La scrittura creativa tra racconto, poesia e multimedialità

Feldia ha scritto:

Frankie95 ha scritto:

Ok allora sarò meno concentrato! Credo che la scrittura sia un tradimento e un peccato per il semplice fatto che qualunque trasposizione di linguaggio da orale a scritto non possa effettivamente riprodurre perfettamente quanto riporta ma è necessariamente condannata a non cogliere e non rivelare i caratteri espressivi veri e propri della parola che, dopo essere stata appena pronunciata, perde sempre più onestà! Ma questo ragionamento evidentemente non può bastare, perchè altrimenti gli scrittori si conterebbero di certo sul palmo di una mano. Il grande 'tradimento infatti operato dallo scrittore, a mio parere, non può essere concepito come tale dal lettore, che invece coglie lo SCRITTO come originalissimo, quasi primordiale, e perciò porta all'autore e alla scrittura in generale a essere totalmente rivalutato e riportato sul piedistallo nonostante una 'piccolissima' intuizione della presenza di quel peccato originario. Il sollievo, la potenza catartica della scrittura deriva dalla consapevolezza dello scrittore di stare per essere perdonato per il suo sforzo dagli altri uomini

bene, ragazzuoli e ragazzuole, cosa ne pensate di queste parole di Frankie?

mi piacerebbe conoscere l'opinione di tutti

La tua, Frankie, è una visione della scrittura che si avvicina molto alla concezione che ne aveva Socrate.
Però perdonami, c'è un passaggio che non ho ben compreso e mi piacerebbe che tu me lo spiegassi in sostanza, per te la scrittura è un modo di riprodurre il pensiero?

Ad essere sincera anche io non ho capito cosa è per te la scrittura, perdonami Potresti spiegarmelo ?

Bene, riprendiamo le fila di questo discorso con qualche domanda. Alcune le ho già poste qualche giorno fa, altre no, quindi... partecipazione!

Come si è caratterizzato il percorso di scrittura del vostro testo? Cosa vi aspettate da voi stessi nella vostra vita di scrittori? Cosa vi piace o meno del vostro stile di scrittura?

Io non ho mai avuto accessiva autostima circa ciò che scrivo, sarà a causa della paura di essere fraintesi, oppure il timore di non sapermi esprimere eccessivamente bene.. Il mio stile mi piace, diciamo che mi caratterizzo per l'uso frequente di figure retoriche, a tratti la narrazione assomiglia ad una poesia, e questo a mio parere è un ulteriore strumento di coinvolgimento del lettore, che è l'obbiettivo principale che l'autore deve raggiungere.

Feldia ha scritto:

Bene, riprendiamo le fila di questo discorso con qualche domanda. Alcune le ho già poste qualche giorno fa, altre no, quindi... partecipazione!

Come si è caratterizzato il percorso di scrittura del vostro testo? Cosa vi aspettate da voi stessi nella vostra vita di scrittori? Cosa vi piace o meno del vostro stile di scrittura?

Ho due stili distinti: uno che è molto speculativo e poetico, usato nei racconti più "umani" (diciamo nelle novelle), e uno stile semplice e (spero) incisivo che adopero nei racconti che si concentrano sulla trama, come fantasy o fantascienza. Questi due stili sono ancora lungi dall'essere perfetti, e risentono dell'influenza di moltissimi scrittori. Il primo mi soddisfa di più del secondo. Devo dire che la distinzione non è volontaria, ma si auto-impone a seconda del racconto che sta nascendo. A volte sono soddisfatto del mio stile, altre volte mi tedia enormemente; come sempre, chi scrive fa tantissima fatica a giudicare i propri figli.

Generalmente ho notato che i miei racconti finiscono sempre in tragedia o comunque in modo triste; questo può andare bene, perché la mia scrittura è molto malinconica, ma vorrei anche trovare un mondo per esprimere il mio senso dell'umorismo, che per ora non ha trovato molto spazio nei miei scritti. Combinare la tristezza con la risata è per me uno dei sommi punti di arrivo dell'arte... si pensi per esempio a La vita è bella di Benigni.

Quanto al mio futuro, il mio piano è tanto semplice quanto difficile e lungo. Voglio iniziare a farmi conoscere grazie a concorsi come questo, che offrono una bella opportunità ai giovani. Quando avrò un minimo di prestigio, intendo concentrare tutte le mie forze su un libro e poi trovare il modo di pubblicarlo. Da lì potrei iniziare una carriera di scrittore, se me ne rivelassi all'altezza, e anche iniziare Lettere all'università a cuor leggero. Aspetto e spero.

Spesso mi capita di iniziare a scrivere perché altrimenti non riuscirei a fare altro....perché le idee mi vengono tutte di colpo e non riesco a tenerle a bada, quando scrivo la mia mente va più veloce della mia mano...non riesco a starle dietro: quando la mano a appena finito di scrivere una frase, la mia mente a già finito la frase successiva. L'unico problema e che le idee bellissime mi vengono di sera......poi faccio un po' di confusione nel ricordarmele...... . Quando scrivo non riesco a terminare....perché appena metto giù la matita puf.....altre mille idee che emergono.....e allora un testo di nove capitoli lo scrivo in quattro giorni...

Feldia ha scritto:

Frankie95 ha scritto:

Ok allora sarò meno concentrato! Credo che la scrittura sia un tradimento e un peccato per il semplice fatto che qualunque trasposizione di linguaggio da orale a scritto non possa effettivamente riprodurre perfettamente quanto riporta ma è necessariamente condannata a non cogliere e non rivelare i caratteri espressivi veri e propri della parola che, dopo essere stata appena pronunciata, perde sempre più onestà! Ma questo ragionamento evidentemente non può bastare, perchè altrimenti gli scrittori si conterebbero di certo sul palmo di una mano. Il grande 'tradimento infatti operato dallo scrittore, a mio parere, non può essere concepito come tale dal lettore, che invece coglie lo SCRITTO come originalissimo, quasi primordiale, e perciò porta all'autore e alla scrittura in generale a essere totalmente rivalutato e riportato sul piedistallo nonostante una 'piccolissima' intuizione della presenza di quel peccato originario. Il sollievo, la potenza catartica della scrittura deriva dalla consapevolezza dello scrittore di stare per essere perdonato per il suo sforzo dagli altri uomini

bene, ragazzuoli e ragazzuole, cosa ne pensate di queste parole di Frankie?

mi piacerebbe conoscere l'opinione di tutti

Io la penso esattamente come lui Questo è quello in cui credeva Socrate, la filosofia si dovrebbe oralmente perché leggendola non si capirebbero le sfumature, le tonalità con cui il filosofo ce le imprime nella memoria e colpisce la nostra curiosità e la nostra ansia di sapere. Stessa cosa vale per i nostri testi e per questo mi è molto piaciuta l'iniziativa di quest'anno dell'audioscrittura. Così si può letteralmente recitare la propria opera risaltando le parti che vogliamo risaltare e portando chi legge direttamente alle nostre stesse conclusioni in poche parole, facendo trasparire la nostra emozione mentre leggiamo

Feldia ha scritto:

Come si è caratterizzato il percorso di scrittura del vostro testo? Cosa vi aspettate da voi stessi nella vostra vita di scrittori? Cosa vi piace o meno del vostro stile di scrittura?

Personalmente, quando scrivo cerco di essere più realista possibile...vorrei che il lettore provasse le stesse sensazioni dei personaggi, che respirasse la loro stessa aria e vedesse con i loro occhi. Per questo riempio sempre i miei racconti di dettagli concreti, e prediligo il punto di vista interno.
Non mi piace molto usare il narratore onnisciente per spiegare certi passaggi, preferisco lasciare che la storia si spieghi da sé. Alcune delle povere cavie umane a cui faccio leggere i miei racconti dicono che spesso questo va a discapito della comprensibilità, perché è difficile capire tutto quello che ho cercato di comunicare dopo una sola lettura. Per questo nel racconto ho cercato di combinare chiarezza e realismo, e spero di esserci riuscita

Feldia ha scritto:

Bene, riprendiamo le fila di questo discorso con qualche domanda. Alcune le ho già poste qualche giorno fa, altre no, quindi... partecipazione!

Come si è caratterizzato il percorso di scrittura del vostro testo? Cosa vi aspettate da voi stessi nella vostra vita di scrittori? Cosa vi piace o meno del vostro stile di scrittura?

"Tranquillità".
Forse è questa la parola-chiave di cui ho usufruito nelle settimane in cui ho scritto le mie poesie.
Sembra strano sentirselo dire da una come me che, di solito, è la pessimista in persona.
Non so cosa aspettarmi nella mia vita da scrittrice, ho le idee confuse in quest'ambito.
Mi piacerebbe, però, un giorno, pubblicare un libro... sarebbe come realizzare un sogno!
Vedere il proprio libro nelle mani della gente, sarebbe un'emozione straordinaria!
La cosa che mi piace di più del mio stile di scrittura è che riesco a trovare quasi sempre le parole giuste per concludere una poesia. E poi adoro inserire metafore!

Feldia ha scritto:

Bene, riprendiamo le fila di questo discorso con qualche domanda. Alcune le ho già poste qualche giorno fa, altre no, quindi... partecipazione!

Come si è caratterizzato il percorso di scrittura del vostro testo? Cosa vi aspettate da voi stessi nella vostra vita di scrittori? Cosa vi piace o meno del vostro stile di scrittura?

Percorso molto frastagliato :S non sempre c'era l'ispirazione e quando essa era presente è capitato anche che alcuni termini non fossero adatti ed ho dovuto cercarne altri -.- Non mi aspetto molto da questa vita perché so che non ho la testa e forse nemmeno la capacità di scrivere qualcosa che mi porti un premio o che possa far nascere qualcosa nell'animo di chi lo legge. Spero che comunque piaccia quello che scrivo, perché mi piace molto scrivere testi abbastanza critici su temi di attualità o poesie smielate

Feldia ha scritto:

Intanto, visto che siete in diritttura d'arrivo sul percorso di scrittura, vorrei invitarvi a riflettere su alcune domande:

- com'è/come è stato scrivere questo testo?
- qual è stato il momento di scrittura più semplice/difficile?
- qual è stata (se c'è stata) la persona/l'esperienza più importante per questo testo?
- come sarebbe stato questo testo se scritto un anno fa?
- immaginate una metafora che racconti il vostro processo di scrittura. La scrittura di questo testo è stata come...

quotate questa nota ogni volta che rispondete, please

Finalmente posso rispondere anche io!

Allora.

Scrivere il mio testo è stato, tutto sommato, semplice. La penna correva veloce come un razzo sulla carta e, alla fin fine, è riuscita a farmi amare i miei personaggi, ai quali mi sono stra-affezionata.

Il momento più semplice è stato scrivere il finale (l'Epilogo è stata la prima parte del racconto che ho scritto, tanto per ricordarmi dove sarei dovuta arrivare.), è venuto fuori da un eccesso di zuccheri e di Baci Perugina. Tra l'altro, quel giorno ero in vena di romanticismi.
Il momento più difficile è stato, invece, tutta l'opera di copiatura sul computer, anche perchè devo essere sincera: non penso di aver rispettato tutte le regole di impostazione, non solo perchè io già per principio non amo scrivere i miei componimenti sul pc, ma anche perchè non avevo capito benissimo come impostare il tutto, quindi spero che il mio elaborato risulti valido nonostante qualche (spero solo qualche! xD) imprecisione.

L'esperienza più importante per questo testo? Quella che ho vissuto quest'anno come animatrice all'Estate Ragazzi della parrocchia che frequento da quando sono piccola. Perchè Base Stizzy, senza i miei amici e, soprattutto, i nostri bambini, non avrebbe mai preso vita. Dopotutto Stizzy esiste davvero, dato che i miei animati hanno scritto sul serio dei comandamenti su una specie di grosso mattone, quest'Estate, sostenendo di credere in una certa Stizzy, che alla fine si è scoperto essere una trave!

Questo testo un anno fa' non sarebbe esistito. Stizzy non era ancora stata scoperta, ed io non ero ancora animatrice.

La scrittura di questo testo è stata come vivere di nuovo l'esperienza narrata assieme ai miei amici, anche se in terza persona, con personaggi diversi come protagonisti (ed un epilogo diverso -per fortuna- da quello vissuto da me xD)!

Feldia ha scritto:

Intanto, visto che siete in diritttura d'arrivo sul percorso di scrittura, vorrei invitarvi a riflettere su alcune domande:

- com'è/come è stato scrivere questo testo?
- qual è stato il momento di scrittura più semplice/difficile?
- qual è stata (se c'è stata) la persona/l'esperienza più importante per questo testo?
- come sarebbe stato questo testo se scritto un anno fa?
- immaginate una metafora che racconti il vostro processo di scrittura. La scrittura di questo testo è stata come...

quotate questa nota ogni volta che rispondete, please

- Devastante, ho tirato fuori tutto il buio nascosto dalla mia pelle.
- Il più semplice è stato l'inizio. Come carly, ho cominciato dall'epilogo. Che in realtà non era nato come epilogo, ma come sfogo. Poi ho avuto l'ispirazione, ed è arrivata la parte più difficile: dare a quell'epilogo, un inizio... e uno svolgimento!
- C'è stata una persona, c'è stata un'esperienza. Ma non sto qui a raccontarla.
- Non sarebbe stato!
-La scrittura di questo testo è stata come un lungo urlo liberatorio..

MadamaButterfly ha scritto:

Feldia ha scritto:

Intanto, visto che siete in diritttura d'arrivo sul percorso di scrittura, vorrei invitarvi a riflettere su alcune domande:

- com'è/come è stato scrivere questo testo?
- qual è stato il momento di scrittura più semplice/difficile?
- qual è stata (se c'è stata) la persona/l'esperienza più importante per questo testo?
- come sarebbe stato questo testo se scritto un anno fa?
- immaginate una metafora che racconti il vostro processo di scrittura. La scrittura di questo testo è stata come...

quotate questa nota ogni volta che rispondete, please

Finalmente posso rispondere anche io!

Allora.

Scrivere il mio testo è stato, tutto sommato, semplice. La penna correva veloce come un razzo sulla carta e, alla fin fine, è riuscita a farmi amare i miei personaggi, ai quali mi sono stra-affezionata.

Il momento più semplice è stato scrivere il finale (l'Epilogo è stata la prima parte del racconto che ho scritto, tanto per ricordarmi dove sarei dovuta arrivare.), è venuto fuori da un eccesso di zuccheri e di Baci Perugina. Tra l'altro, quel giorno ero in vena di romanticismi.
Il momento più difficile è stato, invece, tutta l'opera di copiatura sul computer, anche perchè devo essere sincera: non penso di aver rispettato tutte le regole di impostazione, non solo perchè io già per principio non amo scrivere i miei componimenti sul pc, ma anche perchè non avevo capito benissimo come impostare il tutto, quindi spero che il mio elaborato risulti valido nonostante qualche (spero solo qualche! xD) imprecisione.

L'esperienza più importante per questo testo? Quella che ho vissuto quest'anno come animatrice all'Estate Ragazzi della parrocchia che frequento da quando sono piccola. Perchè Base Stizzy, senza i miei amici e, soprattutto, i nostri bambini, non avrebbe mai preso vita. Dopotutto Stizzy esiste davvero, dato che i miei animati hanno scritto sul serio dei comandamenti su una specie di grosso mattone, quest'Estate, sostenendo di credere in una certa Stizzy, che alla fine si è scoperto essere una trave!

Questo testo un anno fa' non sarebbe esistito. Stizzy non era ancora stata scoperta, ed io non ero ancora animatrice.

La scrittura di questo testo è stata come vivere di nuovo l'esperienza narrata assieme ai miei amici, anche se in terza persona, con personaggi diversi come protagonisti (ed un epilogo diverso -per fortuna- da quello vissuto da me xD)!

Aspettavo da un po' la tua risposta

marty96 ha scritto:

Aspettavo da un po' la tua risposta

Wow, grazie, così mi fai sentire una persona interessante xD

MadamaButterfly ha scritto:

marty96 ha scritto:

Aspettavo da un po' la tua risposta

Wow, grazie, così mi fai sentire una persona interessante xD

Ahahahahah xD

Feldia ha scritto:

]Intanto, visto che siete in diritttura d'arrivo sul percorso di scrittura, vorrei invitarvi a riflettere su alcune domande:

- com'è/come è stato scrivere questo testo?
- qual è stato il momento di scrittura più semplice/difficile?
- qual è stata (se c'è stata) la persona/l'esperienza più importante per questo testo?
- come sarebbe stato questo testo se scritto un anno fa?
- immaginate una metafora che racconti il vostro processo di scrittura. La scrittura di questo testo è stata come...

quotate questa nota ogni volta che rispondete, please

La prima stesura è stata molto semplice.. Avevo scritto la prima parte del mio racconto in estate, a tempo perso, e l'avevo abbandonata... Una sera d'ottobre, ho riaperto il cassetto dove l'avevo chiusa, e...ho finito il racconto Scrivere questo testo è stato emozionante.. ero molto carica di eccitazione..soprattutto quando l'ho terminato: la notte non ho dormito..!
La parte più difficile di questa esperienza è stata la revisione, cambiare, aggiungere, togliere, provare nuove soluzioni...fino all'ultimo sono stata indecisa su alcuni passaggi!
La scrittura di questo testo è stata come fare un riassunto di tutto ciò che avevo appreso, provato in quel periodo, una sintesi di tutto ciò che avevo da dire quando l'ho scritto..(se avessi dovuto scriverlo ORA sarebbe stato molto diverso, poichè si sono aggiunte altre esperienze e ho nuove e diverse cose da comunicare su cui avrei focalizzato la mia attenzione..e la stessa sarebbe avvenuta se avessi dovuto scriverlo un anno fa)

La cosa che ho tentato di fare nel mio racconto, è stato fondamentalmente intrecciare 3 storie, per rendere la trama più articolata e interessante. Il mio testo voleva presentarsi come confronto tra due mondi, che si sviluppava attrverso la storia di due persone totalmente diverse, agli antipodi del mondo, che si incontrano grazie alla mediazione di un terzo personaggio, fulcro di tutte le vicende.

Feldia ha scritto:

Come si è caratterizzato il percorso di scrittura del vostro testo? Cosa vi aspettate da voi stessi nella vostra vita di scrittori? Cosa vi piace o meno del vostro stile di scrittura?

I miei testi hanno sempre occasioni reali come ispirazione. Infatti il mio stile è molto semplice, molto lineare, a volte troppo xD ma essendo nata come scrittrice di FanFiction la domenda che mi ripeto continuamente, quando osservo una situazione, è: 'come evolverebbe?'
E da lì nasce tutta una storia contorta xD
Vita da scrittore? Veramente non ci ho mai pensato perché non credo di poter avere una qualche possibilità, per il semplice motivo che non credo che a nessuno mai interessaranno gli arrovellamenti mentali di una illustre sconosciuta ^^" E poi non vorrei essere odiata dagli studenti del futuro xD
Il mio stile cambia in continuazione, ancora non saprei come definirlo, ma credo si sia modellato su Paolini (conoscete tutti Eragon, no?). Quando leggoi suoi libri, li sento vicini a come li avrei scritti io, come avrei espresso alcuni concetti (:
Soppongo che comunque sia troppo minimale ^^"

N a m i n é ha scritto:

Feldia ha scritto:

Come si è caratterizzato il percorso di scrittura del vostro testo? Cosa vi aspettate da voi stessi nella vostra vita di scrittori? Cosa vi piace o meno del vostro stile di scrittura?

I miei testi hanno sempre occasioni reali come ispirazione. Infatti il mio stile è molto semplice, molto lineare, a volte troppo xD ma essendo nata come scrittrice di FanFiction la domenda che mi ripeto continuamente, quando osservo una situazione, è: 'come evolverebbe?'
E da lì nasce tutta una storia contorta xD
Vita da scrittore? Veramente non ci ho mai pensato perché non credo di poter avere una qualche possibilità, per il semplice motivo che non credo che a nessuno mai interessaranno gli arrovellamenti mentali di una illustre sconosciuta ^^" E poi non vorrei essere odiata dagli studenti del futuro xD
Il mio stile cambia in continuazione, ancora non saprei come definirlo, ma credo si sia modellato su Paolini (conoscete tutti Eragon, no?). Quando leggoi suoi libri, li sento vicini a come li avrei scritti io, come avrei espresso alcuni concetti (:
Soppongo che comunque sia troppo minimale ^^"

Ti ho beccata Anto, finalmente !!
Scusate L'OT ma io amo questa ragazza

Deneb D. ha scritto:

N a m i n é ha scritto:

Feldia ha scritto:

Come si è caratterizzato il percorso di scrittura del vostro testo? Cosa vi aspettate da voi stessi nella vostra vita di scrittori? Cosa vi piace o meno del vostro stile di scrittura?

I miei testi hanno sempre occasioni reali come ispirazione. Infatti il mio stile è molto semplice, molto lineare, a volte troppo xD ma essendo nata come scrittrice di FanFiction la domenda che mi ripeto continuamente, quando osservo una situazione, è: 'come evolverebbe?'
E da lì nasce tutta una storia contorta xD
Vita da scrittore? Veramente non ci ho mai pensato perché non credo di poter avere una qualche possibilità, per il semplice motivo che non credo che a nessuno mai interessaranno gli arrovellamenti mentali di una illustre sconosciuta ^^" E poi non vorrei essere odiata dagli studenti del futuro xD
Il mio stile cambia in continuazione, ancora non saprei come definirlo, ma credo si sia modellato su Paolini (conoscete tutti Eragon, no?). Quando leggoi suoi libri, li sento vicini a come li avrei scritti io, come avrei espresso alcuni concetti (:
Soppongo che comunque sia troppo minimale ^^"

Ti ho beccata Anto, finalmente !!
Scusate L'OT ma io amo questa ragazza

ahahahh sembra che aspettassi con ansia il suo post xD

Oddio così mi fate sentire importante, non si fa xD

Ma sono l'unica che non trova il post di Feldia dove fa le domande alle quali avete risposto? (Intendo quelle con l'elenco)

Feldia ha scritto:

Intanto, visto che siete in diritttura d'arrivo sul percorso di scrittura, vorrei invitarvi a riflettere su alcune domande:

- com'è/come è stato scrivere questo testo?
- qual è stato il momento di scrittura più semplice/difficile?
- qual è stata (se c'è stata) la persona/l'esperienza più importante per questo testo?
- come sarebbe stato questo testo se scritto un anno fa?
- immaginate una metafora che racconti il vostro processo di scrittura. La scrittura di questo testo è stata come...

quotate questa nota ogni volta che rispondete, please

Ecco a te

marty96 ha scritto:

Feldia ha scritto:

Intanto, visto che siete in diritttura d'arrivo sul percorso di scrittura, vorrei invitarvi a riflettere su alcune domande:

- com'è/come è stato scrivere questo testo?
- qual è stato il momento di scrittura più semplice/difficile?
- qual è stata (se c'è stata) la persona/l'esperienza più importante per questo testo?
- come sarebbe stato questo testo se scritto un anno fa?
- immaginate una metafora che racconti il vostro processo di scrittura. La scrittura di questo testo è stata come...

quotate questa nota ogni volta che rispondete, please

Ecco a te

Intendevo "a che pagina" comunque... xD
Ok, allora lo copio senza prendere il post originale xD

1) Emozionante, soprattutto perchè sono un'incompiuta, quindi per me è stato incredibile finire un testo di 10 pagine in una 20ina di ore distribuite in 4-5 giorni.
2) L'inizio è stato più semplice, perchè ero partita in quarta, ma mi sono frenata dopo il 2° capitolo ^^ ". Le parti più difficili sono state riprendere il ritmo della narrazione e convincere mio padre che nessun ragazzo di 5° è interessato a me (o viceversa) xD
3) Suppongo lo stimolo da parte della prof di lettere (che mi ha spinto a partecipare, riponendo fiducia nelle mie capacità) e il tipo opposto di incoraggiamento da parte di mia madre, che mi ha detto che ho abbandonato il mio sogno di diventare scrittrice, che sono un'incompiuta, che cambio spesso idea, fin troppo spesso, e che prima ero molto più interessata, ecc.. (qualche volta vi devo parlare anche dei suoi lati positivi, la sto facendo passare per mostro in diversi post xD)
4) Un anno fa? Un anno fa non avevo ancora trovato un concorso innovativo come questo, dove ci si può confrontare con miei coetanei su argomenti come i libri o l'analisi del pensiero & simili, senza che mi mandino a quel paese xD
5) La scrittura di questo testo è stata come una liberazione, una dimostrazione delle mie capacità ai miei amici, ai miei parenti e, soprattutto, a me stessa (sarà una metafora valida? ^^ " xD)

Simona96 ha scritto:

marty96 ha scritto:

Feldia ha scritto:

Intanto, visto che siete in diritttura d'arrivo sul percorso di scrittura, vorrei invitarvi a riflettere su alcune domande:

- com'è/come è stato scrivere questo testo?
- qual è stato il momento di scrittura più semplice/difficile?
- qual è stata (se c'è stata) la persona/l'esperienza più importante per questo testo?
- come sarebbe stato questo testo se scritto un anno fa?
- immaginate una metafora che racconti il vostro processo di scrittura. La scrittura di questo testo è stata come...

quotate questa nota ogni volta che rispondete, please

Ecco a te

Intendevo "a che pagina" comunque... xD
Ok, allora lo copio senza prendere il post originale xD

1) Emozionante, soprattutto perchè sono un'incompiuta, quindi per me è stato incredibile finire un testo di 10 pagine in una 20ina di ore distribuite in 4-5 giorni.
2) L'inizio è stato più semplice, perchè ero partita in quarta, ma mi sono frenata dopo il 2° capitolo ^^ ". Le parti più difficili sono state riprendere il ritmo della narrazione e convincere mio padre che nessun ragazzo di 5° è interessato a me (o viceversa) xD
3) Suppongo lo stimolo da parte della prof di lettere (che mi ha spinto a partecipare, riponendo fiducia nelle mie capacità) e il tipo opposto di incoraggiamento da parte di mia madre, che mi ha detto che ho abbandonato il mio sogno di diventare scrittrice, che sono un'incompiuta, che cambio spesso idea, fin troppo spesso, e che prima ero molto più interessata, ecc.. (qualche volta vi devo parlare anche dei suoi lati positivi, la sto facendo passare per mostro in diversi post xD)
4) Un anno fa? Un anno fa non avevo ancora trovato un concorso innovativo come questo, dove ci si può confrontare con miei coetanei su argomenti come i libri o l'analisi del pensiero & simili, senza che mi mandino a quel paese xD
5) La scrittura di questo testo è stata come una liberazione, una dimostrazione delle mie capacità ai miei amici, ai miei parenti e, soprattutto, a me stessa (sarà una metafora valida? ^^ " xD)

Scusami, credevo intendessi le domande xD