Io figlio, fratello, nipote... le relazioni in famiglia

glicine ha scritto:

Dipende dalle situazioni è vero ... a volte i casi non sono gravi ... in ogni caso credo sia un trauma per un figlio vedere i propri genitori che non si amano più

Si ti ringrazio perchè tu vai oltre la riflessività ... tu hai proprio un bel modo di porti le domande e di porle a noi

Tutti questi complimenti, adesso arrosisco
In fin dei conti penso che la riflessione sia un modo utile per poter migliorare se stessi; se ci poniamo delle domande sul mondo, se iniziamo a guardare gli avvicendamenti della vita non solo più dal nostro punto di vista, ma da un punto di vista più ampio, ci possiamo rendere conto di quanto possiamo imparare sentendo parlare gli altri, ascoltando le opinioni disparate della gente, per poi trarre una conclusione personale e soggettiva.
Io lo faccio ogni giorno: mi guardo attorno e spesso incontro l'espressione di queste persone sfrastornate dal dolore.. Allora mi rendo disponibile, e ascolto, ascolto e ascolto, solo alla fine fornisco una mia opinione. E capisco quanto possa essere difficile per i ragazzi vivere in una famiglia di genitori separati.

Deneb D. ha scritto:

Il nucleo famigliare è l'elemento base sul quale si costruisce la personalità di un figlio, perchè il bambino, avendo un cervello simile ad una spugna super assorbente, capta i comportamenti assunti dai suoi genitori per poi crescere in una determinata maniera.
Ho notato che sono sempre più in numero di famiglie che presentano dei genitori separati; e ho potuto notare personalmente come i ragazzi o i bambini che vivono questa situazione assumano degli atteggiamenti diversi dagli altri, tendono sempre ad essere o eccessivamente irruenti o eccessivamente timidi. Vorrei sapere cosa ne pensate di questo argomento, e se ho ferito qualcuno che ha i genitori separati, chiedo scusa.

Ecco, quelle persone strane di cui parli, io sono una di quelle XD mi hai descritto alla perfezione...magari la differenza non si nota a primo acchitto, ma a lungo andare si riescono a denotare abbastanza precisamente i figli cresciuti in famiglie stabili...e quelli no.
Ho molti amici con famiglie stabili, ma con loro non ho mai legato parecchio, come se ci fosse comunque un qualcosa che ci separasse. A volte parliamo e non ci capiamo...e non pretendo di essere capita da loro, o viceversa....
Ho scoperto invece che ci sono molti ragazzi con genitori divorziati, e ultimamente con questi ho legato parecchio...finalmente non mi sento sola come prima. Infatti tutti i miei più grandi amici hanno famiglie completamente disastrate...e sento che quando parlo con loro, mi capiscono veramente.
Comunque non sempre la differenza tra questi due tipi di persona è negativa, anzi, molte volte mi sono accorta che mentre i ragazzi normali hanno menti abbastanza schematiche e chiuse, i ragazzi con genitori separati riescono più ad aprire la testa, sono più sensibili, anche se non sembra, e molte volte sono assai più maturi, perchè comunque le cose che hanno passato li hanno fatti crescere, nel bene o nel male

Ti ringrazio anche io per aver scelto una tematica così importante.

Ahahahha Deneb sei amata da tutti insomma

glicine ha scritto:

Prima di tutto ti ringrazio perchè inserisci sempre dei bei argomenti di discussione ...Dunque Io sinceramente non credo che sempre sempre possa influire ... ad esempio io ho la mia migliore amica con i genitori separati ma non ha mai avuto atteggiamente come chiami tu diversi A volte però ho notato anche io che Questa separazione porta a delle ferite sulla pelle dei figli che lasciano spesso delle cicatrici

Concordo...credo dipenda dal carattere del soggetto...e da come ha preso la separazione dei propri genitori.

Si infatti ... dipende anche dall'età della separazione perchè il tuo carattere potrebbe essere influenzato come potrebbe non esserlo !

Dipende dalla persone e dall'età. I miei cugini hanno i genitori separati, e sono grandi. L'hanno presa male, anche se non lo ammetteranno mai

Credo sia doloroso avere genitori separati.
Non potrai più vederli sorridere, nei loro occhi non ci sarà più quel dolce riflesso che li ha fatti innamorare... sarà tutto monotono.
C'è da dire, però, che a volte alcuni genitori si separano per motivi inutili, al primo litigio. Non so se ci avete fatto caso, ma molti personaggi famosi si separano dopo 1 anno o, addirittura, dopo 6 mesi.
Comunque, ritornando all'argomento iniziale... fino ad ora non mi è capitato di avere amici con genitori separati, ma se dovesse capitare, credo che starei loro molto vicino... sono una persona sensibile e questi argomenti mi mettono molta tristezza.

La questione è che in certi momenti non sai neanche il genere di atteggiamento da assumere nei confronti di questi ragazzi che hanno genitori separati. Io mi accorgo perfettamente del dolore che provano quando si parla magari delle cene di Natale, oppure dei regali che si sono scartati insieme sotto l'albero.. C'è sempre un barlume di tristezza nei loro occhi, un velo di malinconia che contraddistingue il loro sguardo tra la folla.

Palma {Avril's Star. ha scritto:

Credo sia doloroso avere genitori separati.
Non potrai più vederli sorridere, nei loro occhi non ci sarà più quel dolce riflesso che li ha fatti innamorare... sarà tutto monotono.
C'è da dire, però, che a volte alcuni genitori si separano per motivi inutili, al primo litigio. Non so se ci avete fatto caso, ma molti personaggi famosi si separano dopo 1 anno o, addirittura, dopo 6 mesi.
Comunque, ritornando all'argomento iniziale... fino ad ora non mi è capitato di avere amici con genitori separati, ma se dovesse capitare, credo che starei loro molto vicino... sono una persona sensibile e questi argomenti mi mettono molta tristezza.

Davvero non ti è mai capitato di avere amici separati? A me non è mai capitato di avere amici (stretti perlomeno) con famiglie "normali" XD credevo che ormai il mondo fosse contaminato dalle famiglie sfasciate XD

Thrice ha scritto:

Palma {Avril's Star. ha scritto:

Credo sia doloroso avere genitori separati.
Non potrai più vederli sorridere, nei loro occhi non ci sarà più quel dolce riflesso che li ha fatti innamorare... sarà tutto monotono.
C'è da dire, però, che a volte alcuni genitori si separano per motivi inutili, al primo litigio. Non so se ci avete fatto caso, ma molti personaggi famosi si separano dopo 1 anno o, addirittura, dopo 6 mesi.
Comunque, ritornando all'argomento iniziale... fino ad ora non mi è capitato di avere amici con genitori separati, ma se dovesse capitare, credo che starei loro molto vicino... sono una persona sensibile e questi argomenti mi mettono molta tristezza.

Davvero non ti è mai capitato di avere amici separati? A me non è mai capitato di avere amici (stretti perlomeno) con famiglie "normali" XD credevo che ormai il mondo fosse contaminato dalle famiglie sfasciate XD

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooooooooooooooooooooooo.. i miei, ad esempio, non si separerebbero mai! v.v
Non è che si baciano/si dicono "ti amo" molto spesso, anzi per niente se non una, massimo due volte all'anno ^^ " , ma a parte qualche litigio non hanno mai fatto scenate troppo grandi v.v

Thrice ha scritto:

Palma {Avril's Star. ha scritto:

Credo sia doloroso avere genitori separati.
Non potrai più vederli sorridere, nei loro occhi non ci sarà più quel dolce riflesso che li ha fatti innamorare... sarà tutto monotono.
C'è da dire, però, che a volte alcuni genitori si separano per motivi inutili, al primo litigio. Non so se ci avete fatto caso, ma molti personaggi famosi si separano dopo 1 anno o, addirittura, dopo 6 mesi.
Comunque, ritornando all'argomento iniziale... fino ad ora non mi è capitato di avere amici con genitori separati, ma se dovesse capitare, credo che starei loro molto vicino... sono una persona sensibile e questi argomenti mi mettono molta tristezza.

Davvero non ti è mai capitato di avere amici separati? A me non è mai capitato di avere amici (stretti perlomeno) con famiglie "normali" XD credevo che ormai il mondo fosse contaminato dalle famiglie sfasciate XD

Non mi è mai capitato di avere amici con genitori separati però mi è capitato di avere amici con genitori che non vanno d'accordo... e questi ragazzi vengono trascurati... a volte credo sia meglio avere genitori separati che averli ogni giorno insieme, nella stessa casa, ma che litigano sempre.

Di amici con genitori separati ne ho tanti davvero tanti..
Tuttavia non mi è mai capitato con loro di aprire un discorso di questo genere, perchè ho sempre paura di ferirli, con parole poco appropriate o perchè spesso si può giungere a delle conclusioni sbagliate. Ho notato come la separazione di due genitori possa essere un vero e proprio trauma per la persona che vive intensamente e costantemente questa situazione: se il bambino è piccolo, lui la percepirà in maniera fin troppo confusa la separazione, e finirà con l'abituarvici, sentendosi tuttavia un pacco postale sballottato da una casa all'altra.. Questa situazione in un bambino piuttosto piccolo genera un caos totale, e inevitabilmente, i comportamenti del figlio/a sono influenzati dai repentini cambiamenti d'atmosfera familiare.
Quando invece si tratta di ragazzi, le conseguenze sono ancora più tragiche, perchè l'adolescente non è insonsapevole di ciò che succede accanto a se, ma percepisce tutto perfettamente, e come conseguenza, si chiude in sè, alza un muro per separarsi dalla madre o dal padre, rifiuta ogni tipo di giustificazione, perchè troppo addolorato, troppo ferito. I ragazzi che hanno questo problema, solitamente trovano rifugio negli amici, oppure in un'attività che gli soddisfa particolarmente, così da riempire il vuoto di quello spazio lasciato libero dai genitori che ormai non occupano più una posizione rilevante nella loro vita, semplicemente perchè non costituiscono più "la famiglia".

Io in prima persona non so come reagirei a qualcosa di simile. Okay, non c'è niente che possa presupporre una separazione tra i miei xD a volte litigano, ma mai nulla di serio. A volte me lo chiedo. Ho un'amica con genitori separati che sembra averla presa molto bene e s'è ambientata col suo "patrigno", che dal canto suo non ha fatto mai quello troppo severo o troppo buono, ed è stata una carta vincente: se il/la compagno/a di turno capisce che deve diventare un genitore e non una figura di sfondo, è un passo avanti. Ho anche alcuni amici che professano famiglie perfette, idilliache, rose&fiori. Ecco, io là non ci credo. La perfezione non esiste e per come la vedo io, è una maschera. Io non mi fiderei di ciò che sembra troppo perfetto, potrebbe celare chissà quali crepe. Ma forse è solo il mio punto di vista. Dicevo, penso che cambierei un sacco se mi succedesse qualcosa simile. In certi casi non fanno che ripetere che bisogna prendere tutto serenamente, ma di sereno non c'è un cavolo. Succede che cominci a vedere molto di meno una persona con la quale hai sempre vissuto, che si costruisce un'altra famiglia in cui tu potresti essere vista, nel peggiore dei casi, solo come un'ospite. Non avendo vissuto sulla mia pelle posso procedere solo per ipotesi, e l'ipotesi è un disastro. Più che egoistica penso di avere un'indole sognatrice che si rifiuta di prenderla in considerazione.

Avendo sempre vissuto con due genitori che si amano tantissimo, non riesco minimamente ad innaginare mio padre o mia madre con qualcun altro.. Per me è inconcepibile, e se mai accadesse, sarebbe la delusione più grande della mia vita, perchè così si distruggerebbe tutto il mio ideale di famiglia unita, che un giorno vorrò anch'io creare con qualcun altro.

Ieri alle 4 di mattina è venuto a mancare un elemento importante della mia famiglia: mia nonna. L'ultima dei quattro, poichè suo marito (padre di mio padre) era morto quando mio padre aveva circa 13 anni, e i genitori di mia madre sono defunti qualche anno fa, a breve distanza l'uno dall'altra.
E' una sensazione strana: ho come l'impressione di non potermi più aggrappare a niente, è come se mi avessero strappato le radici, e ora toccasse a me restare ancorata a terra.
In realtà avevo partecipato a questo concorso perchè già da anni mi aveva intimato di partecipare a qualche concorso per farmi "conoscere e per far vedere che sei brava"... speravo di poterle leggere una breve parte del mio racconto, ma molto probabilmente non avrebbe capito molto a causa dell'ictus, o avrebbe scambiato quelle parole come un racconto della mia vita, rischiando di farla preoccupare (per i problemi con i genitori della protagonista).
Riesco a dirvelo solo ora, a scriverlo qui, perchè ieri mattina ero a pezzi, se la mia mente non fosse stata occupata a capire la procedura delle votazioni che Feldia ci ha spiegato in chat avrei pianto tutta la mattinata, cercando di non farmi vedere da mio padre. Poi dal pomeriggio ho iniziato a provare tanta, troppa tristezza, cercando anche un po' di trattenere le lacrime quando i miei parenti mi consolavano, nonostante cercassi di non pensarci proprio per non piangere.
Oggi inizio a sentirmi già meglio, e credo che troverò il coraggio di scriverlo in chat anche ai miei amici, magari a quelli più stretti, che sanno come mi sento in queste occasioni e sanno essere delicati.

Io ho un buon rapporto con i miei familiari,in particolare con mia sorella,che ha 13 anni più di me. Forse è anche grazie ai tanti anni di differenza che per me è stata quasi come una seconda mamma,e la devo ringraziare per tutte le volte che mi ha aiutato e mi ha ascoltata..devo ammettere di essere stata fortunata ad avere una sorella come lei!!!

Mi spiace tantissimo, Simona,per tua nonna...condoglianze

la mia famiglia è divisa in due. C'è la famiglia di mio padre, che è di Bari, e la famiglia di mia madre, che è una famiglia di zingari, nel senso che sono sparsi un po' in tutta Italia. La maggior parte dei parenti della famiglia di mia madre abita a Napoli, ma altri vivono a Matera, a Vibo Valentia, a Roma, a Bologna... un po' dappertutto insomma XD
Nonostante la loro vicinanza, non concepisco i miei parenti di Bari come una vera famiglia, fatta qualche eccezione. Per tutta una serie di motivi che non sto a spiegare, i rapporti si sono frammentati, c'è freddezza, ci si sente e ci si vede un po' poco e quando ci vediamo siamo tutti in compagnia allegramente ma a me quell'aria sembra un po' strana. Non trovo concepibile, e questa è una dimostrazione di ciò che dico, che mia nonna di Napoli sia venuta più volte a casa a trovarci di quante non l'abbia fatto il nonno paterno. Non trovo concepibile, che i miei zii di Matera(e apro un capitolo a parte, dopo) che lavorano sei giorni su sette come muli si siano alzati domenica mattina alle 8 per farsi 80 chilometri per vedere una mia partita di pallavolo in cui tra l'altro ho giocato poco e male e sono venuti a farmi i complimenti alla fine della mia grande prestazione e nessun parente di Bari, che poteva tranquillamente alzarsi alle 10 per fare 10 chilometri, abbia mai fatto questo.
Mio zio. Il fratello di mia madre. Un secondo padre. Mi ha fatto da padrino al battesimo, quando io non potevo sceglierlo. Poi ho deciso che lo fosse per la comunione, per la cresima e quando mi sposerò, se mi sposerò, lo vorrò da testimone. Perchè lui non ha fatto il padrino solo per assistere alla cerimonia. Lui si è comportato e si comporta tuttora come un secondo padre. E' il mio mentore. Per chi mastica di videogiochi, siamo un po' come Drake e Sully. Anche se possiamo vederci di rado, dato che spesso viaggia per lavoro, io so che lui c'è, e spesso se ho bisogno di un consiglio lui vado prima da lui e poi dai miei e so che il suo consiglio sarà quello giusto. Poi accanto a lui ovviamente c'è sua moglie, mia zia, una donna anche lei napoletana di una simpatia unica e con la quale ho un bellissimo rapporto. Ma più in generale, con tutti i parenti napoletani, zii, cuginetti, procugini, prozii, ho un rapporto molto bello. Ovviamente anche con mia nonna che, nonostante l'età avanzata, è una donna lucidissima e brillante ed è sempre stata una buona nonna, anche a 300 chilometri di distanza :')

andreaviscrive:) ha scritto:

la mia famiglia è divisa in due. C'è la famiglia di mio padre, che è di Bari, e la famiglia di mia madre, che è una famiglia di zingari, nel senso che sono sparsi un po' in tutta Italia. La maggior parte dei parenti della famiglia di mia madre abita a Napoli, ma altri vivono a Matera, a Vibo Valentia, a Roma, a Bologna... un po' dappertutto insomma XD
Nonostante la loro vicinanza, non concepisco i miei parenti di Bari come una vera famiglia, fatta qualche eccezione. Per tutta una serie di motivi che non sto a spiegare, i rapporti si sono frammentati, c'è freddezza, ci si sente e ci si vede soltanto per Natale e per Pasqua e quando ci vediamo siamo tutti in compagnia allegramente ma a me quell'aria dà il volta stomaco perchè è veramente ipocrita. Non trovo concepibile, e questa è una dimostrazione di ciò che dico, che mia nonna di Napoli sia venuta più volte a casa a trovarci di quante non l'abbia fatto il nonno paterno. Non trovo concepibile, che i miei zii di Matera(e apro un capitolo a parte, dopo) che lavorano sei giorni su sette come muli si siano alzati domenica mattina alle 8 per farsi 80 chilometri per vedere una mia partita di pallavolo in cui tra l'altro ho giocato poco e male e sono venuti a farmi i complimenti alla fine della mia grande prestazione e nessun parente di Bari, che poteva tranquillamente alzarsi alle 10 per fare 10 chilometri, abbia mai fatto questo.
Mio zio. Il fratello di mia madre. Un secondo padre. Mi ha fatto da padrino al battesimo, quando io non potevo sceglierlo. Poi ho deciso che lo fosse per la comunione, per la cresima e quando mi sposerò, se mi sposerò, lo vorrò da testimone. Perchè lui non ha fatto il padrino solo per assistere alla cerimonia. Lui si è comportato e si comporta tuttora come un secondo padre. E' il mio mentore. Per chi mastica di videogiochi, siamo un po' come Drake e Sully. Anche se possiamo vederci di rado, dato che spesso viaggia per lavoro, io so che lui c'è, e spesso se ho bisogno di un consiglio lui vado prima da lui e poi dai miei e so che il suo consiglio sarà quello giusto. Poi accanto a lui ovviamente c'è sua moglie, mia zia, una donna anche lei napoletana di una simpatia unica e con la quale ho un bellissimo rapporto. Ma più in generale, con tutti i parenti napoletani, zii, cuginetti, procugini, prozii, ho un rapporto molto bello. Ovviamente anche con mia nonna che, nonostante l'età avanzata, è una donna lucidissima e brillante ed è sempre stata una buona nonna, anche a 300 chilometri di distanza :')

I napoletani sono simpatici xD

Simona96 ha scritto:

Ieri alle 4 di mattina è venuto a mancare un elemento importante della mia famiglia: mia nonna. L'ultima dei quattro, poichè suo marito (padre di mio padre) era morto quando mio padre aveva circa 13 anni, e i genitori di mia madre sono defunti qualche anno fa, a breve distanza l'uno dall'altra.
E' una sensazione strana: ho come l'impressione di non potermi più aggrappare a niente, è come se mi avessero strappato le radici, e ora toccasse a me restare ancorata a terra.
In realtà avevo partecipato a questo concorso perchè già da anni mi aveva intimato di partecipare a qualche concorso per farmi "conoscere e per far vedere che sei brava"... speravo di poterle leggere una breve parte del mio racconto, ma molto probabilmente non avrebbe capito molto a causa dell'ictus, o avrebbe scambiato quelle parole come un racconto della mia vita, rischiando di farla preoccupare (per i problemi con i genitori della protagonista).
Riesco a dirvelo solo ora, a scriverlo qui, perchè ieri mattina ero a pezzi, se la mia mente non fosse stata occupata a capire la procedura delle votazioni che Feldia ci ha spiegato in chat avrei pianto tutta la mattinata, cercando di non farmi vedere da mio padre. Poi dal pomeriggio ho iniziato a provare tanta, troppa tristezza, cercando anche un po' di trattenere le lacrime quando i miei parenti mi consolavano, nonostante cercassi di non pensarci proprio per non piangere.
Oggi inizio a sentirmi già meglio, e credo che troverò il coraggio di scriverlo in chat anche ai miei amici, magari a quelli più stretti, che sanno come mi sento in queste occasioni e sanno essere delicati.

Ehi Simo, non mi sento in grado di consolarti con alcuna parola, perchè so quanto il tuo dolore è grande. Ti dico solo che ti sono vicina, non preoccuparti, passerà.

Simona96 ha scritto:

Ieri alle 4 di mattina è venuto a mancare un elemento importante della mia famiglia: mia nonna. L'ultima dei quattro, poichè suo marito (padre di mio padre) era morto quando mio padre aveva circa 13 anni, e i genitori di mia madre sono defunti qualche anno fa, a breve distanza l'uno dall'altra.
E' una sensazione strana: ho come l'impressione di non potermi più aggrappare a niente, è come se mi avessero strappato le radici, e ora toccasse a me restare ancorata a terra.
In realtà avevo partecipato a questo concorso perchè già da anni mi aveva intimato di partecipare a qualche concorso per farmi "conoscere e per far vedere che sei brava"... speravo di poterle leggere una breve parte del mio racconto, ma molto probabilmente non avrebbe capito molto a causa dell'ictus, o avrebbe scambiato quelle parole come un racconto della mia vita, rischiando di farla preoccupare (per i problemi con i genitori della protagonista).
Riesco a dirvelo solo ora, a scriverlo qui, perchè ieri mattina ero a pezzi, se la mia mente non fosse stata occupata a capire la procedura delle votazioni che Feldia ci ha spiegato in chat avrei pianto tutta la mattinata, cercando di non farmi vedere da mio padre. Poi dal pomeriggio ho iniziato a provare tanta, troppa tristezza, cercando anche un po' di trattenere le lacrime quando i miei parenti mi consolavano, nonostante cercassi di non pensarci proprio per non piangere.
Oggi inizio a sentirmi già meglio, e credo che troverò il coraggio di scriverlo in chat anche ai miei amici, magari a quelli più stretti, che sanno come mi sento in queste occasioni e sanno essere delicati.

Perdere una persona cara è molto doloroso, io non sono molto brava a consolare chi sta male per la perdita di un parente perchè io stessa soffro nel vedere la gente che piange per l'assenza del proprio nonno.
Sono sicura che in questo momento tua nonna vorrebbe vederti sorridere per vedere il tuo volto risplendere di luce, ti sono vicina, Simona:)

Simona96 ha scritto:

Ieri alle 4 di mattina è venuto a mancare un elemento importante della mia famiglia: mia nonna. L'ultima dei quattro, poichè suo marito (padre di mio padre) era morto quando mio padre aveva circa 13 anni, e i genitori di mia madre sono defunti qualche anno fa, a breve distanza l'uno dall'altra.
E' una sensazione strana: ho come l'impressione di non potermi più aggrappare a niente, è come se mi avessero strappato le radici, e ora toccasse a me restare ancorata a terra.
In realtà avevo partecipato a questo concorso perchè già da anni mi aveva intimato di partecipare a qualche concorso per farmi "conoscere e per far vedere che sei brava"... speravo di poterle leggere una breve parte del mio racconto, ma molto probabilmente non avrebbe capito molto a causa dell'ictus, o avrebbe scambiato quelle parole come un racconto della mia vita, rischiando di farla preoccupare (per i problemi con i genitori della protagonista).
Riesco a dirvelo solo ora, a scriverlo qui, perchè ieri mattina ero a pezzi, se la mia mente non fosse stata occupata a capire la procedura delle votazioni che Feldia ci ha spiegato in chat avrei pianto tutta la mattinata, cercando di non farmi vedere da mio padre. Poi dal pomeriggio ho iniziato a provare tanta, troppa tristezza, cercando anche un po' di trattenere le lacrime quando i miei parenti mi consolavano, nonostante cercassi di non pensarci proprio per non piangere.
Oggi inizio a sentirmi già meglio, e credo che troverò il coraggio di scriverlo in chat anche ai miei amici, magari a quelli più stretti, che sanno come mi sento in queste occasioni e sanno essere delicati.

Non servono parole..

Grazie a tutti per la vostra vicinanza, anche se virtuale... In realtà mi ero già preparata psicologicamente ad una cosa del genere quando ebbe l'ictus, due anni fa, o forse anche di più, ma una volta che l'evento si manifesta, anche se l'avevi programmato, ti lascia comunque spaesato...

Simona96 ha scritto:

Grazie a tutti per la vostra vicinanza, anche se virtuale... In realtà mi ero già preparata psicologicamente ad una cosa del genere quando ebbe l'ictus, due anni fa, o forse anche di più, ma una volta che l'evento si manifesta, anche se l'avevi programmato, ti lascia comunque spaesato...

Anche se ce la si aspetta, la morte di una persona cara è sempre un evento doloroso e che ti lascia spiazzato... conduaglianze di nuovo Simona

Deneb D. ha scritto:

Simona96 ha scritto:

Ieri alle 4 di mattina è venuto a mancare un elemento importante della mia famiglia: mia nonna. L'ultima dei quattro, poichè suo marito (padre di mio padre) era morto quando mio padre aveva circa 13 anni, e i genitori di mia madre sono defunti qualche anno fa, a breve distanza l'uno dall'altra.
E' una sensazione strana: ho come l'impressione di non potermi più aggrappare a niente, è come se mi avessero strappato le radici, e ora toccasse a me restare ancorata a terra.
In realtà avevo partecipato a questo concorso perchè già da anni mi aveva intimato di partecipare a qualche concorso per farmi "conoscere e per far vedere che sei brava"... speravo di poterle leggere una breve parte del mio racconto, ma molto probabilmente non avrebbe capito molto a causa dell'ictus, o avrebbe scambiato quelle parole come un racconto della mia vita, rischiando di farla preoccupare (per i problemi con i genitori della protagonista).
Riesco a dirvelo solo ora, a scriverlo qui, perchè ieri mattina ero a pezzi, se la mia mente non fosse stata occupata a capire la procedura delle votazioni che Feldia ci ha spiegato in chat avrei pianto tutta la mattinata, cercando di non farmi vedere da mio padre. Poi dal pomeriggio ho iniziato a provare tanta, troppa tristezza, cercando anche un po' di trattenere le lacrime quando i miei parenti mi consolavano, nonostante cercassi di non pensarci proprio per non piangere.
Oggi inizio a sentirmi già meglio, e credo che troverò il coraggio di scriverlo in chat anche ai miei amici, magari a quelli più stretti, che sanno come mi sento in queste occasioni e sanno essere delicati.

Ehi Simo, non mi sento in grado di consolarti con alcuna parola, perchè so quanto il tuo dolore è grande. Ti dico solo che ti sono vicina, non preoccuparti, passerà.

Ti sono vicina anche io