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Feldia

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MessaggioTitolo: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyVen Nov 11, 2011 2:31 am

Bene. 150 iscritti (ormai oltre) ed ecco a voi la sorpresa: un topic per confrontarvi con un autore. In realtà si tratta di un'autrice: Giulia Basile. Alcuni di voi l'hanno incontrata durante i laboratori, altri la potranno incontrare, ma tutti potete confrontarvi con lei in questo topic.

Presto pubblicheremo qualche riga che ci racconti di lei. Intanto, vi informo che entrerà in questo topic ogni lunedì pomeriggio e che risponderà alle domande, agli stimoli, alle osservazioni che avremo raccolto per lei durante la settimana precedente.

Quindi, se oggi è venerdì, abbiamo tre giorni e mezzo di tempo per porre domande a Giulia o chiedere suggerimenti o esplorare curiosità o fare commenti o esprimere osservazioni. Allora, chi comincia?

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SaRiTa 师

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyVen Nov 11, 2011 11:48 am

ah che bellissima sorpresa...comincio io. Allora...la mia più grande curiosità, dopo aver letto il tuo libro, era quella di domandarti....Mentre scrivevi la tua convivenza con L'ospite, ti è capitato di pensare che questo libro potesse diventare una specie di aiuto per coloro che hanno vissuto o vivono la tua stessa situazione? Poteva divetare , secondo te, un grido di speranza per dire che il cancro si può e si deve COMBATTERE? Io spero con tutto il cuore che tutto ciò possa avvenire... Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyVen Nov 11, 2011 3:18 pm

E' meraviglioso questo nuovo post dove si possono fare delle domande ad un autrice con un grande talento come GIULIA BASILE ... visto che mi piace moltissimo leggere libri di qualsiasi genere (noir,gialli,autobiografici,avventura,fantasy...) volevo chiederti da cosa prendi ispirazione mentre scrivi,come fai a rendere i testi originali e convincenti? ^^ ma soprattutto quando è nata in te la passione per la scrittura?la avevi sin da quando sei nata oppure è nata con il tempo e l'hai scoperta crescendo facendola passare da un passatempo a una vera e propria passione? Un abbraccio Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptySab Nov 12, 2011 1:52 am

Bellissime domande! Intanto ecco a voi il curriculum di Giulia estratto dal risvolto di stampa del suo ultimo libro:

La cultura e l’arte sono le costanti della vita
di Giulia Basile, trent’anni di lavoro come docente,
una serie di raccolte poetiche (Nel buio
di dentro, Gatta danzante, La collina dell’infedeltà)
e l’impegno nel volontariato, perché
«non merita nulla dalla vita chi agli altri non
sa dare».
L’autrice si è dedicata per un breve periodo
all’amministrazione della cosa pubblica (in
qualità di sindaco di Noci), tanto quanto è bastato
per allontanarsene; si è quindi dedicata
alla scrittura e alla diffusione della cultura
come fonte di cambiamento nel vissuto sociale,
in primis quello delle donne: fautrici di cambiamento
attraverso l’educazione dei figli.
Dopo una pausa sabbatica per affrontare un
cancro, eccola, penna in pugno, a fare della
scrittura autobiografica una terapia efficace per
sé e per gli altri con il libro L’Hospite (Tholos
Editrice, 2009), un inno alla vita. Editor per la Tholos nel Concorso Scrivoanchio, ora
sta per offrire al ‘suo’ pubblico una silloge di racconti "Tredici Storie per 13 Donne" (Stilo Editrice), a giorni in libreria,
che, ponendo le donne al centro dell’attenzione,
presentano il vissuto femminile e alcuni
scorci del suo amato Sud.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 13, 2011 9:46 am

Feldia ha scritto:
Bellissime domande! Intanto ecco a voi il curriculum di Giulia estratto dal risvolto di stampa del suo ultimo libro:

La cultura e l’arte sono le costanti della vita
di Giulia Basile, trent’anni di lavoro come docente,
una serie di raccolte poetiche (Nel buio
di dentro, Gatta danzante, La collina dell’infedeltà)
e l’impegno nel volontariato, perché
«non merita nulla dalla vita chi agli altri non
sa dare».
L’autrice si è dedicata per un breve periodo
all’amministrazione della cosa pubblica (in
qualità di sindaco di Noci), tanto quanto è bastato
per allontanarsene; si è quindi dedicata
alla scrittura e alla diffusione della cultura
come fonte di cambiamento nel vissuto sociale,
in primis quello delle donne: fautrici di cambiamento
attraverso l’educazione dei figli.
Dopo una pausa sabbatica per affrontare un
cancro, eccola, penna in pugno, a fare della
scrittura autobiografica una terapia efficace per
sé e per gli altri con il libro L’Hospite (Tholos
Editrice, 2009), un inno alla vita. Editor per la Tholos nel Concorso Scrivoanchio, ora
sta per offrire al ‘suo’ pubblico una silloge di racconti "Tredici Storie per 13 Donne" (Stilo Editrice), a giorni in libreria,
che, ponendo le donne al centro dell’attenzione,
presentano il vissuto femminile e alcuni
scorci del suo amato Sud.
Bel curriculum!Grazie mille Feldia Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 13, 2011 6:50 pm

Incontrare Giulia è stato per me veramente toccante ed emozionante.
Ricordo perfettamente quella mattina in spiaggia, il suo sorriso sereno ed i nostri occhi sbalorditi. Com'era possibile vederla sorridere così? Quanta forza doveva avere nel cuore per poter raccontare il suo dolore così apertamente, così sinceramente?
Giulia è DONNA; lo è nel suo coraggio, nella sua grande umiltà, nel modo in cui ci ha fatto conoscere una parte pesante della sua vita, della sua storia.
E' donna nel modo in cui ha affrontato il suo male, facendo della scrittura la sua medicina.
Spero davvero di poterla incontrare ancora =)
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 13, 2011 8:20 pm

Carissima Sarita, innanzi tutto un bentrovato/a a ognuno dei 150 iscritti; grazie a te per il contatto, e grazie per rivolgerti a me con il "tu". Mi piace molto e mi fa sentire più vicina ai giovani e più giovane, in fondo. Eccomi al dunque: quando ho incominciato a scrivere quel diario, l'ho fatto per riempire le lunghe giornate in ospedale, specie le nottate, che come ben sanno tutti, non passano mai quando si soffre. Poi perché non volevo perdermi i particolari di quelle giornate, per ricordare tutto se avessi avuto la fortuna di superarle. Ricordare per capire. Alla fine di quei giorni ho capito che scrivere era stata la terapia più forte contro la paura del cancro, era come averlo guardato in faccia senza temerlo, era come averlo introiettato e sfidato. E proprio allora mi sono resa conto che quelle pagine potevano servire anche ad altre persone, per far capire che non bastano i progressi della scienza( che sono reali nelle guarigioni) se non si ama la vita; se non si hanno progetti , anche piccoli, da realizzare; se non ti senti ogni giorno chiamata a spendere quei 5 talenti che hai avuto in sorte; se non risparmi le tue energie sulle banalità per spenderle sulle cose importanti. Il cancro può essere sconfitto meglio se fai un cocktail di tutte queste cose, se insomma hai dentro"Amore". L'amore rosicchia anche la paura della morte e te la fa accettare, e nel momento in cui accetti la morte come parte naturale della vita, la superi e in quel momento sei pronta a tutto e ti fai beffe dei tuoi nemici, che si chiamino cancro o qualsiasi altro accidenti. Ciao, alla prossima, Giulia

SaRiTa 师 ha scritto:
ah che bellissima sorpresa...comincio io. Allora...la mia più grande curiosità, dopo aver letto il tuo libro, era quella di domandarti....Mentre scrivevi la tua convivenza con L'ospite, ti è capitato di pensare che questo libro potesse diventare una specie di aiuto per coloro che hanno vissuto o vivono la tua stessa situazione? Poteva divetare , secondo te, un grido di speranza per dire che il cancro si può e si deve COMBATTERE? Io spero con tutto il cuore che tutto ciò possa avvenire... Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 13, 2011 8:22 pm

Carissima Omonima...piano, piano, che foga! quante domande! per rispondere dovrei...scrivere subito un altro libro (!?), ma non posso deluderti ( è una nota di merito che mi prendo da sola: non l'ho mai fatto in 30 anni con i miei alunni) e ti rispondo in breve, per ordine.
1 e 2 :prendo ispirazione dalla vita. Non ti sembri retorico, ma è così. Ho l'abitudine di "guardarmi" intorno e dentro, sempre, e non mi propongo di scrivere, mi propongo di vivere. Poi un giorno accade che sento il bisogno di mettermi al Pc e sento che le mani vanno da sole sui tasti ed è come una febbre che mi prende di andare avanti, e il tempo si ferma e il mio corpo non ha bisogni e diventa leggero ( non perde peso,purtroppo, altrimenti farei un sacco di soldi con questo mio metodo...con tutti quelli che scrivono in Italia, che sono più dei lettori, a quest'ora sarei ricca!!!), mentre i pensieri uno dietro l'altro si inseguono. Mi accade così alcune volte di scrivere decine di pagine di botto, e poi magari nulla per giorni e mesi. Ovviamente quello che vien fuori è spesso ridondante, ma quando ho finito un racconto o un testo, lascio passare del tempo, per una specie di distacco dalla mia opera, per esaminarla con gli occhi di un lettore qualsiasi e quindi faccio il lavoro di sgrossatura e di rifinitura. In questo viaggio nella mia opera mi faccio accompagnare sempre da un atteggiamento ironico ed empatico con i protagonisti delle pagine. Faccio in modo che esse si nutrano di sentimenti veri, e il lettore lo sente.
3- Il piacere di scrivere ce l'ho da quando ho imparato a 5 anni a fare le astine dritte nel rigo, come si usava ai miei tempi, e poi a leggere. Più belle erano le frasi che leggevo e più volevo imitarle e mettermi alla prova, superandole. Al liceo, con lo studio dei classici e dei grandi poeti latini e narratori italiani e francesi, e con la maturazione dei miei sentimenti, ho davvero incominciato ad amare la scrittura e a sentire il bisogno di esprimere sulla carta le mie emozioni ed esperienze. Leggere i libri e la realtà aiuta a scrivere. Più ricco sei dentro più hai voglia di metter fuori. Sin dal tempo dei graffiti l'uomo ha "de-scritto" la realtà che aveva intorno, e poi con il linguaggio e la scrittura ha fissato via via la complessità di quello che leggeva intorno a sé. Il suo linguaggio interiore è cresciuto man mano che, nel rapportarsi con la realtà che lo circondava, imparava a conoscere se stesso: "nosce te ipsum" e in maniera naturale saprai leggere e de-scrivere ciò che sei tu e ciò che è il mondo intorno a te. Ovviamente allora scrivere è un tutt'uno con te. Sempre.
Giulia Bragalone ha scritto:
E' meraviglioso questo nuovo post dove si possono fare delle domande ad un autrice con un grande talento come GIULIA BASILE ... visto che mi piace moltissimo leggere libri di qualsiasi genere (noir,gialli,autobiografici,avventura,fantasy...) volevo chiederti da cosa prendi ispirazione mentre scrivi,come fai a rendere i testi originali e convincenti? ^^ ma soprattutto quando è nata in te la passione per la scrittura?la avevi sin da quando sei nata oppure è nata con il tempo e l'hai scoperta crescendo facendola passare da un passatempo a una vera e propria passione? Un abbraccio Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 13, 2011 8:35 pm

Lunastorta ha scritto:
Incontrare Giulia è stato per me veramente toccante ed emozionante.
Ricordo perfettamente quella mattina in spiaggia, il suo sorriso sereno ed i nostri occhi sbalorditi. Com'era possibile vederla sorridere così? Quanta forza doveva avere nel cuore per poter raccontare il suo dolore così apertamente, così sinceramente?
Giulia è DONNA; lo è nel suo coraggio, nella sua grande umiltà, nel modo in cui ci ha fatto conoscere una parte pesante della sua vita, della sua storia.
E' donna nel modo in cui ha affrontato il suo male, facendo della scrittura la sua medicina.
Spero davvero di poterla incontrare ancora =)
Cara Lunastorta, dal momento che hai un ricordo così generoso di me, da oggi per me tu sei Luna e basta, un raggio dritto di luce bianca che mi costringerà a rimanere serena anche nelle giornate grige e uggiose che mi capitano. Ho capito che la gioia è contagiosa;che, se trasmettere dolore e pietà è più facile, trasmettere gioia, anche se costa di più, ed è più difficile, poi "a carambola" si trasferisce intorno a te, ed è un'esplosione di vita, per tutti quelli che entrano nel gioco. Grazie, un abbraccio da donna a donna.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 13, 2011 8:45 pm

Ed ora invertiamo i ruoli e le faccio io due domande: una per la narrativa e una per la poesia.
1- pare che in Italia gli scrittori siano più dei lettori? perchè secondo voi tanti sentono il bisogno di pubblicare (anche a pagamento, visto che si va diffondendo su internet questa possibilità)?
2- in un mondo in cui i parametri di riferimento sono il consumismo, l'arrivismo, il potere, la ricchezza, che spazio e posto può avere oggi la poesia?
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Deneb D.

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyLun Nov 14, 2011 1:26 pm

Cara Giulia,
premettendo che sono onorata di poter dialogare con te su questo forum, giacchè ti considero un'autrice piena di una folgorante personalità, rispondo alle tue domande.

Chi legge, non deve necessariamente saper scrivere. Esistono tante persone che nutrono un amore profondo per la letteratura, e per tutte le forme di arte, ed è proprio questo il motivo per cui si dedicano alla lettura. Ci sono invece, meno personalità, in grando di stravolgere, di far mutare l'arte stessa, in questo caso,l'arte della scrittura. Tutti possono essere lettori, ma pochi possono essere scrittori, veri scrittori, in grado di riempire l'arte dello scrivere con le proprie idee e prospettive circa la vita, e il mondo.
La nostra realtà, sfortunatamente, non è sentimentalista; questo vuol dire che, con il passare del tempo, la sensibilità di ogni uomo si sta sfrantumando, abbattuta da tutti quei falsi valori che si propagano, ormai, così facilmente. Ma ogni scrittore, in questo mondo così scadente, ha un compito preciso, ovvero quello di allietare gli animi, così da ricordare che tutto ciò che ci circonda non deve essere mosso da brutali sentimenti, bensì dall'amore.
La poesia, a mio parere, proprio per il coinvolgimento che stabilisce con il lettore, è una docile ma efficace arma, che se usata appropriatamente, stimola riflessioni, domande, interrogativi, che condurrebbero l'uomo a ritrovare il senso perduto della sua esistenza.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyLun Nov 14, 2011 2:06 pm

Giulia Basile ha scritto:
Ed ora invertiamo i ruoli e le faccio io due domande: una per la narrativa e una per la poesia.
1- pare che in Italia gli scrittori siano più dei lettori? perchè secondo voi tanti sentono il bisogno di pubblicare (anche a pagamento, visto che si va diffondendo su internet questa possibilità)?
2- in un mondo in cui i parametri di riferimento sono il consumismo, l'arrivismo, il potere, la ricchezza, che spazio e posto può avere oggi la poesia?

Rispondo un attimo ora io, dalla parte della poesia...e scusate davvero per il poco tempo che sto dedicando al forum, ma la scuola prende troppo...
Mi sembra di rivivere con questa domanda il grande confronto con i poeti classici e romantici: i primi, nel loro astoricismo, si richiudevano nei meandri della mitologia e del principio di imitazione...Monti su tutti, e la sua poesia acritica. Gli altri, i romantici, ma non Foscolo, bensì Leopardi su tutti, prima interessato civilmente (Canzone ad Angelo Mai) e poi vertendo sempre di più sul sentimento e il pessimismo..e chi non conosce il suo pessimismo. Ecco, forse oggi ci troviamo tra due fuochi: delusi, a volte, dalle miserie che tu giulia hai citato, ci inerpichiamo su quella che è la torre d'avorio dell'estetismo e componiamo egoisti per noi... Quando l'egoismo scema, ecco che si rivela a noi la realtà delle cose, nuda e cruda, e noi pronti a coglierla e a farla su carta...ma è più difficile..vi posso assicurare che è più difficile: perchè la critica non è immediata, ha bisogno di essere ragionata, ha bisogno di prendere parte di qualcosa di costruttivo...l'elogio è diverso: lo scriviamo per noi e ci appaga, noi e la bolla di vetro.
In sintesi, la poesia di critica è fattibile, ma ne vale veramente la pena? Ai posteri, l'ardua sentenza.
Per concludere, un sonetto sul "perchè scrivere"?

ARS POETICA

Sillabare il verso ed alto decantarlo
cadenzando intanto della voce il tono
così che nell’aere si sparga un dolce suono
ed apra poi ogni cuore pronto ad infiammarlo.
Conoscere il sublime, pronti ad incitarlo
con poesie magnifiche, e chiedere perdono
se al lettore questo non par novizio dono:
citar sempre l’antico o al più rielaborarlo.
La via già conosciuta a noi ovvia ci sembra
ma par come le altre ad un genial poeta
perché soltanto a lui il nuovo si propone.
Così mentre attendiamo, l’anima rimembra
e volgesi all’indietro al passato esteta
che primo a noi ci parve novello Cicerone.

Perchè non è vero che si è già scritto tutto: forse il meglio deve ancora arrivare!
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyGio Nov 17, 2011 5:24 pm

...credo di essere un po' una voce fuori dal coro. Ho conosciuto Giulia Basile solo grazie a questo topic, lo ammetto... per questo motivo non sono totalmente sicura di avere il diritto di rispondere. Beh, comunque ci provo. Anche perché ho letto i messaggi fino a qui e... ho letto parole davvero belle. Sì, lo ammetto, mi è venuto il forte desiderio di saperne di più su questa autrice >.<

Giulia Basile ha scritto:
Ed ora invertiamo i ruoli e le faccio io due domande: una per la narrativa e una per la poesia.
1- pare che in Italia gli scrittori siano più dei lettori? perchè secondo voi tanti sentono il bisogno di pubblicare (anche a pagamento, visto che si va diffondendo su internet questa possibilità)?
2- in un mondo in cui i parametri di riferimento sono il consumismo, l'arrivismo, il potere, la ricchezza, che spazio e posto può avere oggi la poesia?
Allora... cerco di rispondere alla prima domanda...
Non è che ci sia bisogno di pubblicare. C'è bisogno di notorietà. Notorietà a poco prezzo, specifico.
Perché il mondo è piccolo (o almeno, i mezzi -di trasporto e di comunicazione- lo hanno reso tale), per cui si sente il bisogno di diventare grandi... Però, tutti vogliono diventare grandi solo per il fatto di essere sé stessi.
E, beh, se riesci a capire all'inutilità di partecipare al grande fratello o di diventare presentatrice alla rai.. che ti resta? Diventare grande per... l'intelligenza. Insomma, tutti dovremmo essere -fino a prova contraria- intelligenti, vero? Questa è la differenza tra l'uomo e l'animale!
E quindi nulla, si arriva a decidere di scrivere, punto. Non so, io la vedo così. Magari sbaglio.
Per me la scrittura dovrebbe nascere come qualcosa di cui non si può fare a meno. Si scrive non per scelta, ma per bisogno. E poi, se ti rendi conto che per scrivere sei apprezzato, e anche molto, questa cosa dovrebbe diventare sempre più grande... e solo allora hai il diritto di essere uno scrittore, e puoi anche dedicarti alla scrittura e basta... anzi, dovresti farlo, perché ciò che scrivi, oltre ad una tua necessità, diviene qualcosa del genere anche per tutte le persone che leggono le tue parole...
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyVen Nov 18, 2011 4:08 am

Betsy, hai fatto benissimo a rispondere!!!! Ogni topic sul forum è aperto a tuttissimi e non ci sono diritti ma doveri di parola!
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 20, 2011 5:16 pm

Deneb D. ha scritto:
Cara Giulia,
premettendo che sono onorata di poter dialogare con te su questo forum, giacchè ti considero un'autrice piena di una folgorante personalità, rispondo alle tue domande.

Chi legge, non deve necessariamente saper scrivere. Esistono tante persone che nutrono un amore profondo per la letteratura, e per tutte le forme di arte, ed è proprio questo il motivo per cui si dedicano alla lettura. Ci sono invece, meno personalità, in grando di stravolgere, di far mutare l'arte stessa, in questo caso,l'arte della scrittura. Tutti possono essere lettori, ma pochi possono essere scrittori, veri scrittori, in grado di riempire l'arte dello scrivere con le proprie idee e prospettive circa la vita, e il mondo.
La nostra realtà, sfortunatamente, non è sentimentalista; questo vuol dire che, con il passare del tempo, la sensibilità di ogni uomo si sta sfrantumando, abbattuta da tutti quei falsi valori che si propagano, ormai, così facilmente. Ma ogni scrittore, in questo mondo così scadente, ha un compito preciso, ovvero quello di allietare gli animi, così da ricordare che tutto ciò che ci circonda non deve essere mosso da brutali sentimenti, bensì dall'amore.
La poesia, a mio parere, proprio per il coinvolgimento che stabilisce con il lettore, è una docile ma efficace arma, che se usata appropriatamente, stimola riflessioni, domande, interrogativi, che condurrebbero l'uomo a ritrovare il senso perduto della sua esistenza.
Carissima Deneb,grazie mille per il contatto. Mi dai la possibilità di dire che convengo con te sul fatto che letori e scrittoristanno insieme, ma su due linee parallele, e convengo che chi legge non deve necessariamente saper scrivere, Io direi di più si legge per imparare a scrivere, non sono per aprirsi al mondo dei vari contenuti trattati dagli autori. Si intuisce anche dalle tue parole che tu sei tra coloro che assegnano alla letteratura un fine edonostico, cioè la scrittura deve avere come fine il bello e serve per dilettare l'animo. C'è poi un'altra corrente di pensiero che sostiene l'utilità dell' opera, che deve educare, trasmettere valori e persino denuncia civile. Mi permetto di segnalarti come esempio, a riprova di quello che ho appena detto, questi versi efficacissimi di Quasimodo, sull'impossibilità di denunciare ( le cetre non in mano ai poeti-cantori ma appese ai rami dei salici) facendo in realtà proprio una denuncia contro l'occupazione straniera.
E come potevano noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
(S.Quasimodo, Giorno dopo Giorno, 1946- "Alle fronde dei salici").
Hai colto in pieno l'aiuto poi che la poesia riesce a dare a chi si interroga sul senso della vita. Denota una sensibilità profonda da parte tua. Io personalmente resto fedele al mio motto di lavoro del docere delectando, e quando scrivo (poesia o prosa) non riesco a spogliarmi della mia vecchia veste e scrivo per il piacere dei lettori( spero) ma anche per trasmettere valori. Con ciò devo anche dirti che non hai risposto alla mia domanda sul perché secondo te molti oggi, pur di vedersi pubblicare un libro, lo fanno anche pagandolo in proprio. Ti aspetto sabato prossimo, ciao. Smile

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Giulia Basile




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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 20, 2011 5:21 pm

betsy* ha scritto:
...credo di essere un po' una voce fuori dal coro. Ho conosciuto Giulia Basile solo grazie a questo topic, lo ammetto... per questo motivo non sono totalmente sicura di avere il diritto di rispondere. Beh, comunque ci provo. Anche perché ho letto i messaggi fino a qui e... ho letto parole davvero belle. Sì, lo ammetto, mi è venuto il forte desiderio di saperne di più su questa autrice >.<

Giulia Basile ha scritto:
Ed ora invertiamo i ruoli e le faccio io due domande: una per la narrativa e una per la poesia.
1- pare che in Italia gli scrittori siano più dei lettori? perchè secondo voi tanti sentono il bisogno di pubblicare (anche a pagamento, visto che si va diffondendo su internet questa possibilità)?
2- in un mondo in cui i parametri di riferimento sono il consumismo, l'arrivismo, il potere, la ricchezza, che spazio e posto può avere oggi la poesia?
Allora... cerco di rispondere alla prima domanda...
Non è che ci sia bisogno di pubblicare. C'è bisogno di notorietà. Notorietà a poco prezzo, specifico.
Perché il mondo è piccolo (o almeno, i mezzi -di trasporto e di comunicazione- lo hanno reso tale), per cui si sente il bisogno di diventare grandi... Però, tutti vogliono diventare grandi solo per il fatto di essere sé stessi.
E, beh, se riesci a capire all'inutilità di partecipare al grande fratello o di diventare presentatrice alla rai.. che ti resta? Diventare grande per... l'intelligenza. Insomma, tutti dovremmo essere -fino a prova contraria- intelligenti, vero? Questa è la differenza tra l'uomo e l'animale!
E quindi nulla, si arriva a decidere di scrivere, punto. Non so, io la vedo così. Magari sbaglio.
Per me la scrittura dovrebbe nascere come qualcosa di cui non si può fare a meno. Si scrive non per scelta, ma per bisogno. E poi, se ti rendi conto che per scrivere sei apprezzato, e anche molto, questa cosa dovrebbe diventare sempre più grande... e solo allora hai il diritto di essere uno scrittore, e puoi anche dedicarti alla scrittura e basta... anzi, dovresti farlo, perché ciò che scrivi, oltre ad una tua necessità, diviene qualcosa del genere anche per tutte le persone che leggono le tue parole...
Brava Betsy, hai fatto dei validi riferimenti a tre aspetti: l'intelligenza, che ci deve mettere sempre sulla buona strada, quella della comprensione di ciò che veramente ha un valore, da ciò che non lo è; la notorietà, frivola ed effimera perché si limita all'essere noto, essere conosciuto da tutti; e la fama, che spetta alla sostanza eccelsa o per lo meno significativa di chi scrive e rimane nel tempo con l'attualità (nel senso di "senza soluzione di continuità") del suo pensiero, del suo sentire, e dei suoi scritti. Al piacere di conoscerti e al piacere di risentirti qui.
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Giulia Basile




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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 20, 2011 5:26 pm

SocratesIII ha scritto:
Giulia Basile ha scritto:
Ed ora invertiamo i ruoli e le faccio io due domande: una per la narrativa e una per la poesia.
1- pare che in Italia gli scrittori siano più dei lettori? perchè secondo voi tanti sentono il bisogno di pubblicare (anche a pagamento, visto che si va diffondendo su internet questa possibilità)?
2- in un mondo in cui i parametri di riferimento sono il consumismo, l'arrivismo, il potere, la ricchezza, che spazio e posto può avere oggi la poesia?

Rispondo un attimo ora io, dalla parte della poesia...e scusate davvero per il poco tempo che sto dedicando al forum, ma la scuola prende troppo...
Mi sembra di rivivere con questa domanda il grande confronto con i poeti classici e romantici: i primi, nel loro astoricismo, si richiudevano nei meandri della mitologia e del principio di imitazione...Monti su tutti, e la sua poesia acritica. Gli altri, i romantici, ma non Foscolo, bensì Leopardi su tutti, prima interessato civilmente (Canzone ad Angelo Mai) e poi vertendo sempre di più sul sentimento e il pessimismo..e chi non conosce il suo pessimismo. Ecco, forse oggi ci troviamo tra due fuochi: delusi, a volte, dalle miserie che tu giulia hai citato, ci inerpichiamo su quella che è la torre d'avorio dell'estetismo e componiamo egoisti per noi... Quando l'egoismo scema, ecco che si rivela a noi la realtà delle cose, nuda e cruda, e noi pronti a coglierla e a farla su carta...ma è più difficile..vi posso assicurare che è più difficile: perchè la critica non è immediata, ha bisogno di essere ragionata, ha bisogno di prendere parte di qualcosa di costruttivo...l'elogio è diverso: lo scriviamo per noi e ci appaga, noi e la bolla di vetro.
In sintesi, la poesia di critica è fattibile, ma ne vale veramente la pena? Ai posteri, l'ardua sentenza.
Per concludere, un sonetto sul "perchè scrivere"?

ARS POETICA

Sillabare il verso ed alto decantarlo
cadenzando intanto della voce il tono
così che nell’aere si sparga un dolce suono
ed apra poi ogni cuore pronto ad infiammarlo.
Conoscere il sublime, pronti ad incitarlo
con poesie magnifiche, e chiedere perdono
se al lettore questo non par novizio dono:
citar sempre l’antico o al più rielaborarlo.
La via già conosciuta a noi ovvia ci sembra
ma par come le altre ad un genial poeta
perché soltanto a lui il nuovo si propone.
Così mentre attendiamo, l’anima rimembra
e volgesi all’indietro al passato esteta
che primo a noi ci parve novello Cicerone.

Perchè non è vero che si è già scritto tutto: forse il meglio deve ancora arrivare!

Caro Socrates, il nostro piacere di scrittori è nostro ed è tutt'uno, come già dicevo, con la nostra natura, ma diverso è quando scriviamo per avere un riscontro dagli altri. Io qui distinguerei gli altri, cioè quelli che possono assorbire dalle nostre parole emozioni e sentimenti; e gli altri, cioè coloro che armi in pugno debbano giudicare le nostre parole e inserirle in un contesto di originalità o di imitazione di autori famosi, o di correnti, o peggio di moda. Non ti saprei dire qual è la strada giusta, so che la critica prende spesso delle cantonate e poi si rimangia tutto, mentre ciò che vale veramente resta e sfida il tempo. Dunque scrivi per te stesso e poi....chi vivrà vedrà. Come mi disse anni fa a Noci la potessa Luisa Spaziani: è più facile che un sughero resti a galla che non un sasso.(Clicco "mi piace"due volte sulla tua ARS POETICA).
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Giulia Basile




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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 20, 2011 5:31 pm

Agli aspiranti narratori di Scrivoanchio (tutti, nessuno escluso, e...non vi sembri banale la cosa, perché quello che qui mi interessa è il come vestite un contenuto)
In attesa del Natale, vi invito a scrivere i vostri pensieri sul tema (massimo tre o quattro). Voglio vedere da dove cominciate, per darvi poi dei suggerimenti per come fare meglio, o continuare, visto che l'incipit di un racconto o di una relazione o di un tema in classe è sempre lo scoglio più difficile.
Ai poeti invece chiedo da quale sentimento o emozione o sensazione o elemento concreto comincerebbero, trattando lo stesso argomento del Natale ( ponderate bene le parole in grassetto).
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Deneb D.

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyDom Nov 20, 2011 8:24 pm

Per molti può essere banale, ma vedere il proprio nome stampato sulla copertina di un libro, può considerarsi come una delle più grandi soddisfazioni nella vita dello scrittore stesso.
Vedersi chiudere una "porta in faccia" da una casa editrice, aspettare per mesi interminabili una risposta che mai arriverà, è doloroso, e spesso molti non riescono ad accettare questa sconfitta, continuando a credere fermamente nella validità di ciò che scrivono. Questo talvolta avviene perchè gli scrittori hanno eccessiva autostima per se stessi, o perchè sono increduli, e così sensibili da non voler accettare lo stato dei fatti: per questo pubblicano in proprio, per poter sentire quel fremito, quel brivido, così vicino, ma così distante, da quello vero, che si sente esplodere dentro, quando il proprio libro è finalmente in circolazione. Ma tuttavia, la vera pubblicazione ti conferisce una soddisfazione maggiore, giacchè vuol dire che i propri scritti sono validi, coerenti, degni di essere diffusi in tutte le librerie. Io non pubblicherei mai in proprio, perchè se fossi convinta che una mia poesia è veramente bella e nessuno è riuscito a scoprire il suo valore, la terrei per me, nascosta tra le pagine di un diario, e sarei felice lo stesso anche senza vedere il mio nome stampato in grassetto su di una copertina, perchè comunque, per il solo fatto di aver scritto, sarei fiera del mio operato.
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Drizzle

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyMar Nov 22, 2011 1:39 pm

Inizio a fare i complimenti a Giulia Basile, scrittrice che non conoscevo, ma che trovo molto disponibile, visto che ha risposto in modo esauriente e appassionato alle nostre domande.
E la poesia che hai citato qualche post indietro (Alle fronde dei salici di Quasimodo) è una delle mie preferite.
I miei pensieri sul Natale sono in fase di elaborazione, ma ne approfitto per chiederti una cosa. Come fai ad essere sicura di non diventare banale? O scontata? Io molte volte temo di mancare d'originalità.
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Giulia Bragalone

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyMar Nov 22, 2011 2:27 pm

Giulia Basile ha scritto:
Carissima Omonima...piano, piano, che foga! quante domande! per rispondere dovrei...scrivere subito un altro libro (!?), ma non posso deluderti ( è una nota di merito che mi prendo da sola: non l'ho mai fatto in 30 anni con i miei alunni) e ti rispondo in breve, per ordine.
1 e 2 :prendo ispirazione dalla vita. Non ti sembri retorico, ma è così. Ho l'abitudine di "guardarmi" intorno e dentro, sempre, e non mi propongo di scrivere, mi propongo di vivere. Poi un giorno accade che sento il bisogno di mettermi al Pc e sento che le mani vanno da sole sui tasti ed è come una febbre che mi prende di andare avanti, e il tempo si ferma e il mio corpo non ha bisogni e diventa leggero ( non perde peso,purtroppo, altrimenti farei un sacco di soldi con questo mio metodo...con tutti quelli che scrivono in Italia, che sono più dei lettori, a quest'ora sarei ricca!!!), mentre i pensieri uno dietro l'altro si inseguono. Mi accade così alcune volte di scrivere decine di pagine di botto, e poi magari nulla per giorni e mesi. Ovviamente quello che vien fuori è spesso ridondante, ma quando ho finito un racconto o un testo, lascio passare del tempo, per una specie di distacco dalla mia opera, per esaminarla con gli occhi di un lettore qualsiasi e quindi faccio il lavoro di sgrossatura e di rifinitura. In questo viaggio nella mia opera mi faccio accompagnare sempre da un atteggiamento ironico ed empatico con i protagonisti delle pagine. Faccio in modo che esse si nutrano di sentimenti veri, e il lettore lo sente.
3- Il piacere di scrivere ce l'ho da quando ho imparato a 5 anni a fare le astine dritte nel rigo, come si usava ai miei tempi, e poi a leggere. Più belle erano le frasi che leggevo e più volevo imitarle e mettermi alla prova, superandole. Al liceo, con lo studio dei classici e dei grandi poeti latini e narratori italiani e francesi, e con la maturazione dei miei sentimenti, ho davvero incominciato ad amare la scrittura e a sentire il bisogno di esprimere sulla carta le mie emozioni ed esperienze. Leggere i libri e la realtà aiuta a scrivere. Più ricco sei dentro più hai voglia di metter fuori. Sin dal tempo dei graffiti l'uomo ha "de-scritto" la realtà che aveva intorno, e poi con il linguaggio e la scrittura ha fissato via via la complessità di quello che leggeva intorno a sé. Il suo linguaggio interiore è cresciuto man mano che, nel rapportarsi con la realtà che lo circondava, imparava a conoscere se stesso: "nosce te ipsum" e in maniera naturale saprai leggere e de-scrivere ciò che sei tu e ciò che è il mondo intorno a te. Ovviamente allora scrivere è un tutt'uno con te. Sempre.
Giulia Bragalone ha scritto:
E' meraviglioso questo nuovo post dove si possono fare delle domande ad un autrice con un grande talento come GIULIA BASILE ... visto che mi piace moltissimo leggere libri di qualsiasi genere (noir,gialli,autobiografici,avventura,fantasy...) volevo chiederti da cosa prendi ispirazione mentre scrivi,come fai a rendere i testi originali e convincenti? ^^ ma soprattutto quando è nata in te la passione per la scrittura?la avevi sin da quando sei nata oppure è nata con il tempo e l'hai scoperta crescendo facendola passare da un passatempo a una vera e propria passione? Un abbraccio Very Happy
Sono felicissima di poter dialogare con una scrittrice come te ma soprattutto ti ringrazio per aver risposto alle mie domande Very Happy credo che per riuscire a scrivere un buon libro bisogna essere anche delle persone profonde che sanno esprimere i propri sentimenti,pensieri ecc...sia attraverso la scrittura (che non è facile e ci vuole molto talento) ed anche con le parole che servono anche esse per esprimere al meglio un pensiero o uno stato d'animo Smile
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyGio Nov 24, 2011 7:44 pm

Deneb D. ha scritto:
Per molti può essere banale, ma vedere il proprio nome stampato sulla copertina di un libro, può considerarsi come una delle più grandi soddisfazioni nella vita dello scrittore stesso.
Vedersi chiudere una "porta in faccia" da una casa editrice, aspettare per mesi interminabili una risposta che mai arriverà, è doloroso, e spesso molti non riescono ad accettare questa sconfitta, continuando a credere fermamente nella validità di ciò che scrivono. Questo talvolta avviene perchè gli scrittori hanno eccessiva autostima per se stessi, o perchè sono increduli, e così sensibili da non voler accettare lo stato dei fatti: per questo pubblicano in proprio, per poter sentire quel fremito, quel brivido, così vicino, ma così distante, da quello vero, che si sente esplodere dentro, quando il proprio libro è finalmente in circolazione. Ma tuttavia, la vera pubblicazione ti conferisce una soddisfazione maggiore, giacchè vuol dire che i propri scritti sono validi, coerenti, degni di essere diffusi in tutte le librerie. Io non pubblicherei mai in proprio, perchè se fossi convinta che una mia poesia è veramente bella e nessuno è riuscito a scoprire il suo valore, la terrei per me, nascosta tra le pagine di un diario, e sarei felice lo stesso anche senza vedere il mio nome stampato in grassetto su di una copertina, perchè comunque, per il solo fatto di aver scritto, sarei fiera del mio operato.
Per una volta (essendo io molto disfattista xD) sono completamente d'accordo con te.
Soprattutto l'ultima frase, che esprime in maniera completa anche il mio pensiero ^^
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyVen Nov 25, 2011 9:12 pm

betsy* ha scritto:
Deneb D. ha scritto:
Per molti può essere banale, ma vedere il proprio nome stampato sulla copertina di un libro, può considerarsi come una delle più grandi soddisfazioni nella vita dello scrittore stesso.
Vedersi chiudere una "porta in faccia" da una casa editrice, aspettare per mesi interminabili una risposta che mai arriverà, è doloroso, e spesso molti non riescono ad accettare questa sconfitta, continuando a credere fermamente nella validità di ciò che scrivono. Questo talvolta avviene perchè gli scrittori hanno eccessiva autostima per se stessi, o perchè sono increduli, e così sensibili da non voler accettare lo stato dei fatti: per questo pubblicano in proprio, per poter sentire quel fremito, quel brivido, così vicino, ma così distante, da quello vero, che si sente esplodere dentro, quando il proprio libro è finalmente in circolazione. Ma tuttavia, la vera pubblicazione ti conferisce una soddisfazione maggiore, giacchè vuol dire che i propri scritti sono validi, coerenti, degni di essere diffusi in tutte le librerie. Io non pubblicherei mai in proprio, perchè se fossi convinta che una mia poesia è veramente bella e nessuno è riuscito a scoprire il suo valore, la terrei per me, nascosta tra le pagine di un diario, e sarei felice lo stesso anche senza vedere il mio nome stampato in grassetto su di una copertina, perchè comunque, per il solo fatto di aver scritto, sarei fiera del mio operato.
Per una volta (essendo io molto disfattista xD) sono completamente d'accordo con te.
Soprattutto l'ultima frase, che esprime in maniera completa anche il mio pensiero ^^

Purtroppo sono stato molto impegnato in questi giorni e non ho potuto connettermi, nemmeno seguire questo post, dunque; però devo dire che condivido in toto quanto avete detto. Secondo me vedere il proprio nome su una copertina è una tra quelle emozioni che ti segnano per una vita! A me piacerebbe tantissimo provarla, chissà se magari un giorno possa riuscirci. A parer mio, però, se le case editrici rinomate non vogliono pubblicarti, non è detto che il tuo operato faccia schifo (scusate) anche perché ci sono molti libri che oggi hanno scalpore che, al momento della presentazione agli editori più ambiti, sono stati scartati e pubblicati da case editrici minori. Ora non ricordo propriamente, ma, se non erro, anche lo stesso Harry Potter, edito in Inghilterra dalla Bloomsbury, fu scartato all'inizio e solo quella piccola azienda ci credette! bom

Il problema è che non conosco né la scrittrice né il suo libro, essendo il primo anno che partecipo Rolling Eyes perciò non so cosa chiederle, non me ne vogliate.
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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptyVen Nov 25, 2011 9:36 pm

[quote="Giulia Basile"]
betsy* ha scritto:
...credo di essere un po' una voce fuori dal coro. Ho conosciuto Giulia Basile solo grazie a questo topic, lo ammetto... per questo motivo non sono totalmente sicura di avere il diritto di rispondere. Beh, comunque ci provo. Anche perché ho letto i messaggi fino a qui e... ho letto parole davvero belle. Sì, lo ammetto, mi è venuto il forte desiderio di saperne di più su questa autrice >.<

Giulia Basile ha scritto:
Ed ora invertiamo i ruoli e le faccio io due domande: una per la narrativa e una per la poesia.
1- pare che in Italia gli scrittori siano più dei lettori? perchè secondo voi tanti sentono il bisogno di pubblicare (anche a pagamento, visto che si va diffondendo su internet questa possibilità)?
2- in un mondo in cui i parametri di riferimento sono il consumismo, l'arrivismo, il potere, la ricchezza, che spazio e posto può avere oggi la poesia?

Anch'io rischio di essere la voce fuori coro, però vorrei esprimere qualche mio parere. Smile
Secondo me, riguardo la seconda domanda, la poesia oggi è completamente assente, anche i testi delle canzoni sembrano essere molto distanti dalla poesia: conta il motivetto per il resto le parole non contano, sono il contorno di una canzone, come la cornice attorno ad uno specchio: è superflua: tutto quello che conta è specchiarsi! (scusate il pessimo paragone) Del resto, oggigiorno, solo alcuni scrittori di romanzi od opere in prosa sanno realmente compiacere come se ci si trovasse difronte a poesia pura anche se, a dirla tutta, la prosa non è mai poesia. Inutile dire che i poeti che son stati agli albori della nostra cultura diventano ogni giorno più lontani e la gente crede che ormai sia storia passata: credo arriverà il giorno in cui non ricorderemo nemmeno più la loro importanza e quello che sono stati per la lingua che parliamo oggi. Facendo il punto della situazione: la poesia è fatta di spazi bianchi nei quali solo il pensiero del lettore può entrarci, sono fatti a quella misura, e dunque la lirica lascia piena libertà e l'amaro in bocca dopo ogni fine strofa. La gente oggi ha il tempo di soffermarsi a pensare, a leggere?
Riflettiamo, perché nell'otto-novecento le opere in prosa (in particolare i romanzi) erano dei mattoni nel senso letterale del termine mentre oggi riteniamo romanzo anche una qualsiasi operetta che non supera le 50-60-70 pagine? Perciò, oramai il senso della scrittura possiamo ritenerlo vanificato, questo per rispondere alla prima domanda, oggigiorno ci si ritrova in libreria con libri scritti da calciatori che, d'altronde, non conoscono l'italiano perché stranieri (però scrivono libri in italiano...bah!), conduttrici televisive che scrivono libri sull'amore...o sulla vita...! Cantanti teenager che scrivono la propria autobiografia...ma cosa caspita hai da raccontare se hai vissuto sedici anni?! Perciò, quel che conta di più è il business, il marketing, il num. di copie che si venderanno e, magari, una casa editrice ambita può preferire uno stupido ed ignorante personaggio televisivo piuttosto che un valido scrittore di cui nessuno ha mai parlato e che nessuno conosce per cui sarebbe necessaria una lunga campagna di testimonial!

Dunque...! Questo è quanto.
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betsy*

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MessaggioTitolo: Re: 4 Chiacchiere con l'autore   4 Chiacchiere con l'autore EmptySab Nov 26, 2011 11:07 pm

Giulia Basile ha scritto:
Agli aspiranti narratori di Scrivoanchio (tutti, nessuno escluso, e...non vi sembri banale la cosa, perché quello che qui mi interessa è il come vestite un contenuto)
In attesa del Natale, vi invito a scrivere i vostri pensieri sul tema (massimo tre o quattro). Voglio vedere da dove cominciate, per darvi poi dei suggerimenti per come fare meglio, o continuare, visto che l'incipit di un racconto o di una relazione o di un tema in classe è sempre lo scoglio più difficile.
Ai poeti invece chiedo da quale sentimento o emozione o sensazione o elemento concreto comincerebbero, trattando lo stesso argomento del Natale ( ponderate bene le parole in grassetto).

Non credo di aver afferrato totalmente ciò che devo fare... mi sembra di aver capito che devo fare una sorta di "inizio-tema" esponendo tre o quattro pensieri sul natale...
Provo, in caso scusami se non ho capito in modo chiaro ciò che dovevo fare!

Fiocchi di neve bianchi, che cadono con leggerezza dal cielo.
Questa è la mia immagine del Natale: un insieme di stereotipi effimeri; una bambina sorridente con degli ingombranti guanti rossi col pelo bianco, chissà dove comprati; una famiglia allegra che si ritrova sorridente davanti ad un albero tutto addobbato alto più di tre metri.
Il natale è anche un'insieme di buoni propositi, la scelta di essere buoni per giustificare altri undici mesi di invidie e rancori reciproci; fare regali a persone per cui non provi affetto ma devi fare buona impressione.
La voglia di fare niente sotto le coperte o con una tazza di cioccolata calda tra le mani: questo è il lato più bello che trovo nella festività... primo anche al vedere la folla in chiesa per quell'unica notte l'anno, con la vana speranza che nel ventunesimo secolo si possa ancora credere a qualcosa.

In realtà non riesco a pensare ad un inizio se non so come dovrei proseguire, quindi credo di aver fatto un po' casino... eppure trasmette bene ciò con cui cerco di iniziare un racconto: l'evocazione di immagini che aiutino a seguire meglio il discorso...
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