amica, che può indirizzarmi verso la strada giusta da percorrere. Spero che avrò presto un giudizio sul mio scritto da parte tua. Grazie.

No, mi dispiace Stella, ma Giulia non può dare alcun giudizio in merito al tuo lavoro , in quanto è componente della Commissione e tu sei tra i finalisti.

Il Director

Ma io e Simona96 no... Potrebbe darci una critica costruttiva per l'anno prossimo? ^^
Ovviamente se è possibile e ha un po' di tempo

Suppongo che non dovrebbero esserci problemi, che ne dici Guru?

Aspettiamo la tua risposta Guru

Joy10-- ha scritto:

Francesca ♥フランチエスカ♥ ha scritto:

Joy10-- ha scritto:

Director ha scritto:

Deneb D. ha scritto:

Cara Giulia,
ti ringrazio molto per la risposta al mio interrogativo.
Non so se tu abbia letto i racconti di tutti, ma mi chiedevo se avessi voglia di dare un giudizio critico sul mio elaborato. Negli ultimi tempi ho sempre bisogno di risposte, e non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivo, poerchè tendo sempre a trovare quella minima sfumatura di banalità o di poca chiarezza, che come un piccolo ma intenso soffio, distrugge e abbatte la mia autostima. In questi mesi poter parlare con te è stato un onore grande, e adesso che ho colto dal tuo "prato" semi di saggezza, ti sento vicina come un'amica, che può indirizzarmi verso la strada giusta da percorrere. Spero che avrò presto un giudizio sul mio scritto da parte tua. Grazie.

No, mi dispiace Stella, ma Giulia non può dare alcun giudizio in merito al tuo lavoro , in quanto è componente della Commissione e tu sei tra i finalisti.

Il Director

Ma io e Simona96 no... Potrebbe darci una critica costruttiva per l'anno prossimo? ^^
Ovviamente se è possibile e ha un po' di tempo

Suppongo che non dovrebbero esserci problemi, che ne dici Guru?

Aspettiamo la tua risposta Guru

Non dovrebbero esserci problemi ragazze, Giulia vuole dare dei consigli a me e io non sono finalista, quindi varrà lo stesso anche per voi